Nicole Minetti, il silicone di Dio, è un parto di David Cronenberg, sono arrivato a questa conclusione dopo attenta riflessione. Cronenberg è uno che ha l’ossessione delle modifiche corporali, lo chiamano mister “Body Horror,” ovvero il corpo attraverso mutazioni, anche genetiche, innesti, impianti, incroci, trapianti di pezzi su altri pezzi. Creazione di ibridi, possibilmente migliorativi. Va da sé che le cicatrici fisiche si riflettano poi anche sulla psicologia di chi le subisce. Nicole è una creatura di livello superiore, arrivata alla perfezione mediante vari stadi di trasformazione del proprio aspetto.
(gli occhiali di Linda Carter)
Se volete fare incazzare una femminista ditele che Nicole Minetti è bellissima. Affogherà nella bile emettendo rantoli inconsulti fino a che il fegato non le uscirà dalle orbite degli occhi. E però è la sacrosanta verità. “Ma è tutta rifatta!” – lo so, ce l’ho pure io la quinta elementare; però è rifatta bene.
“Ma per arrivare dove è, hai idea di quello che ha fatto?” – più o meno, ma io mica ho detto che deve vincere il premio Nobel per la moralità, dico che è una sgnacchera da farfalle nello stomaco. Che poi, il fascino della bella Nicole nasce proprio da quella contrapposizione insanabile. E’ più angelo o diavolo? Entrambe le cose, un “musino” da bimba su un corpo da pornostar (col curriculum che pure apre orizzonti infiniti). Internet è pieno di foto delle faccine della Minetti, pare la cocchina di papà, la bimba carina che studierà sodo e darà tante soddisfazioni….poi magari è andata un po’ diversamente.
Niente politica, non mi interessa, solo l’estrema libido, l’incontrollabile pulsione sessuale che quel corpo è in grado di scatenare. Nicole si è scolpita muscolo dopo muscolo, a un unico scopo, totalizzante: il sesso. Se la guardi per più di 60 secondi ti si stampa in fronte quel solo pensiero, la vagina ti si tatua tra l’attaccatura dei capelli e il naso, come la croce rovesciata di Glenn Benton, il marchio del destino. Nicole non si stupisce, sa che l’effetto è quello, anzi lo cerca e lo esalta. Se vai vestita al matrimonio di tua sorella in un certo modo otterrai due risultati: 1) nessuno si ricorderà per quale cazzo di motivo si trova in quella chiesa quel giorno a quell’ora; 2) ….di cosa stavamo parlando??! Io adoro Nicole Minetti, è panna montata, anche se una vedova nera la identificherebbe con più puntualità. Dice che in amore è una “geisha”, il problema è che le fasi dell’innamoramento di Nicole, tutto compreso, dall’insorgere della prima timida cotta alla fine dell’amore, durano 16 ore/37 minuti/24 secondi. Se hai la fortuna di essere al posto giusto nel momento giusto, magari ci sta anche che assaggi il biscottino della fortuna, ma poi ti getta come un copertone vecchio. Il che è pure peggio, perché quando hai assaggiato il nettare degli dei, è difficile andare avanti a pasta al burro e tamarindo.
Frega zero se Nicole è praticamente l’avatar di qualche bravo professionista meneghino del bisturi; quello che conta è il risultato, e il risultato spacca, fine delle trasmissioni. Mica te la devi sposare (che poi sarebbero rogne tutti i giorni, oltre all’impossibile tenore di vita che dovresti mantenere), vuoi solo fare un giro sulla Ferrari una volta nella vita, lo sognano tutti. Paradossalmente la Minetti è più vera di molte altre, lei è quello che promette: sesso. Nient’altro. “Il sesso è come una medicina. La mia filosofia è: un uomo al giorno toglie il medico di torno. Non vivo senza sesso. Basta una notte d’amore per tornare di buonumore. Sono anche stata con una donna. Il mio sogno proibito è Angelina Jolie.”