Ci sono film la cui sceneggiatura viene scritta con un inchiostro al lassativo capace di far scagazzare le persone fino a 2 kilometri di distanza; ci sono casi invece in cui un film è tanto ben fatto che pur rimanendo catalogato nella classe dei B-Movie riesce a salire a livello di culto producendo un’aura mistica attorno a esso, tipo le ascelle del presidente del metal, capace d’attrarre come mosche gli scavatori di spazzatura tipo purtroppo l’illustre me.
È pomeriggio, non so che cazzo fare: mi sono già masturbato 33 volte e mezzo, ora posso cantare “I Cum Blood” a cappella; chi fermerà la noia, l’aria si fa pesta. Scusate, mi è scappato lo scorreggio, ma di quelli silenziosi che non lo senti arrivare e quando l’annusi cadi a terra manco avesse alitato Giampiero Galeazzi dopo il cenone di capodanno.
Trovo The Toxic Avenger 4 in streaming su youtube; piango come un bambino per mezz’ora dalla felicità mentre controllo che non sia censurato e girovagando nel canale scopro un film che mi porto nel cuore. Dilemma:
Guardo questo o il film di Ken il Guerriero, quello con le fette di salame sul petto?
Ero partito pensando “Miiii che schifo! Sto film lo sputtano scrivendoci tutta la trama così risparmio la visione ai lettori e gli fraganasso io direttamente i coglioni!”, e invece cari miei siamo di fronte a un vero culto.
Forse ero rimasto bruciato da “Orgia di Sangue”, altro film sui vampiri del quale sconsiglio la visione a priori a meno che non vi divertiate a martellarvi i coglioni sotto la doccia mentre cantate “Black Spell of Destruction”.
Un accenno della trama?
I vampiri imperversano sulle strade ciucciando il sangue delle lesbiche che, come riportano i giornali, iniziano a scarseggiare.
Motivo?
Il malvagio Dottor Praetorius ha scoperto il modo per fa sopravvivere i vampiri alla luce del sole: costruirgli un vestito in pelle di lesbica.
Chi potrà fermare il malvagio dottore e le bestie di satana?
Due preti, padre Alban e padre Avellino vengono inviati a chiamare alla battaglia il figlio del signore: Jesus Christ.
Egli, intento a battezzare sulle rive della spiaggia le giovani pecorelle smarrite, dissente la chiamata alla battaglia seguendo la via della non violenza; questo però non ha di certo impietosito i vampiri che lo pestano a sangue e uccidono i due suoi seguaci.
Non più simbolo della resistenza passiva è pronto a mollare qualche robusto papagno.
Prima che lo chiediate ecco le risposte:
-Sì è un film low budget.
-La recitazione è ben superiore alla media.
-Pregio o difetto si prende più volte in giro da solo in spezzoni capaci di strappare un sorriso anche a un ebreo nazista.
-Il protagonista è Gesù Cristo.
-Ci sono anche Dio e la Madonna.
-No; non Ronnie James Dio.
-Sì; la battuta è stata proprio scontata.
-(Quasi) Tutti i suoi amici muoiono.
-C’è un luchador.
-E un prete Punk col casco bucato per non rovinargli il crestone.
-E pure Johnny Vegas.
-Ma chi cazzo è poi Johnny Vegas?
-La telecamera balla.
-Ci sono gli Atei.
La cosa più figa uscita dal Canada dopo… ma è mai uscito fuori qualcosa di figo dal Canada? E mo non fatemi le facce tipo “io i film di serie B non li guardo, gne gne gne”. Sfido chiunque a guardarlo e non apprezzarlo. Soddisfatti o rimborsati, se vi piace mi date 100 euro, se non vi piace cazzi vostri.