Era un Sabato, no una Domenica. Sì era questa Domenica, o forse quella. Cazzeggiavo con il cell durante un evento cosplay. Non è che li apprezzi particolarmente, ma è un modo come un altro per svagarsi con la propria ragazza facendo qualcosa di diverso dal solito: fare il porta borse. Sotto il sole cocente con la mia giacca di pelle e col cazzo che me la sarei tolta perché mi sarei sentito nudo come un verme, cazzeggiando sul cellullare fissavo con fervore la mia gallery, indeciso se usare come sfondo questo
o questo
Lei, la mia ragazza, notando lo sguardo assatanato e la bava alla bocca simile a quella d’un cane randagio affamato mi fa:
– La cosa che più mi preoccupa non è che tu usi queste immagini, ma che stai continuamente a fissarle sbavandoci dietro.
E cosa c’è di male nell’amare le copertine goregrind & pornogrind?
Come disse un grande mi piacerebbe essere succhiato da una vecchia sdentata, ma non per questo passo il sabato sera all’ospizio ad addolcire la pillola a nonne ninfomani arrapate.
Di gusto rido guardando immagini oscene come questa
potrei usarle per fare collage
o come promemoria di film da guardare.
Sono forse malato a metter via assiduamente immagini come queste?
Se sì allora arrestatemi pure, me ne andrò in galera a testa alta e chiappe strette.
Qui su Sdangher si parla dei pericoli scampati dal mio ano e niente è meglio d’una doccia marrone in un carcere per metterne alla prova l’elasticità.
Ma perché porno poi?
Quando i maiali cacan’ nel cielo lassù, la merda cade sulle città laggiù.
Il piacere del gore è sentire maiali che si sgozzano con lame arrugginite rubate dalla tavolata imbandita di Will Rahmer. Che poi è ancora vivo?
Meglio passare un pomeriggio ridendo alla parola ‘Vagina’ pronunciata a propulsione in un testo dei Vulvectomy, che passare le serate a drogarsi in un locale morendo lì con una siringa tra le natiche.
Lunga, nera e carnosa.
Comunque alla fine ho scelto Fecal Raptus.
Colonna sonora consigliata:
Bonus Track
(Ruggiero Musciagna)