Nel mondo gay, un orso*** è spesso un uomo molto virile grosso e peloso, orgoglioso di essere quello che è, senza alcun tipo di costrizione che cerca di allontanarsi dal cliché della checca. E tra gli eterosessuali? C’è un modo di definire gli uomini tiratissimi, con le sopracciglia rifatte, lampadati, senza un pelo, sempre precisi, profumati, abbronzati, impomatati?
Cocks are dead! I galli, i dongiovanni esistono ancora anche se ormai sono più ossessionati dalle loro sopracciglia che dall´altro sesso ed ecco perché molte donne sono tornate a provare piacere nell’annusare l’ascella puzzona dell’imbianchino venuto a fare un lavoretto in casa. Gli uomini tengono più al loro aspetto che a quello della donna che hanno di fronte ed ella, ovviamente, si sente in competizione. Un conto è se uno sembra Peo Pericoli, e allora è opportuno togliersi quei quattro peletti di congiunzione tra un sopracciglio e l’altro. Un conto è farsi le ali di gabbiano come Anna Tatangelo.
Non è che dobbiamo seguire l’esempio dell’Iran dove capelli a spazzola, sopracciglia rifatte e lettini solari sono vietate agli uomini pena la chiusura dei negozi e la revoca della licenza dei barbieri che non rispettino l’ordinanza. No, non dobbiamo arrivare a tanto però, come donne, potremmo decidere di non darla più a chi ha meno peli di noi, tipo.
Che i maschi si siano resi conto di non essere più cavernicoli e quindi abbiano iniziato a prendersi cura del loro corpo è cosabuonaegiusta. Il problema non è la presa di coscienza dell’esistenza di deodoranti e cremine, il salto nel baratro è stato il passare davanti allo specchio più tempo di noi. E l’ala di gabbiano ne è l’espressione più truzza ed evidente: è la punta dell’iceberg dietro cui sicuramente si nascondono ceretta integrale, lampade, slip attillati e calzini bianchi.
Poi vi chiedete perché nel nostro immaginario l’idraulico, oltre che a sturare le tubature, è un focoso amante sempre pronto a soddisfare le voglie di ogni casalinga in crisi d’astinenza da pene. Eh, perché indovinate un po’… Perché abbiamo sentito il bisogno di tonare all’uomo brutto, sporco e cattivo? No, non intendo a quegli hipster con la barba da Matusalemme e i capelli impomatati, dico proprio il lavoratore, quello zozzo e puzzolente, la barba di giorni, la capigliatura arruffata di cui alcuni esempi potete trovare qui. Non ve le fate queste domande, perché la colpa è vostra, e della vostra estetista a dirla tutta, che dovrebbe rifiutarsi di fare certi lavori.
Nelle mie ricerche ho individuato una pagina Tumblr che potrà piacere alle amanti dei Bear Etero: Dirty Stright Guys, una raccolta di foto anche abbastanza spinte, di uomini rudi, sporchi e cattivi. Che sono quelli che ci piacciono di più. Qui dalle mie parti si dice l’omo è omo e ha da puzza’ , ma questa antica saggezza popolare sta svanendo nelle nebbie del tempo.
A molte donne piacciono gli effeminati, è vero: il loro corpo minuto, glabro, la cassa toracica un po’ strettina, muscoli inesistenti, la pelle diafana di uno con carenze vitaminiche, l’aria cagionevole risveglia il loro istinto materno, il loro essere crocerossine. Tutto di costoro sembra dire “prenditi cura di me”. Quindi ci può pure stare che ad alcune piacciano gli “homo esteticus”, nulla da obiettare per carità, siamo ancora in un paese libero.
Ma a noi no! Noi Sdanghere ci opponiamo a questa becera usanza di depilarsi. Certo, una buona igiene personale è d’obbligo, ma vi prego non con il sapone allo zucchero filato. E no, non potete usare la nostra crema per il contorno occhi. Ci serve il bagno, dobbiamo fare la cacca, non potete stare lì dentro per più di venti minuti, a meno che non sia una pippa più lunga del solito.
Vi possiamo prestare le nostre lamette ma non le nostre pinzette e solo al fine di non ingurgitare peli durante il sesso orale.
peli
***Nel 1979, George Mazzei scrisse un articolo per The Advocate dal titolo “Who’s Who in the Zoo?” (Chi è chi nello zoo?) caratterizzando setti tipi di omosessuali con altrettanti tipi di animali, tra cui gli orsi.