texas toast chainsaw massacre,

Texas Toast Chainsaw Massacre – Dovete sentirli!

I Texas Toast Chainsaw Massacre hanno un nome supersdanghero e il loro disco Til Death Do Us Party mantiene abbastanza le aspettative zuzzurelle suscitate dal titolo e dal nome. Vengono dall’Illinois e debuttano con un loooong playing dopo qualche demo, ep, split rut e scoregg. Non sono dei millantatori come i Senegal Grindcore Mafia che si fanno chiamare come una combinazione etno-criminosa spassosissima e poi ci rifilano un prog metal melenso e hipster. No, i Texas Toast Chainsaw Massacre fanno schifo e il loro thrash è dozzinale e zeppo di strofe dementi e perculanti. Tutto questo noi lo approviamo.

A livello di stile siamo vicini ai minuti di riscaldamento dei Nuclear Assault anche se la colpa della loro esistenza va data ai S.O.D. e i M.O.D. Ciò è evidentissimo. Di buono c’è che le composizioni non superano quasi mai i due minuti e mezzo e sebbene certi brani si possano definire più delle joke song neanche tanto schiette (Kiss:American’s Band) ci sono momenti assolutamente trascendenti e da gozzoviglia concettosa (Suplex City Bitch) e persino un piccolo capolavoro: Michael Bay Ruined My Childood, che vi consiglio di pescare su You tube e postare tutti sulla bacheca del Frusciante di Livorno (deh!).

Spassosa la parodia negrosa di Yeezus Saves e prevedibile invece la sfuriata grind in chiave vegetariana. L’oscar per il titolo di pezzo più imbecille se lo aggiudica Alien vs Predator vs Brown vs the Board of Education, che è quasi più lungo della canzone stessa.

La copertina è fica ma a essere sinceri e tutto sommato si passa una mezz’oretta a far si con la chepa e a ghignare ma i Texas Toast Chainsaw Massacre non sempre riescono a convincerci. Li scusiamo perché il genere che si sono scelti è tra i più difficili al mondo e gli riconosciamo alcuni momenti decisamente sollazzanti. Speriamo non facciano la fine dei Gama Bomb e si sciolgano presto. (Alessandro Ratti)