Musei sdangherati: appunti per viaggiatori fuori dagli schemi.

Che siano collezioni private o musei pubblici, molte sono le esposizioni folli in giro per il mondo ( e qualcosina anche in giro per l’Italia). 
Non c’è molto da dire anche perché i titoli delle mostre o le immagini che sto per presentarvi sono molto eloquenti. 
Quindi, via! con la prima di tornata di Musei Sdangherati!
 
 
Iceland Phallological Museum, Husavik (Islanda) ovvero un museo del cazzo… 180 peni o parti di pene appartenenti a mammiferi terrestri e marini di provenienza islandese, oltre 40 organi genitali di mammiferi provenienti da varie regioni del mondo e numerosi oggetti d’arte e folkloristici a tema raccolti a partire dal 1974 da un allora bambino Sigurdur Hjartarson . L’intento del curatore del museo è quello di fare della fallologia una vera e propria materia di studio e non una semplice branca secondaria di altre discipline quali storia, arte e psicologia. Nel 2011 il museo ha acquisito il suo primo pene umano, grazie alla donazione di un eccentrico vecchietto, e altri 4 sono previsti in arrivo…  http://www.phallus.is/

Museum of Bad Art, Massachusetts (USA) – Questa la presentazione che fa di se il museo: “Esuberanti opere d’arte realizzate da persone che non hanno la più pallida idea di quello che stanno facendo” ovvero, opere talmente brutte che meritano di essere esposte in tutta la loro pessima qualità.   Tutta la collezione d’arte reietta è disponibile online su http://www.museumofbadart.org/
 
Sulabh International museum of Toilets, Nuova Delhi (India)- Sì, c’è un museo dedicato al cesso, al pensatoio, a quello spazio che durante la giornata può diventare per qualche minuto la nostra area relax, la nosta SPA, il luogo adibito alle letture straordinarie e, come ovvio, all’espletamento delle nostre funzioni corporali. Il museo è stato istituito per promuovere l’utilizzo di WC, turche e vespasiani tra la popolazione restia all’utilizzo “di queste diavolerie moderne”. http://www.sulabhtoiletmuseum.org/
Musée des égouts, Parigi (Francia)-  Dal cesso alla fogna il passo è breve. Il museo è dedicato al sistema fognario più antico e più sviluppato d’Europa. I turisti visitano le fognature di Parigi fin da quando sono state completate,  attraverso gallerie e cunicoli che in generale immaginiamo percorsi da topi, ladri, Stelle della Senna e Tulipani Neri. Forse, alla luce dell’esperienza indiana, dovrebbero istituire un museo del bidet…
 Nonseum, Herrnbaumgarten (Austria )- Il “museo delle cose inutili e delle invenzioni sbagliate”  fondatato da Fritz Gall nel 1984 come un gioco ma che ogni anno attira milioni di turisti. Praticamente un museo delle giapponesate che neanche i giapponesi avrebbero il coraggio di commercializzare. Qualche esempio? Il dito meccanico utilizzato per grattarsi il naso, oppure lo spazzolino da denti per sdentati, maglioni con maniche di ricambio di diverse lunghezze, il letto per insonni con le pecorelle che si muovono, la matita salvaerrori perché senza mina…
 
Erotic Museum, Amsterdam (Olanda) – A pochi passi dalla centralissima Piazza Dam, nel cuore del quartiere a luci rosse ( e dove sennò?!) c’è un museo dedicato all’erotismo e al quartiere che lo ospita: una vasta collezione di letteratura, arte pornografica ed erotica di ogni genere, epoca e provenienza, ogni genere di ginigillo e strumento di piacere: dalle sculture erotiche giapponesi, ai templi devozionali greci, passando per moderni indumenti, feticci, fumetti erotici e una Biancaneve e i sette nani molto poco disneyani.  Inoltre, film trasmessi di continuo dietro a una serie di piccoli separé offrono ai visitatori la privacy necessaria. http://www.amsterdam.info/museums/erotic-museum/
Museo dei nasi rossi, Poviglio  (Italia) A Poviglio, Reggio Emilia, c’è quello che viene definito da molti il museo del buonumore… 5000 clown sotto forma di quadri, statue e statuette, clown dolls, giochi e attrezzature da circo dagli inizi del ‘900 a oggi. E’ la collezione privata del prof. Agide Cervi che si contende il primato per numero di oggetti con un museo del lontanissimo Nebraska.
Immagina di entrare in questa casetta dove  ti osservano 5000 occhi divisi per categorie: clown di ceramica di Capodimonte, in resina, in latta, vetro, cemento e in cartapesta. Sbirulino. IT. Shawn Crahan… mi sa che la smetto quì, sennò altro che turismo del buonumore, mi tocca anda’ in clinica per un attacco di coulrofobia
 
Alla prossima, con un altro tour nell’arte sdangherata!

(Mara Cappelletto Ceccamea)