Secondo alcuni esperti questo documentario è la vera causa del crollo dell’Heavy Metal in America. Secondo altri è solo un pessimo servizio che gli ha rifilato quella fica secca di Penelope Spheeris, la quale scelse alcune delle menti più bacate e rincoglionite dell’ambiente losangelino per poter confermare alla gente che il Metallo è solo fatto da gente suonata, drogata e patetica. Io non sono d’accordo con nessuna delle due tesi. Secondo me il metal è crollato in America, perché in quel paese prima o poi crolla tutto, dopo essere stato portato in cima: la disco, il rock impegnato, la psichedelia e non per colpa di un documentario ma solo perché, dopo un po’, ogni moda passa e cede il posto a un’altra moda e il metal negli anni ’80 è stato prima di tutto una moda. È vero, alcuni degli artisti intervistati sono fuori di cervello, strafatti, squallidi, ma ci sono anche Alice Cooper, Lemmy, Ozzy, gli Aerosmith e Dave Mustaine che ne escono bene, fanno considerazioni intelligenti e non sembrano avere i criceti in testa. I Kiss lasciamoli perdere, loro sono stati pessimi, ma rispetto ai London, gli Odin o l’inguardabile Chris Holmes, che tracanna bottiglie di vodka come succhi alla mela, mentre la madre al suo fianco finge di riderci sopra, non tutto ciò che la Spheeris mostra è un insulto che il metallo rivolge a se stesso.
(Francesco Ceccamea)
Non vi accontentate? Trovate degli errori/ orrori? Pensate che manchi qualcosa? Allora aiutatemi a migliorarli.
(Mara Cappelletto)