TOP GUN GRIND #03 – IN QUESTO NUMERO: Ultimo Mondo Cannibale & Mucupurulent; Urtikaria Anal; Milking The Goatmachine; Phyllomedusa; Captain Three Leg

Nella mia indole doom il pornogrind è un genere per il quale nutro forte simpatia. C’è ne è per tutti i gusti: da quello fischiettante a quello gutturale. Dai maiali saccenti a quelli ignorantelli fino a trovarne di vegetariani. Potrei stilare una lista dei miei gruppi preferiti e ne uscirebbe un’enciclopedia. Le scuole di pensiero sull’uso della voce sono varie: c’è chi preferisce filtrarsi la voce con phaser, compressori e octaver, atri invece riescono col naturale utilizzo delle corde vocali a riprodurre suoni simili allo squagliamento delle interiora d’un animale in decomposizione.

http://www.metal-archives.com/images/3/9/0/7/390772.jpg?0539Tra i massimi che contemplo nel mio altare del pornogrind, (ossia il mio cesso) annovero gli italiani Ultimo Mondo Cannibale. Saputo dell’uscita del loro nuovo split mi sono fiondato subito sulla mia fonte d’informazione ufficiale quale è facebook per spulciare ogni singolo segreto di questa nuova uscita.

E pensare che a me interessavano solo degli UMC, e invece di Decadence Galore mi sono piaciuti anche i Mucupurulent. Costoro se la giocano su un death/grind che vale la pena ascoltare. Più death che grind, ma anche slamming (per la gioia del Biani). Il piacere dello split è anche scoprire nuove purulente realtà. Gli Ultimo Mondo Cannibale sono una certezza consolidata che non ha bisogno di presentazioni. Avrei preferito un loro nuovo album, ma come insegnano gli Agoraphobi Nosebleed, il grind suona meglio nei lavori minori. Per veri appassionati del genere, ovviamente.

http://www.metal-archives.com/images/3/9/2/1/392149.jpg?5733Altro gruppo da non lasciarsi scappare sono gli Urtikaria Anal. Ogni volta che penso a loro, di rimbalzo finisco per pensare a Francesco Ceccamea. Non chiedetemi il perché. Il precedente Divine Depravation non mi sono mai deciso a sentirlo e l’ho abbandonato al maelstrom della rete. Con Kamikaze Orgy  stavo per cascarci di nuovo. Copertina da risata acuta c’è. Maiali c’è. Batteria non triggherata che suona come una padella prodotta dalla Eminflex c’è. Basso strano ma vero c’è. Sadomasokisti che parlano di sadomasokismo c’è. Questa signori miei è musica da ospizio, per far alzare i nonni con la verga alta senza bisogno del Viagra. Erezione assicurata. La prima metà la si può ballare pure a un matrimonio ebraico.

http://f0.bcbits.com/img/a3465616515_2.jpgGli ebrei però non possono mangiare il maiale, è contro la loro religione. Vi consiglio allora di fargli assaggiare un bel piatto di rane. Vado spesso al ristorante cinese, ma non ho mai avuto il coraggio di provare a chiedere un piatto di cosce anfibie, e pensare che una volta a scuola mi hanno insegnato come prepararle. Ok, non l’ho mai applicato, ma ho visto il metodo. Al cantante dei Phyllomedusa però non piacerebbe affatto questa cosa, lui nutre una sorta di idolatria per gli anfibi. Frognoiser prolifico, che solo quest’anno ha rilasciato non so neanche io quanti album & demo. Con i suoi alti e i suoi bassi si va dallo sludge lo-fi fino al gorenoise cacofonico. Che cazzo è poi il gorenoise cacofonico? Per i fangosi consiglio di dare un primo ascolto alla cover di Dios Injusto dei Corruptet rinominata Rana Injusto, roba per intenditori. Chi è alle prime armi e vuole distruggersi il padiglione acustico può assaggiare invece i veleni corporei di Glorify The Plump. Se nel cuore invece sei grimm & forbidden c’è pure l’ambient nature black frog metal Calling With No Response.

http://www.metal-archives.com/images/3/6/1/7/361712.jpg?1036Altra carne prelibata è quella della capra. Un metallaro però, che sia vegano o meno, sa che questa va adorata e mai ammazzata come insegna la prima adoratrice dell’animale maledetto: Santa Heidi dalle Alpi. La leggenda narra che quando andò in pellegrinaggio, allontanata dal nonno, a Berlino trovo sul suo percorso due ragazzi e disse loro “su questa capra erigerete il mio capraio“. Non presero proprio alla lettera le sue parole, ma bibbia in mano e maschere da capra sul viso i Milking The Goatmachine continuano a pronunziare il verbo del capro santo. Io neanche sapevo che questi avevano in lavorazione un nuovo album, figuratevi quindi la mia faccia quando navigando nella rete me lo sono ritrovato sbattuto sul muso. Nessuna religione saprà dire di no a una bella grigliata con i questi signori come sottofondo. Death/grind che scorre liscio. A me Stallzeit è piaciuto parecchio e mi ha aiutato a ridere anche nei momenti meno opportuni come funerali e serate al mattatoio.

http://f0.bcbits.com/img/a0424316180_2.jpgBonus finale: Che i Captain Three Leg con Coming Up Short vogliano battere il record di album cover più veloce del mondo? Come riportato, tutte le tracce sono state scritte da qualcun altro e suonate da loro. Meno di quattro minuti per 40 tracce, quindi qualcuna dura pure più d’un secondo. Potete scaricarlo sia in versione traccia unica che spezzettata.

(Ruggiero Musciagna)