Per questo episodio mi limito a riportare la gallery dell’autore Takato Yamamoto. Per chi non lo conosce, come me prima di pensare di pubblicare questa sua serie di opere, Takato nasce nel 1960 nella prefettura di Akita (Giappone). Una volta presa la laurea al dipartimento di pittura del Tokyo Zokei University, sperimenta lo stile Ukiyo-e, che tradotto significa “immagine del mondo fluttuante”, un tipo di stampa artistica su blocchi di legno diffusasi durante il periodo Edo, tra il XVIII e il XX secolo. Ha poi finemente ristrutturato questo stile col suo tocco personale ribattezzandolo col nome di “Heisei Esthiticism”. Un aspetto sereno quello che appare nei suoi disegni in contrasto con i richiami di morte e brutalità, espliciti come il nudismo e la sessualità dei suoi protagonisti. Vampirismo, oscurità e morte emergono legati dalle corde del bondage e del sesso estremo. Non mancano richiami all’occidente come svastiche naziste o il ritratto della morte di S. Sebastiano di Andrea Mantegna. Vi lascio a una gallery di alcune delle sue opere che potete trovare nella rete o nel suo sito ufficiale. Che siano le immagini a parlarvi più della mia stessa lingua.