Non sono storie vere ma c’è sempre qualcuno pronto a giurare che siano capitate a un tizio del proprio paese o di un paese vicino. Abbiamo omesso quella dell’alligatorino della Florida, (chi non la conosce?) regalandogli comunque la copertina e consigliando a tutti voi di ripescare il divertente B movie Alligator di Lewis Teague (1980) ispirato proprio a questa favola metropolitana: la trama è un cesso ma la scena della piscina di notte, il finale pieno di tensione e gli effetti speciali del gigantesco rettile in movimento sono da antologia. Abbiamo anche escluso la leggenda troppo scontata de “L’Uncino” che Stephen King usa come spunto per una delle sue brillanti riflessioni sul genere horror nel saggio imperdibile Danza Macabra. Anche Clive Barker del resto ricicla proprio l’uncino come arma letale per il racconto The Forbidden (in italiano potete trovarlo nel quinto Libro di Sangue uscito per le edizioni Sonzogno) che poi ha ispirato il film Candyman di Bernard Rose, primo capitolo di una saga rinunciabile. Questo horror anni 90 è di sicuro, nonostante il taglio troppo televisivo, il migliore che possiate trovare sulle leggende metropolitane. Alla base di Candyman (il film, non il racconto, badate) c’è una “vera” leggenda metropolitana che potrete riconoscere tra quelle elencate di seguito. Riguardo la serie Urban Legend, che di sicuro molti di voi conosceranno, per quanto ci riguarda è solo un pastrocchio slasher dall’inspiegabile successo. Punto. Riguardo al seguito di questo articolo, vi consiglio di non aspettare chissà quali sconvolgimenti. Le leggende metropolitane autentiche, nate come funghi velenosi nell’arido cemento delle grandi città sono innocue storie horror di serie z che continuano a essere tramandate e credute vere in ogni parte del mondo civilizzato. Nella nera giungla, nei pressi delle grandi foreste europee, gli abitanti dei piccoli, isolati villaggi si spifferano attorno al fuoco racconti di spettri e vampiri. E nei grossi centri abitati ai piedi degli immensi grattacieli, sotto le lugubri e pericolose gallerie della metropolitana o di fronte al chiassoso falò catodico che è la tv, anche i topolini di città mantengono vivo il proprio folklore. Ecco a voi i dodici esempi più celebri. Buon divertimento. 1 – Due ragazze in un posto pubblico parlano del proprio lavoro. Sono entrambe baby-sitter. A un certo punto una fa all’altra: come risolvi il problema quando il bambino non ti dorme? E l’altra: semplice, apro il gas nel forno, gli metto la testa dentro finché non si addormenta ed ecco fatto!
2 – Un bambino si bagnava sempre i pantaloni. Un giorno sua madre, esasperata, lo minacciò: “se non la smetti te lo taglio”. La sorellina più grande la prese in parola e un giorno che era sola in casa e il fratellino si fece la pipì addosso, lei afferrò un paio di grosse forbici e… Zak!
3 – Se la vostra bambola Cabbage Patch si rompe e la rimandate indietro alla ditta, ricevete non una nuova bambola ma un certificato di morte e una lettera di vivo rincrescimento.
4 – Una ragazza è in spiaggia e prende il sole. Un ragnetto si arrampica e la morde su una guancia, lasciandole un piccolo segno rosso. Al ritorno a casa il segno diventa presto una grossa pustola disgustosa. La ragazza va dal medico che incide il bubbone da cui fuoriescono tanti ragnetti. Il ragno aveva deposto le uova.
5 – Alla morte di un tizio, apparentemente senza cause, si decide di fare un’autopsia e si scopre che è rimasto soffocato da grosse palle di peli che aveva nei polmoni, formate da anni e anni in cui durante il sonno, senza volerlo, aveva inghiottito respirando. Al ritmo del respiro i peli avevano continuato ad avvolgersi fino a formare le palle che gli hanno ostruito definitivamente le vie respiratorie.
6 – Due gay decidono di provare a farlo strano. Uno dei due chiede all’altro di infilargli nel retto un topolino. Ovviamente l’esperimento procurerà un mal di pancia letale al poveretto.
7 – I partecipanti a una festa si riuniscono in una stanza buia e guardando in uno specchio ripetono un certo numero di volte: “Io credo in Mary Worth”, alla fine lei appare e graffia chi ha ripetuto la frase. Chi era Mary? Pare sia stata una strega bruciata viva nell’Illinois ma c’è chi dice che sia stata una ragazza morta sfigurata in un incidente stradale.
8 – Julia ha appena finito di fare la spesa e attraversa il parcheggio con le borse in mano. Ad attenderla vicino alla sua macchina c’è una donna dall’aria devastata. La tizia attacca bottone e racconta una storia molto triste, poi chiede a Julia un passaggio. Lei accetta di offrirglielo ma le dice di pazientare un secondo perché deve tornare in negozio a recuperare altre buste di roba che ha comprato. Una volta dentro avverte la sicurezza e quando le guardie tornano nel parcheggio assieme a lei perquisiscono la donna, scoprono trattarsi di un uomo e lo portano via.
9 – Due fidanzatini vanno a vedere un film al Drive-in. Una volta arrivati, davanti a loro c’è un gruppo di ragazzi chiassosi e volgari. Il fidanzatino va a lamentarsi ma quelli insultano lui e la sua ragazza. Alla fine del film, i tre bulli decidono di fargliela pagare, si piazzano intorno alla macchina e cercano di sollevarla. Il fidanzatino in preda al panico accende l’auto e riesce a fuggire. Al ritorno a casa, lui e la ragazza scendono e trovano… tre dita attaccate al paraurti posteriore.
10 – Una donna sta facendo un lungo viaggio in macchina. All’improvviso si accorge che un’auto la sta seguendo. Accelera e tenta in tutti i modi di depistare l’inseguitore ma niente da fare, l’auto è sempre dietro. La donna allora vede un’auto della polizia sul bordo della strada, inchioda, scende e addita l’altra auto dicendo di essere inseguita. I poliziotti vanno a parlare con il conducente il quale scende e ammette di aver seguito la donna ma solo per avvertirla che sul sedile posteriore si nasconde un uomo. I poliziotti vanno a controllare e trovano davvero un tizio rannicchiato nei sedili di dietro.
11 – A notte fonda, un uomo sta rientrando a casa e scorge due ragazze in piedi accanto a una macchina in panne. Offre loro un passaggio e loro per riconoscenza lo invitano a salire all’appartamento dove vivono e prendere un caffè. Lui accetta. La serata trascorre in modo piacevole prima in conversazioni divertenti e poi in camera da letto. Il mattino dopo l’uomo si sveglia presto e dato che è ora di andare al lavoro, parte da lì verso l’ufficio. Si accorge però di aver dimenticato l’orologio e così torna indietro a prenderlo a fine turno. Il portiere del palazzo però gli dice che non c’è più nessuno in quell’appartamento, da molto tempo. Prima ci vivevano due ragazze morte in un incidente stradale. L’uomo insiste, vuole il suo orologio. I due salgono fino all’appartamento e il portiere mostra i sigilli davanti alla porta. L’uomo chiede lo stesso di entrare e… ritrova il suo orologio.
12 – Una donna torna a casa e trova il suo cane in fin di vita. Sembra avere grosse difficoltà a respirare. Lo porta dal veterinario il quale le dice che probabilmente dovrà fargli una tracheotomia. Le consiglia nel mentre di tornare a casa e attendere una sua telefonata. Poco dopo il medico chiama e dice alla donna di non fare domande, lasciare immediatamente l’abitazione e chiamare la polizia, poi andare da lui. La donna ubbidisce e corre dal veterinario. Il cane sta bene ma il veterinario ha trovato dentro di lui due dita umane mozzate. Un uomo ha cercato di entrare in casa della donna e secondo lui potrebbe essere ancora lì. I poliziotti arrivano e perquisiscono l’abitazione trovando effettivamente un tizio accovacciato nell’armadio, senza due dita della mano destra.