Buone festeeeee!

Cari Sdangheri! Il blog chiude per le vacanze di Natale. Sappiamo che senza di noi non sapete che diavolo leggere e alcuni si suicideranno, ma tanto le feste di Gesù sono così, c’è sempre qualcuno che la fa finita. Colgo l’occasione per raccontarvi un aneddoto sentimentale di cui non vi fregherà nulla. Una volta uscivo con una ragazza che trovavo fantastica: aveva un naso tipo coniglio, un’espressione da struzzo e le labbra da cavalla. Sembrava davvero una comparsa della Melevisione. Ma io la adoravo e lei mi mollò, dopo appena due settimane e senza spiegarmi perché. Andai in crisi e passai i mesi successivi a ispezionare con profondo senso critico ogni minuto di quei quattordici giorni, esaminando al microscopio della mente le battute sbagliate sulla sua calvizie incalzante e il suo amore per il cantautorame italiano da centro sociale che poi va a San Remo, studiavo i fotogrammi mnemonici di un rapporto sessuale iniziato male e finito peggio, un altro rapporto sessuale iniziato peggio e finito in merda e poi la mancanza evidente di successivi rapporti sessuali. Per farla corta, finii in depressione. Per il mio compleanno mi mandò a sorpresa un messaggio di auguri. Era l’8 dicembre. Due settimane dal Santo Natale. Io le risposi che non riuscivo a smettere di pensare a lei e che il suo respingermi e fuggire mi faceva sentire un mostro. Avevo tanta paura perché le feste erano vicine e si sa che i mostri in depressione commettono un sacco di sciocchezze durante le feste. La implorai di salvarmi, darmi un appuntamento, tentare un nuovo rapporto sessuale con me. Non si rifece più sentire. E io a Natale non mi suicidai. Perché vi ho raccontato questo? Per infondere in voi un po’ di spirito natalizio che è fatto di un 30 per cento di depressione, un 30 per cento di traspirazione e un 30 per cento di abbondante defecazione. 30+30+30 fa 90. Il restante 10 per cento è la possibilità che voi la facciate finita. Tutti voi, nessuno escluso. Ma potrebbe darsi di no. Potreste anche rimanere vivi, in attesa di un sms o una chiamata da chi non vi ama più e non vi amerà mai e non vi chiamerà mai. Di buono c’è che tutti gli innamorati che ci hanno respinto senza più farsi vedere né richiamarci potrebbero essere morti. Magari a causa di un suicidio. Ehi, se non vi sta bene suicidatevi pure voi.

Buone feste cari ragazzi. Il blog riparte l’8 gennaio. A meno che non muoia in qualche maniera.

(Francesco Santa Ceccamea)