Skeletal Remains – Direttamente dalla cripta della nostra adolescenza!

Un sottile -ma neanche troppo- strato di polvere è quello depositato sulle undici tracce di questo Devouring Mortality terzo album dei californiani Skeletal Remains e primo con la Century Media: la ricerca compulsiva di risultare old school è riuscita alla perfezione se non fosse per l’odore di chiuso della cameretta di un adolescente degli anno ’90 che punge l’olfatto fin dalle prime note di Ripperology. Immaginate di essere morti a quattordici anni e che vostra madre, vinta dal dolore, abbia chiuso la vostra camera così com’era, ibernando quel preciso istante. Ora apritela dopo trent’anni e osservate i calzini per terra, i poster alle pareti, la polvere mossa dall’improvvisa apertura della porta visibile attraverso la luce che filtra dalle tapparelle, la camicia a quadri e la maglietta dei Death sulla spalliera della sedia. Lo sentite questo odore? Sono le vostre mutande sotto al letto. È questo il modo migliore di descrivere Devouring Mortality, ma se avete bisogno di coordinate musicale le influenze più palesi sono i Death di Leprosy e Spiritual Healing mentre quelle più fini e più nascoste, seppur malamente ( come le mutande di cui sopra) sono Pestilence e Gorguts, ma anche Asphyx e Morbid Angel di metà carriera. È senza dubbio un album trascinante per quanti difetti gli si possano trovare: la voce obituaresca di Chris Monroy, le dinamiche delle chitarre come la puntigliosità della batteria si uniscono in potente e brutale impatto sonoro (che, ahimè, in alcuni punti viene a mancare lasciando l’orecchio insoddisfatto). Un album death metal da consigliare ai newbe nel quale troveranno tutti gli elementi che hanno fatto grande tale genere che in questo periodo sta rivivendo una vera età dell’oro con album e produzioni di alto livello ma totalmente insignificante per chi è avvezzo ad ascolti simili: prodotto ottimo sotto tutti i punti di vista ma che propone ben poco di nuovo ricalcando alla perfezione tricks e soluzioni che andrebbero svecchiati e rinnovati in chiave moderna anziché riproposti tal quali.