Il manuale del perfetto pornografo – G come… Gangbang!

Ho perso la verginità molto tardi e ho trascorso buona parte della mia adolescenza a soffrirne in segreto. Non si ha idea delle idee bizzarre che possano venire in mente a uno che ha un problema e vorrebbe risolverlo ma non ha il coraggio di confidarlo a nessuno e non può chiedere aiuto neanche ai suoi genitori. Specialmente ai suoi genitori. E quindi io per liberarmi della verginità ipotizzavo cose immonde e irriferibili. Una mia idea era quella di prendere parte a una gangbang.

Tecnicamente si tratta di una specie di orgia dove molti uomini si accoppiano con la stessa donna, lei li riceve, a turno o tutti insieme, e di solito perisce metaforicamente sotto un fuoco incrociato di liquido seminale. Oltre a essere un preciso genere cinematografico, in cui gli uomini sono di colore e la donna è un’attempata signora bianca, sposata, casalinga o donna d’affari che ha bisogno di così tanta virilità da rischiare l’overdose con un’intera squadra di virgulti melaninici, la gangbang è anche uno sport con dei record che costantemente vengono spinti verso nuovi limiti.

Una pornostar riceve decine, centinaia di peni in una convention copulatoria con tanto di giornalisti e pubblico. Il primato assoluto lo detiene Lisa Sparxxx, stabilito nel 2004 a Varsavia, accoppiandosi con più di 900 uomini, battendo i precedenti record di 620, 300 e 290 di altre colleghe. Quando è una gang bang omosessuale si parla di reverse gang bang. Pare che la pratica in sè, come la stragrande maggioranza delle cose porcellose, risalga all’antica Roma e alle presunte orge maratonesche dell’imperatrice Messalina. Nell’immaginario collettivo, la gang bang per antonomasia è quella di Biancaneve con i sette nani. (Francesco Celladentro)