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Il manuale del perfetto pornografo – H come Hentai

Caduta a fagiolo come lo schizzo di latte sulla faccia d’una star, l’H è la lettera che fa per me neanche avessi chiesto io di occuparmene. H come giapponasamente detto Hentai. Con hentai spesso s’indica i cosiddetti porno ‘animati’ o ‘disegnati’. In verità la parola nella sua traduzione più spicciola significa pervertito proprio come insegna wikipedia, che appare seconda nei risultati di ricerca google, subito dopo Hentai xxx .. i siti migliori che conoscete? By Yahoo! Answers.

Hentai erano i Fior di Loto e i Japan X che alle medie guardavo con i miei compagni di scuola. Hentai erano quelle foto di Jill Valentine del famoso Resident Evil intenta a fare un pompino al nerboruto Nemesis che guardavo quando sgattaiolavo negli internet point. A volte le cercavo pure di Final Fantasy. Hentai sono anche quegli anime porcellini che avete conservato nella vostra cartella nascosta del pc. E non fate no con la testa dicendo ‘non è vero’ che tanto lo sappiamo che la sera vi fate le raspe un po’ li e un po’ su Bobbi Starr nuova icona zozza del metallo oggi e per le generazioni future. Che osannare S. Rocco per noi maschi fa’ molto gay.
Molto… Gay. Che non ho nulla contro, anzi se cadrò sulla lettera giusta parlerò pure di loro in oriente. Sono un uomo a 360°, che non si china ai 90°.

Regole basilari dell’hentai:

-Tu, lui, il protagonista è l’unico maschio esistente sulla faccia del pianeta.

-Puoi essere sfigato o l’uomo più sexy del mondo tanto alla fine tutte te la danno.
-E se non te la danno inventerai un oggetto capace di costringerle a dartela.
-Un orologio che ferma il tempo, un afrodisiaco che le rende ninfomani o più ninfomani.

-Se vai bene sono streghe che ti trasformano in un tentacolo famiglio che si nutre di energia solo attraverso il sesso.
-O combattere alieni tentacolosi che violentano le nostre donne alla ricerca della vagina madre.
-O solo perché hanno voglia di dominare il mondo… attraverso… il sesso.
-Loro sì che hanno capito tutto dalla vita.
-O magari è un gioco dove devi insegnare agli indigeni a fare sesso.

-O peggio maniaci necrofili cannibali che mangiano, uccidono e stuprano le loro vittime in quest’ordine.
-G(i)uro, è vero.

-E quando ho detto tutte te la danno, intendo pure tua sorella, tua madre, tua zia e pure la nonna.
-Nel caso più fortunato tutte insieme.
-Negli hentai quindi vengono rappresentate le nostre fantasie più oscene…

-… ma anche le nostre paure.

A vederne certi credi che in Giappone basti dire ‘buon giorno’ e ti fanno il pompino mattutino. Non che i porno ci vengano incontro.
La pecca? La censura. È di legge nel Sol Levante censurare i genitali. Il pro di questa scelta? Aspettare la versione americana.

Non dimenticate mai che le vostre donne negli hentai:

-Sono sempre vergini.
-E non importa se l’hanno data per tutta Akihabara, soffriranno sempre come la prima volta.

-E se le stupri ti dicono pure grazie. Che le è piaciuto. Che si sono innamorate di te. Anche se le hai fatte nel culo.

Anime, manga e giochi. Tra vagine artificiali a riproduzione dei personaggi fino ai famosi Dakimakura, cuscini a grandezza naturale con le nostre eroine ed eroi in posizioni succinte ce ne è per tutti i gusti.

E non spaventatevi di scambiarvi per maniaci quando al mattino v’asciugate la bava allo specchio, c’è chi per loro ha rinunciato al proprio matrimonio o peggio si è sposato il suo cuscino.

Un argomento che tratto in modo superficiale, perché l’unico approfondimento che potrete dare ce l’avete nel pugno della vostra mano destra o sinistra quale più vi aggrada.

(Ruggiero Musciagna)