COMMENTI PREPARTITA DI UNA GESTANTE IN CRISI ORMONALE: Italia – Nuova Zelanda Stadio Olimpico ( Roma)17/11/2012

 

 

Ora voi mi dovete dire perché l’Italia ha una nazionale di Rugby. La mia risposta è fare un calendario nudi per la gioia di noi donzelle. Sta per cominciare lo scontro valido per il 6 nazioni Italia-Nuova Zelanda e come al solito sono tentata di ignorare il match, ché tanto l’Italia perde quattro a centoventordici e non c’è nemmeno il gusto di vedere il bel gioco degli All Blacks. E invece sono qui, già sintonizzata su un canale che solitamente salto a pie’ pari nei miei infiniti zapping sul GIGGITALETERESTRE. 
Non starò qui a parlarvi del fairplay, del terzo tempo che voleva essere istituito anche nel calcio, dello sport “violento” senza violenza, della filosofia che ci sta dietro, o del senso di inferiorità nei confronti della “palla rotonda”. Non lo farò perché é troppo facile dirsi amanti di questo sport che insegna il vero senso dello sport.
 
Preferisco tempestarvi di foto di culi sodi che non potrò mai tastare se non nei miei sogni pre e post partita, o meglio pre e post torneo, quando le varie domeniche sportive et similia si ricordano che esistono anche questi tifosi e ci accontentano con uno speciale di 3 minuti alla fine di tutti i servizi. E così, in questo breve periodo, vivo la mia primavera ormonale, i miei sensi si risvegliano e l’immaginazione corre verso lidi lontani con il risultato di sonni spezzettati da sogni vividi e umidi.
Dovrei tifare Italia? Solo se i fratelli Bergamasco mi portassero la colazione a letto domattina in tutto il loro nudissimo atletico splendore.
Ma sì, guarderò la partita e come tutte le altre volte sarò felice perché avremo perso solo quattro a centoventordici e non zero a centoventordici, e quando alla fine del torneo ci daranno l’ennesimo cucchiaio di legno sarò felice perché poteva pura andare peggio!
Ma sì che la guarderò, perché sicuramente mi divertirò molto più di quanto faccia mio marito quando la domenica versa lacrime e sangue per la sua Inter. 
 
 
Ma certo che guarderò la partita. E’ come quando alle olimpiadi  voi maschietti vi soffermate a guardare le partite di beach volley, con l’unica differenza che conosco le regole del rugby e quindi apprezzerei anche le tecniche di gioco oltre che le rotondità dei sederi o la fierezza delle spalle. Però almeno così potete capire perché se a una femmina gli chiedeste di accompagnarvi allo stadio per un match come quello di oggi sicuramente sarebbe entusiasta di farlo!

Jacque Brunel, il CT italiano ha descritto i suoi giocatori così:  “Siamo come alpinisti che vanno a scalare l’Everest. Se abbiamo paura del freddo, dell’altitudine, del tempo, della nebbia, meglio limitarci al Monte Bianco”, e forse è per questo che il bravo Mirketto ( Bergamasco) se l’è sentita di spararla veramente grossa dicendo che oggi l’Italia giocherà per vincere. Ma sì, sicuramente l’Italia vincerà: dopo la partita organizzeranno una gara a chi mangerà più turtelèn ed è innegabile come la nostra nazionale sia tecnicamente superiore. 
 
 Sì lo so che tanti maschietti si saranno annoiati di vedere tutti questi fisicacci e avranno smesso di leggere proprio adesso che avevo intenzione di buttarmi in un analisi sociologica del rugby e dei suoi tifosi (e tifose) e del legame heavy metal – rugby che vado teorizzando da anni. Giuro che ho cercato anche foto di belle rugbiste seminude ma la ricerca non ha dato alcun frutto: basket sì, volley sì, tennis sì, ma rugby proprio no. E nemmeno calcetto.

Ka mate! Ka mate! Ka ora! Ka ora!
Ka mate! Ka mate! Ka ora! Ka ora!
Tenei te tangata puhuru huru!
Nana nei i tiki mai
Whakawhiti te ra!
A upa ne! Ka upa ne!
A upane kaupane whiti te ra!
Hi!

Evvabene…. ve lo meritate dai! Poi dite che non vi voglio bene.

Sì vabe’, questo post è solo una scusa per cercare qualche bella foto….
(Mara Cappelletto)