Enema significa clistere e non c’è da essere per nulla scandalizzati che sia diventata una categoria pornografica. Agli uomini e alle donne è sempre piaciuto infilarsi roba negli orifizi. Tempo fa mia moglie ha visto in TV un documentario su una coppia che passa il tempo a rilassarsi facendosi dei clisteri al caffè. Sempre mia moglie ha definito il clistere come una delle cose più liberatorie e consolanti che abbia mai provato in vita sua.
Tutto questo non mi ha mai fatto venir voglia di provarlo né di soffermarmi troppo sui filmati disponibili in ogni sito porno che possiate trovare in rete ma non è questo il punto. Di sicuro Enema è una delle poche categorie dove non prevale l’uomo o la donna. Ci sono tutti e due. C’era un gay dalle mie parti. Telefonava spesso in ospedale e chiedeva di un paio di infermieri in particolare. Se li faceva passare al telefono e poi gli chiedeva con tono da birbante se per gentilezza potessero fargli un clisterone.
Tutto questo non mi ha mai fatto venir voglia di provarlo né di soffermarmi troppo sui filmati disponibili in ogni sito porno che possiate trovare in rete ma non è questo il punto. Di sicuro Enema è una delle poche categorie dove non prevale l’uomo o la donna. Ci sono tutti e due. C’era un gay dalle mie parti. Telefonava spesso in ospedale e chiedeva di un paio di infermieri in particolare. Se li faceva passare al telefono e poi gli chiedeva con tono da birbante se per gentilezza potessero fargli un clisterone.
I due lo mandavano a cagare e non ne facevano mai una cosa personale, ma di certo il tipo si sarebbe precipitato in pronto soccorso con tutto l’occorrente e un grande sorriso sul viso se gli avessero dato l’ok. Di solito le scenette con il clistere non durano molto nei siti porno. Spesso si tratta di piccole parentesi in mezzo a una situazione di tipo sado-maso dove una donna mette nel retto e nella vagina di un’altra donna (o di un uomo) tutto il repertorio del piacere che trova a portata di mano (inclusa la mano). A volte invece si tratta di gente non professionista che non si limita a un somministrarsi un clistere medico, ma anche usando bibite gassate.
Ora vi dico come si fa, nel caso vogliate provarlo anche voi a casa: si prende una bottiglia di birra necessariamente di plastica e una volta agitata bene la si infila nel sedere. Poi con garbo stringe un po’ la bottiglia (ecco perché occorre di plastica e non di vetro) e si lascia gradualmente entrare il liquido all’interno. Se state inorridendo sforzatevi di pensare che c’è gente al vostro posto molto eccitata in questo momento e non immaginate quanti siano. Prima di trasformarsi in una specie di pistola/retto a schizzo è consigliabile trattenere il liquido dentro il più a lungo possibile. Nei filmati l’ano, nel tentativo di non cedere diventa una specie di piccola bocca che lancia baci verso la telecamera, è molto divertente. Quando il soggetto non ne può più lascia andare tutto. Pare che il bello venga a quel punto. L’espulsione del liquido provoca una specie di orgasmo che per quanto riguarda il sottoscritto rimarrà sconosciuto finché campa. Tenete presente che si tratta di un modo come un altro per confortarsi un po’, dimenticare la solitudine e un sacco di altri guai quotidiani. Che un uomo lo pratichi da solo o in compagnia di altre persone del suo stesso sesso non presuppone sia sintomo di omosessualità. Anche perché l’omosessualità non è mica un sintomo. Tanto meno una malattia. È solo un altro sistema di raggiungere lo stesso risultato. Per tornare ai clisteri o se preferite gli Enema, vi ricordiamo che spesso se ne usano di vari colori vivaci. Si tiene il liquido in corpo per un po’, cercando magari di ammazzare il tempo con qualche pratica orgasmico-orgiastica, poi però eccovi come travolti da un impellente bisogno di fare la cacca e… lasciate andare con un sofferto urlo di resa un getto verde pistacchio o rosso fragola, (ma c’è anche blu cobalto, bianco, arancio e tek) che aggiunge un tocco festaiolo alla situazione.
La location è parimenti non trascurabile. Ci sono alcuni clisterofili che preferiscono il classico ambiente ospedaliero, altri gli uffici del direttore di una banca e per molti non c’è nulla di meglio che la natura, un paesaggio silvano e appartato dove spesso una macchina è ferma, portiere aperte e musica classica che esce dallo stereo mentre un imberbe culallegro si purga e sdrucciola via se stesso in un miagoloso inno alla gioia. (Francesco Ceccamelbourne)