1°Puntata : The Beginning
Non ho mai saputo veramente come si chiamasse, credo nessuno della mia cricca lo abbia mai scoperto, ma alle scuole medie Cecco lo conoscevano tutti.
Certo, essere l’unico, oltre al prof di matematica, al vicepreside ed alla bidella del secondo piano, ad avere la barba, credo faccia di te una specie di icona per i tuoi compagni di classe. Soprattutto se i tuoi compagni di classe non hanno ancora ben capito a cosa serva il cosino nelle mutandine.
Sta di fatto che Cecco non ride mai, è sempre vestito di nero, fuma e sta in quella scuola da tempo indefinito.
A me Cecco fa un po’ paura, ha quella faccia butterata stile Nino D’Angelo, il chiodo (che io ancora non so che si chiama chiodo perché ascolto solo i Queen) e ha sempre su le cuffie attaccate al walkman che emettono un casino terrificante.
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Il Cecco alle medie |
Io nel frattempo ho 13 anni e sono un assemblato indefinito di sfighe che vanno dall’apparecchio per i denti al rachitismo e c’ho quell’orribile faccia da bravo ragazzo che piace tanto alle amiche di mia nonna. Odio quelle stronze. Devono sempre fermarti, toccarti la faccia, farti i complimenti per quanto sei carino: zitte vecchie balorde, cosa me ne faccio dei vostri complimenti? Io voglio piacere alle ragazze, mica a voi cariatidi!!!!
Macchè, c’avrete mica creduto spero? A 13 anni io le ragazze manco le calcolavo, certo sapevo che esistevano, ma ero ancora nella fase “madonna ma in ‘sto film si baciano sempre che schifo-mivieneilvomito-merda-buuuu-bastaviprego”. Chi l’avrebbe mai detto che da li a poco tempo invece quegli esseri che ritenevo tanto superflui nella mia vita, mi avrebbero dato problemi di sonno, di stomaco, di soldi.
Ma soprattutto: chi l’avrebbe mai detto che da lì a pochissimo Cecco avrebbe fatto in modo che l’essere femminile per anni mi calcolasse più o meno come si calcola il tipo che vende le rose mentre sei fuori con la ragazza a cenare, in estate, col caldo, con le zanzare e ti fanno pure schifo le rose.
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Sta di fatto che un giorno il buon Cecco, forse orgoglioso d’aver appena preso un 4 in religione, decise di condividere con me e il mio migliore amico ciò che lo rendeva quello che era, di regalarci una possibilità in quel mondo di figurine Panini, di Beverly Hills 90210, di girelle Motta (buone le girelle Motta) : insomma ci imboccò la strada verso l’heavy metal, verso il Malvagio, verso…vabbè avete capito.
Non ricordo bene come andò tutta la faccenda, ma una cosa è certa: quel giorno, suonata l’ultima campanella, corremmo a casa con una cassettina in mano, dentro c’erano dei gruppi mai sentiti e noi eravamo carichi di curiosità.
Ora, non sto a raccontarvi tutte le sensazioni che provammo, ognuno di noi sa cosa intendo se dico che un nuovo mondo ci si spalancò davanti, non sareste qui altrimenti: Metallica, Anthrax, Megadeth, Helloween, AC/DC, Blind Guardian, Iron Maiden.
Già sentivamo crescerci i capelli.
Già sentivamo crescerci i capelli.
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Hey che dici ? Diventiamo metallari? |
Da quel momento la mia vita cambiò letteralmente.
Stavo diventando invisibile alle ragazze.
Stavo diventando ancora più sfigato.
Stavo diventando una sorta di becchino menagramo sempre vestito di nero.
Stavo diventando “il figlio problematico”.
Stava iniziando il periodo più felice della mia vita.
…to be continued
(Alessandro “Frank”)