Poi un giorno ascoltai And Justice for All… Non fu ovviamente un colpo di fulmine però dopo un ascolto ne feci un secondo e poi un terzo: andava benissimo per tenermi sveglio mentre studiavo la notte per la maturità. Mi ricordo che mi sembrava di ascoltare rumori partoriti direttamente dal buco del culo di Satana e mi spaventava rendermi conto che non mi dispiacevano affatto, anzi!
Così provai gli Iron Maiden, poi gli Exodus e i Pantera, insomma credetti di aver scoperto la musica più estrema che l’orecchio umano potesse mai ascoltare, lo zero assoluto del rumore e di questo mi bullavo tantissimo (con me stesso, perché mi vergognavo).
Poi capitarono due cose: mi copiarono “Reek of Putrefaction” dei Carcass,
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Capolavoro… |
e scoprii…
un’emittente che un paio di volte a settimana trasmetteva un’oretta di metal estremo.
Ebbe inizio la mia ossessione: trovare una risposta alla domanda “ma qual è il limite superiore del metal? L’impalpabile separatore che divide la musica dal rumore bianco, che suoni ha?”.
Vi tralascio il resto dei 20 anni di ricerca anche perché credo proprio di averveli fracassati e veniamo ai giorni nostri. Io non so se ho trovato finalmente la risposta a quella domanda, ma oggi, il miglior candidato a questo ruolo è senz’altro il porno-goregrind.
Spiegare a parole di cosa si tratti è francamente impossibile, tra voci distorte fino al sub-gutturale, sezione ritmica prodotta maltrattando un set di pentole Lagostina e rendendo il suono del basso simile al rombo di pochi Hertz provocato dal terremoto Fukushima, chitarre talmente in saturazione da diventare indistinguibili dal larsen prodotto da un microfono in retroazione con un amplificatore. E poi, siamo seri: solo tronfi snob imbecilli hanno la pretesa di riuscire a spiegare “la musica”, in qualsiasi forma essa sia.
Pertanto mi limiterò a darvi un esempio:
Avete ascoltato? Sì? E come avete reagito?
1) Dopo quattro secondi avete spento, disgustati
2) L’avete ascoltata tutta, o quasi. “Sì ma ‘sta roba non c’entra niente con la musica”
3) Avete ascoltato tutto. E con vostro stupore stavate pure sorridendo.
4) Risata a piena pancia, “però, forte ‘sta roba!”. E avete ripremuto play alla fine. O l’avete condivisa su Facebook
5) Nessuna risata: “Ma questa è una figata galattica!”, e ne volete assolutamente di più.
6) Come al punto 5, ma riuscite a cogliere uno schema tra i suoni, ciò che state ascoltando ha assolutamente un senso, il resto della musica che conoscevate di colpo pare superata, vuota, banale.
Bene, se avete risposto 1 o 2 tirate un sospiro di sollievo. Siete Normali, Siete Come Gli Altri.
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Uno come gli Altri |
Con la risposta 3 avete buone speranze di rientrare nella categoria SNSCGA, però occhio, che a diventar “strani” è un attimo.
Con le ultime 2 risposte invece dovete seriamente preoccuparvi.
Per la cronaca io sto entrando nella fase 6, anche se comunque mi trovo spesso a ridere sguaiatamente quando scopro nuove chicche tipo:
..e sono giunto alla conclusione che sia proprio questo il modo di godere appieno delle delizie di questo fantastico mondo.La taglio qui: nei prossimi appuntamenti approfondiremo meglio la scena, vedremo perché “porno” (ma l’avrete già capito) e tenterò di elencarvi gruppi, pezzi e festival che meritano attenzione.
Perché ovviamente, anche nel pornogrind, come in tutti gli altri generi, ci sono i talentuosi e c’è’ la merda.
(PdG)
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perché noi siamo “strani” |