1 – Il tuo primo album lo si può scaricare da necessitohc, il secondo da grindcore karaoke. Di il terzo lo scaricheremo da mediafire oppure non t’interessa guadagnare almeno due spiccioli dai tuoi lavori?
Utopie e piccole soddisfazioni è uscito esattamente un anno fa. Vorrei metterlo in free download quanto prima, per ora cerco di non infierire sulla vita già difficile dei distributori di copie fisiche. In genere stampo più o meno le copie che poi riesco a vendere e i soldi vengono reinvestiti per altre stampe. Mi piace che i dischi abbiamo una versione “fisica”, ma è innegabile che il free download è ormai inevitabile.
2 – La copertina del secondo album nella sua semplicità, è cinicamente geniale. Da dove è nata l’idea?
L’idea mi è venuta per caso, durante una telefonata. Sai quelle cose tipo: “Oh, scusa… ti posso richiamare tra due minuti che mi è venuta in mente una cosa?” Mi sembrava una bella idea per sdrammatizzare l’alone di morte che pervade tutto il disco. Cioè, darci giù ancora più pesante, in modo da rendere il tutto grottesco.
3 – J. Randall canta in un pezzo del tuo ultimo album, Utopie e piccole soddisfazioni. Dì, lo hai fatto solo per essere pubblicato su Grindcore Karaoke, oppure possiamo aspettarci una qualche, ben voluta direi, collaborazione con gli Agoraphobic Nosebleed?
J. Randall ha già fatto uscire i primi due album su Grindcore Karaoke, voleva esserci in questo in un modo o nell’altro e mi sono fatto mandare un po’ di campioni di voce da assemblare. Non so se ci saranno altre collaborazioni con lui, di certo è una cosa che mi farebbe piacere, perché lui è veramente uno che ha capito tutto, secondo me!
4 – Hai una vasta cultura cinematografica, passi le ore a scegliere i sample e i titoli per i tuoi pezzi o ti vengono così, con un riff a caso?
Un po’ tutte e due le cose. A volte vado in cerca di film assurdi ed estraggo tutto l’audio di default, perché l’istinto mi dice che troverò delle perle da campionare. Poi in genere da lì riesco a tirare fuori che so, due o tre pezzi. A volte basta un film fatto bene (nel senso di “male”) per trovare molto materiale su cui lavorare. Altre volte faccio il pezzo senza pensare assolutamente al titolo o a cosa metterci dentro, alla fine sento se funziona o se devo, per così dire, arricchirlo (anche nel senso di “imbruttirlo”) .
5 – Sei comunista?
Direi proprio di no. Credo nella proprietà privata. Per quanto la parola “privata” sia molto brutta, perché ci ricorda che stiamo privando qualcuno di qualcosa.
6 – Sei Berlusconista?
Direi proprio di no. Berlusconi mi fa schifo.
7 – Cosa pensi della scena Hardcore d’estrema destra?
Non la conosco. Ho sentito delle cose e non mi hanno particolarmente colpito. In generale i gruppi troppo politicizzati non mi piacciono.
8 – Il tuo film preferito?
Mh… non saprei, ce ne sono troppi che mi piacciono. Te ne dico due: Taxi driver e Fantozzi.
9 – Il tuo film porno preferito?
Qui non ho dubbi: “Angela, la viziosa di Manhattan”.
10 – Vuoi dirci due parole sulla morte del grande Schicchi. Non credi che l’Italia dovesse offrirgli un funerale in diretta sulla RAI, visto quanto fosse popolare lui, i suoi film, le dive che ha scoperto, e che invece ipocritamente l’ha salutato con un silenzio vago e imbarazzato?
Non so, sinceramente… non sono un grande amante del mondo del porno, ci vedo sempre una gran tristezza dietro, gente molto sola che prende tanti soldi, ma che di base ha una vita disagiata, anche se all’apparenza può non sembrarlo. Quindi non ho ancora deciso se Schicchi fosse il bene o il male. Di sicuro è stato il bene di molti uomini soli.
11 – Lo so che sono un coglione, ma cosa mi dici del pornogrind? Qualche gruppo da consigliarmi?
E’ una scena che conosco di striscio, se conosci il grind prima o poi ti trovi ad avere a che fare con gruppi del genere. Non mi fanno impazzire però mi divertono molto. Ti consiglio i 2 Minuta Dreka di Bologna, hanno fatto uscire un sacco di roba davvero marcia. Ah, tra l’altro, il primo disco di BV è uscito “cantato” in uno split-cd a nome Vasectomia. Non credo si trovi in giro il disco, comunque era una specie di porno-gore. Peggio ancora.
12 – I gruppi che ti hanno spinto a seguire questa via?
I Negazione, i Bathory, i Napalm Death, i Carcass, gli Air ed un sacco di altri. Anche qui, l’elenco sarebbe lunghissimo. Chi per la musica che fa (o ha fatto), chi per l’attitudine, chi per l’idea, tutti hanno contribuito ad accrescere in me l’idea che era questo che dovevo fare. Altri mi hanno anche fatto capire che avrei dovuto fare altro nella vita, ma questa è un’altra storia…
13 – Lo sai che per me tu sei qualcosa di più cybergrind che altro? Se sbaglio criticami pure, anzi argomenta il tuo stile, ne sarei lieto.
Penso che di base sia cybergrind. Chitarra, drum machine, basso synth e qualcos’altro sopra, che può essere un piano elettrico, dei theremin o come è successo per l’ultimo disco degli archi. Ci sono parti molto rumorose e veloci, altre molto più “definite”, ma diciamo che mi piace pensare al mio stile come una estrema espressione del punk-hardcore degli anni Ottanta.
14 – Ho perso il vostro concerto al Solo Macello fest, mi fai un resoconto della vostra esibizione?
Ehm… sul palco sono da solo. Comunque mi sembra sia stato un bel concerto… non riesco ad essere molto critico nei miei confronti. Il festival era strafigo e pieno di gente, ma non certo per merito mio!!!
15 – Un sogno nel cassetto?
Vorrei saper pilotare gli aerei. Non succederà mai.
16 – Mai fatto uso di stupefacenti, viagra compreso?
Sì, ma solo cannabinoidi ed alcool. Niente cocaina, niente cartoni, niente stagnolette. Ci resterei sotto immediatamente, come è successo più o meno con tutto quello che mi è passato per le mani. Niente Viagra, almeno per ora…
17 – Perché la scelta di non usare testi nei tuoi pezzi?
Perché soffro di logorrea nella vita normale, quindi non voglio tediare ancora di più chi mi sta vicino. In generale, faccio molta fatica a seguire i pezzi delle canzoni, mi perdo sempre a sentire la parte musicale. Quindi mi viene praticamente automatico fare i pezzi senza pensarci un testo sopra.
18 – Usi una drummachine invece che un comune batterista pippato di coca. Scelta o costrizione?
Non sopporterei suonare con un batterista pippato! Quindi direi che è una scelta.
19 – I tuoi lavori sono lucida follia oserei dire, ma non per questo potresti dirmi quale messaggio vi sia nascosto tra le sue pause?
Ci sono moltissimi messaggi. Quello principale è che ci dobbiamo fermare ogni tanto a riflettere su ciò che ci accade intorno e su ciò che facciamo. La nostra “civiltà” ci ha portato ad avere una vita molto, troppo frenetica, è come se vivessimo di impulsi continui che non riusciamo più a distinguere come buoni o cattivi, quindi stiamo diventando un po’ degli automi, a mio avviso. Quelle piccole pause durante le mie canzoni sono quelle che fanno capire che anche nel caos più totale ci può essere un istante in cui si ha la percezione di ciò che si è e di ciò che ci circonda.
20 – Sei pro o contro l’Apocalisse?
Sono contro. O meglio, vorrei che ci fosse un’apocalisse come la intendo io, che spazzi via tutto la parte schifosa dell’umanità.
21 – Sai, a me piacciono molto i Baustelle e non capisco come mai tanti non li sopportino neanche scritti. Tu che ne pensi di loro?
Io ci ho suonato per un anno e mi sono divertito, è stato un anno di grande crescita per me. Non li seguo più da quattro anni, anche ho ascoltato il loro ultimo album facendo questa intervista. Potrei scrivere molte cose, belle e brutte, su di loro, ma di base lo stesso potrebbero fare su di me. Del resto siamo tutti degli esseri umani, e in quanto tali facciamo tutti più o meno schifo.
22 – Hai mai visto Il Mostro di Luigi Zampa? Sono rimasto folgorato da questo filmetto dimenticato e l’ho trovato avveneristico: una palla di cinimiso che deflagra sul muro di schifezze di cui è tappezzata l’Italia di oggi. Tu cosa ne pensi di quel cinema ormai lontano in cui le commedie erano diventate quasi film dell’orrore: mi riferisco anche a Un borghese piccolo piccolo, Il giocattolo… secondo te perché l’arte ha rinunciato in larga parte a raccontarci lo schifo di oggi?
Credo che il cinema si sia adeguato alla televisione, purtroppo. Basti pensare a tutti i cinepanettoni, uno peggio dell’altro in cui gran parte dei volti della tv si riunisce per un’orgia di cazzate inutili ed imbarazzanti. C’è anche da dire, però, che una volta c’erano tanti soldi in questo mondo, si facevano film anche rischiando, tanto nessuno ci rimetteva. Ora le cose sono molto diverse. Si fanno i film con budget ridottissimi e si deve pensare a quanto farà al botteghino o in dvd, altrimenti non si va avanti. Quindi alla fine mi viene da pensare che l’arte cinematografica (chiamiamola così) si sia piegata a questioni meramente economiche, anche perché fare cinema è molto costoso. Ovvio che questo discorso è riferito più che altro ai tanti produttori che hanno fatto lavorare i registi che “fanno soldi”, piuttosto che quelli che fanno “arte”.
23 – Hai mai pensato seriamente di far fuori qualcuno?
Seriamente no, però la notte quando non riesco a dormire immagino di uccidere tutte le persone che odio, una ad una, fino ad addormentarmi. Un po’ come contare le pecore, solo un po’ più violento.
—

bolognaviolenta@gmail.com
bolognaviolenta.store@gmail.com
(Domande di Ruggiero Musciagna, Francesco Ceccamea e non mi ricordo più chi)