Metal Is Religion #15- Nekrofilia

Non ho mai compreso Nekromantik fino a quando rivedendo una sua recensione su youtube ho ascoltato la sua colonna sonora. Sono in fissa perché ho riallacciato il connettore del cervello con la voglia di suonare col mio amico. Obvio che niente andrà mai in porto, però tu credi di calcare un giorno i palchi di chissà quale bar sfrasciato suonando proto-drone-suicidial-black-necrofilo metal. Ascolto le parole del recensore e penso ‘cazzo, sarebbe bellissimo far maialare Francesco con la colonna sonora di Nekromantik’. Voce del verbo maialare: darci giù pesante di pig squeal. Solo un malato mentale può capire questo immaginario, come solo questi può riuscire a ridere d’un film di culto come il succiato Nekromantik. Uomini vestiti con le buste della spesa che trasportano cadaveri nelle buste della spazzatura. Merda eri perciò merda tornerai. Ciò che più ti sei chiesto quando hai concluso la visione del film era ‘ma come cazzo fa a spruzzare tutto quel sangue dall’uccello?’. Beh sì, va contro ogni logica, ma quello che ti sei chiesto veramente è ‘ma non faceva male ficcarsi un tubo di ferro su per il culo? Anche col preservativo non credo fosse piacevole, pure dopo averci versato due tubi di vasellina’. Sì. domande valide, ma quella giusta è ‘ma non si so beccati qualche malattia? e il tanfo? cazzo quel cadavere perdeva liquidi’. Certo domande giuste che proporremo al regista in un saggio universitario intitolato ‘a qualcuno piace freddo’. No, la vera domanda è: ma come cazzo hanno fatto i due a scoprire e condividere tra l’altro l’hobby di conservare pezzi di cadavere e… trombarsi i morti?

-Che hai caro? E un quarto d’ora che te lo succhio e non ti si alza neanche con le cannonate alle palle. C’è qualcosa che non va?
-Niente cara, oggi non è giornata.
-Dai, a me puoi dire tutto, lo sai. Tra di noi non ci devono essere segreti.
-E che c’era questa tipa al lavoro oggi, e quando l’ho vista non nego mi sia piaciuta molto sai.
-E allora? E normale che possano piacerti altre donne.
-Si, però vedi mi piace parecchio e… si insomma… hai capito quanto parecchio.
-Del tipo che mi tradiresti se te ne desse la possibilità?
-Forse…
-E che ne diresti invece del tradimento se ti proponessi un giochino?
-Un giochino?
-Si la inviti a cena e magari dopo mangiato ci beviamo un ‘caffè’.
-L’idea non è male, ma non penso sia una tipa dal forte appetito.
-Perché? Non sarà mica la solita sciacquetta sempre a dieta.
-No, lei è morta.
-Non mi vorrai dire che a te piace scoparti i morti?
-Mmm… mmm… mmm… sì.
-Ma davvero?
-Sì, e ora credo vorrai lasciarmi.
-Ma lo sai caro? Anche a me piace scopare i morti, sopratutto quelli marci e dal tanfo pungente.

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No, per me la scena è stata meno morbosa e forse altresì scontata, ma degna di nota.
Lui si reca al cimitero per andare a riesumare cadaveri da chiavarsi la sera, ma trova che la zona è già sotto setaccio da parte di qualche concorrente. E qui che i necrofili iniziano i loro problemi conflittuali. Lei ancora sporca di terreno esce da una fossa. Nella mano destra una pala, nella sinistra una testa semi decomposta. O cazzo una morte vivente. Questa è la giustizia divina per essermi fatta quella tipa investita sul ciglio della strada. Porca sfiga è ancora viva, ma cazzo che topa che me son beccato. E vissero felici e necrofili scopando trai morti. Almeno della morte dell’amore si limitava a farsi le vedove sopra le lapidi dei defunti mariti. Un servizio professionale: consoliamo le vostre vedove.

L’articolo è scemo e non vuole essere una recensione sulle idiozie di quel Kulto di Nekromantik. E solo che ho letto la notizia d’un tipo che è rimasto due settimane con il cadavere del padre in casa che mi ha ricordato quel tipo che vive col cadavere mummificato della moglie, al che mi son ricordato che io non ho ancora visto Nekromantik 2. Appena risolvo questa lakuna vi do il mio resoconto.