Glenn Tipton svela il segreto del suo virtuoso funanbolismo: ho il parkinson da dieci anni!

 


Perdonate il titolo idiota, a noi cavalli va sempre di scherzare. Invece è roba seria: Anche Glenn Tipton, storico baluardo dei Judas Priest, passa la mano… ops… si fa per dire… a causa del morbo di Parkinson. La band comunica che per il chitarrista le cose stanno così da dieci anni ma che lui tutto sommato ha tirato avanti senza troppe difficoltà fino a ora. Adesso però ecco che “la merda comincia ad accadere”, come dicono gli americani e Glenn deve rinunciare al tour (che quindi diventa il tour d’addio dei Priest con lui) e farsi sostituire da Andy Sneap.

Andy Sneap è un grande produttore e lo storico chitarrista dei Sabbat. Se avete meno di 30 anni è inutile che vi spieghiamo chi siano. Immaginiamo il gongolarsi di chi ha già prenotato i biglietti dei concerti a sapere che ci sarà Sneap sul palco e non Tipton. Chissà quanti ragazzi degli anni 80 si saranno fatti questi bizzarri sogni a occhi aperti: vedere i Priest con Andy Sneap alla chitarra o i Metallica con Don Lurio alla batteria o i Guns con Moana Pozzi ai cori o addirittura Axl Rose con gli Ac… ehm, forse questa era troppo oltre dove osano le aquile della fantasia dei metaheadz!

Del resto è colpa vostra che ancora comprate i biglietti per gli show dei Black Sabbath, dei Led Zeppelin, degli Iron Butterfly e ora i Judas Parkinson. Non potete lagnarvi se nei prossimi mesi si disfa Cozy Powell e Bonzo Bonham viene riseppellito per deperimento evidente dell’imbalsamazione. Parliamo di gente che non può più garantire nulla in termini di mesi, non di anni. Appellarsi ancora a gruppi che hanno quattro decenni di carriera sulle spalle è come un governo che per avere la maggioranza deve contare sui senatori a vita. Inaudito… beh, in effetti è capitato all’ultimo governo Prodi e tutti sappiamo come finì. E per fortuna che nel metal di oggi non c’è un Ozzy che promette di togliere l’Imu in cambio degli incassi di un altro tour… i metallari del resto non hanno bisogno di simili patti satanici, ne hanno fatto già uno appena si sono infilati nelle orecchie il suono giungioso delle chitarre di James Hatfield e Tony Iommi.

Insomma, altro pezzo dei Priest che se ne va ma non del tutto perché sembra che Glenn possa ancora eseguire quattro o cinque pezzi del repertorio della band, quindi magari sale sul palco per un cammeo, un medley Tipton, per dire. Allora il tour potrebbe essere lanciato come il quasi addio tour di Glenn Tipton. Correte a vederlo prima che il Parkinson gli freghi del tutto le dita. Accorrete al Judas Parkinson Tour 2018!

Tutto molto triste, nevvero? Già…