Il metal è il sale nella mia vita che serve per sfogarmi, spaccarmi le ossa, urlare, vomitare, cagare e che ci crediate o meno pure giocare ai videogame. Niente è più divertente che giocare a Viva Pinata a tempo di Disgorgement of Intestinal Lymphatic Suppuration. Ok non l’ho mai fatto ne li ho mai ascoltati, ma giuro che un giorno lo faccio. Creerò un campo sterile con teste di Pinata appese all’entrata. Le caramelle saranno sparse per terra, mentre chi oserà varcare i miei confini subirà il peso della mia vanga. Stupidi My Little Pony. La musica, oggi come non ho fatto ieri, la distinguo in tre scene distinte: quella giapponese, quella che ci mette i giapponesi e tutta l’altra merda. Toglietemi tutto, ma non il mio grind giapponese. Pensiamo ai 324. È dal 2006 che producono un cazzo. No nel senso che li troviamo in una fabbrica alla Willy Wonka nell’intendo di riprodurre il cazzo più grande del mondo, il che sarebbe figo. No, dopo Rebelgrind non hanno fatto più niente. Forse pensano che sia l’album definitivo della loro carriera? Io da quando lo ascoltai la prima volta non riesco più a togliermelo dalle orecchie e sono passati anni. Come fai a capire se lo sto ascoltando? Non ti cago. Inizio ad agitare la mano destra senza ritmo. Se sei lungo il mio cammino ti scaravento contro un muro. Un ascolto seminale per la mia esistenza. Provare per credere.
Delle Flagitious Idiosyncrasy in the Dilapidation poi avevo completamente dimenticato l’esistenza. Ma come? Sei un fottuto pervertito d’orientali. È per questo che la sera vado nei miei siti preferiti, ma con un nome come questo mi dimentico subito dove andare a cercare. Cazzo, non so manco come pronunciarlo senza battermi la lingua sul palato. Fla… fla… oh insomma, è uscito il loro nuovo album Wallow e nessuno mi ha detto niente. Grazie. Io che ho scritto sul foglio appeso al frigo ‘cazzo, avvertitemi quando esce’. Grazie al cazzo infatti. Se un giorno le trovo e riesco a farmi fare l’autografo col cavolo che vi chiamo. Ma come suona Wallow poi? Meglio dell’omonimo. Notare, meglio dell’omonimo, ma siamo lontani dall’album da ascoltare a ogni costo, pena ti deve cadere mentre sei a letto con tua moglie che ha voglia di farlo fino a farti morire. Poco osato come lavoro. La durata è scarsa, giusto 23 minuti, ma nel grind esistono album che durano di più? Sì? Bene, allora vi dico che fanno schifo. Punto. Esagero? Forse, ma non sbaglio quando dico che quest’album è giusto un 7 su 10. Fatevelo piacere, ma poi non venite da me dicendomi che sbaglio, perché è vero che stanno toste, ma non è che se dite che so brave ve la danno. Sapete chi altro non ce la darà mai? La cantante dei Melt-Banana. E cosa centrano loro con la rubrica? E che ne so. Da Tog Gun Grind la chiameremo Top Mi Voglio Sbatt… a Yasuko Onuki. Ti prego sposami. Esagero forse, ma la sua voce è al di fuori degli schemi musicali, rientrando però di diritto nelle scelte sperimentali del gruppo. E il suo fisico… o il suo fisico. Rumore e melodia si fondono nel loro nuovo album Fetch uscito l’anno precedente. È un ascolto impossibile da spiegare. Io stesso ho difficoltà a comprendere la discografia stessa del gruppo. Suonano, ma al contempo fanno altro. Ascoltatevi un album a caso e se trovate un nesso logico nella struttura dei pezzi vi pago una pizza. Fetch è un passo tranquillo in confronto alla precedenza, con quella voce acuta di Yasuko che credo solo il suo amante sia riuscito a portare oltre. Ma non divaghiamo. Di grind qui è rimasto poco. Di core non parliamone. Nel passato erano qualcosa di estremo, ma gli amanti della sperimentalizzazione ne rimarranno soddisfatti, per poi ascoltare il passato, mettere Fetch nella libreria dei vinili e pensare ‘ah già è vero, questo è un CD’.
I giapponesi che non sapevano di esserlo, ma sarebbero voluto diventarli di oggi sono: GxUxRxO-PxIxG. Cacofonoci, rumorosi, incomprensibili. No aspetta… O. Sono uno solo. Marco Guerrero, che non ho capito perché è nato un amore epistolare tra noi. Lui mette mi piace ai miei link e io ai suoi.
I Carnivorous Nausea mettono in copertina le giapponesi che vomitano. Robert Myiasis è l’unico membro. Con lui nessun amore. Non calcola neanche la mia esistenza. Cos’hanno in comune. Un cazzo. Suonano rumorosi e non vi piaceranno, a meno non ascoltiate gorenoise. I Guro (ve lo scrivo così che mi rompo a mettere le x) tra un pezzo e l’altro mettono le intro degli anime. Non gli hentai, ma gli anime pucciosi, poi parte la drummachine e non capisci più niente. I Carnivorous Nausea di canto loro amano il porno, il vomito e il gagging. Ecco perché riempono le loro copertine di donne che vomitano. Per la restante merda abbiamo due sfidanti: all’angolo della sciolta abbiamo i Fistfucking a premature fetus. RUMORE. Punto, non c’è altro modo per descriverlo. Evitate le cuffie e vivrete in pace. Usate lo stereo a tutto volume e vostro zio uscirà dal letto solo per violentarvi.All’angolo solido abbiamo la Jarring Cacophony Recs. Il nome è un biglietto da visita. Dall’inizio di quest’anno la label ci regala classici indimenticabili come Suck my cock Avenue degli Deterioro Nervioso Irreversible, ▄▄▄▄▄▄▄▄ degli ████, oppure i nostri amati GxUxRxO-PxIxG presenti con Fecal Orgasm. Una serie di compilation arrivata al quarto volume che non ho capito ogni quanto esce, ne perché viene prodotta. Forse solo per far pentire l’esistenza ai miei vicini. L’unica cosa che abbiamo da segnalarci sui nostri frigoriferi di fiducia che è gratuita. Sempre sia lodato bandcamp. Come sempre evitate le cuffie, altrimenti alla pensione comunicheremo con la tavoletta del cesso tipo il vecchio di Breaking Bad.