Alcune considerazioni in coda a quello che ha detto Max Cavalera su Aggressive Tendencies giorni fa: “Ai tempi scambiavamo nastri con i ragazzi di MAYHEM, DEATH, MORBID ANGEL e KREATOR. Penso che quello spirito sia ancora vivo oggi. E’ come quando cerchi nuovi gruppi. Sono uno a cui piace cercare nuova musica – lo faccio in continuazione – e quando trovo qualcosa che mi piace mi piace entrare in contatto con la band e prendere le loro magliette. Voglio rappresentarli, indossare le loro maglie. Questo è lo spirito underground. E’ una scelta. Puoi lasciare che questa passione muoia ed essere uno di quelli che invecchia e non ascolta niente di nuovo, che vive nel passato. ‘Oh, gli anni d’oro’. Fanculo gli anni d’oro! Questi sono gli anni d’oro adesso. Il metal di oggi è valido come quelli di 20 o 30 anni fa. E’ una scelta consapevole. Noi abbiamo scelto di ascoltare cose nuove e metterci in contatto coi gruppi, penso sia una bella cosa. Amo agire così. Non cambierei per nulla al mondo”
In fondo oggi, grazie ai social, a bandcamp, you tube, insomma a Internet, una band può raggiungere il proprio pubblico e lo stesso pubblico può mettersi in contatto con la band e tutto questo fortifica lo spirito underground. Se ti piacciono gli Scorpio Phallus, gruppo stoner-hair-dark misconosciuto del New Mexico, gli scrivi sulla pagina facebook, ti fai mandare il cd e la maglietta e oltre a dargli qualche spiccio, contribuendo alla causa, ti porti in giro il loro nome ai concerti, nella speranza che qualche curioso si scarichi il loro disco su torr… ehm, vada su bandcamp, si ascolti i pezzi, scriva sulla pagina facebook e compri una maglietta e una copia del cd e così via.Però bisogna dirlo. Questa non è esattamente la stessa cosa di ciò che avveniva vent’anni fa. Vent’anni fa un ragazzino di Vetralla poteva scrivere una lettera ai Darkthrone in cui chiedeva il loro demo e aspettava mesi prima di riceverlo. E in quei mesi non è che dimenticava di aver inviato la lettera. In quei mesi lui aspettava. Giorno dopo giorno. E quando il pacchettino arrivava, con una cassetta registrata, una copertina fotocopiata e una lettera scritta a penna da Fenriz in un Inglese orrido, il suo cuore si riempiva di miele.
Oggi scrivi alla band, ti rispondono dopo due minuti e la settimana dopo hai un cd (che non sai più dove ascoltare visto che lo stereo che hai in macchina ti si è rotto e l’Ipod è il solo supporto che possiedi per la musica), e una maglietta con cui farti un selfie su facebook, ricevere i pollici alzati di due o tre amici metallari e l’amica che non capisce un cazzo di musica ma mette mi piace a ogni tua esternazione passionale, poi togli la t-shirt e la aggiungi alle cento che giacciono nel tuo armadio. Quando hai chiuso lo sportello e sei uscito dalla camera hai già scordato il nome del gruppo e prima di cena, ti rimetti al pc e dopo un’ora ce ne sono già tre nuovi a cui puoi scrivere e inviare dei soldi per avere un cd e una maglietta.
Il metal di oggi è valido come quello degli anni 80 e 90, come ha detto Max Cavalera? Diciamo che in linea generale il procedimento che porta nuovi gruppi a nascere e incidere album è lo stesso. Prendiamo un certo Steve Harris. Nel 1978 aveva il suo gruppo, sentiva band giovani e formatesi mesi prima, più qualche dinosauro dell’hard rock già in fase calante. Scriveva canzoni mettendo insieme influenze prese da queste band recenti, mostrando una mancanza di cultura musicale piuttosto grossa. Oppure che mi dite di due pischelli di nome Lars Ulrich e James Hetfield. Stavano tutti i giorni a spender soldi nel negozio di dischi vicino casa comprando qualsiasi nuovo nome arrivasse dall’Inghilterra. Se paragoniamo quelli che poi sono diventati mostri sacri del genere ai moderni ragazzi che stanno scrivendo o stanno per scrivere le pagine del metallo di domani, la sola differenza rispetto ai giovani Metallica è che senza muovere il culo dalla sedia si scaricano a gratis tonnellate di musica che non hanno dieci vite per sentire. Se prendiamo un gruppo come gli Attila o i Black Dahlia Murder, per dire i primi che mi capitano in mente, è evidente che non conoscano la musica prima del 2000 ma non è per questo che fanno schifo. Fanno schifo perché non hanno abbastanza talento e una casa discografica all’altezza. Sì, conoscono Black Sabbath, Led Zeppelin, Iron Maiden ma i Badgie, i Thin Lizzy, gli Slade, i Riot? Però quello che mi chiedo è: serve conoscere tutte ste band per essere bravi? I grandi del rock e del metal non avevano una conoscenza enciclopedica del Rock. I Deep Purple e i Led Zeppelin si sono sempre ignorati per paura di influenzarsi. Oggi invece questi nuovi gruppi dovrebbero conoscere gli UFO ? I Korn, hanno rivoluzionato il metal senza conoscerlo praticamente per nulla. Erano in fissa con Sepultura, Faith No More e Duran Duran.
Probabilmente tutta questa cultura musicale che ci facciamo via internet non vale granché, è così tanta la roba che possiamo ingerire ogni giorno che nel nostro cervello non sedimenta e inoltre non possiamo evitare di tener presente un punto: da più di 30 anni il metal ha iniziato a disintegrarsi in decine e decine e decine di sottocategorie che inizialmente servivano ai recensori e negli anni sono diventate una sorta di Micromondi in cui una band nasce, cresce e muore senza che i più se ne accorgano neanche. Insomma, se il 1978-1980 furono gli anni d’oro del metallo puro che ormai consideriamo matrice di ogni altra forma di metal, il 1984-86 ci fu la stagione irripetibile del thrash bay-area, nel 1989-1993 quella del Death, nel 1991-1996 quella del black, oggi cosa stiamo vivendo, esattamente? Qualcosa probabilmente accade.
Mentre ci lamentiamo delle scarse possibilità di un futuro per il metal magari ora si sta consumando la fase storica inarrivabile del doom-thrash-shoegaze o del viking-death-retro-power-grind. Ne gioiscono in pochi, ma per loro devono essere anni formidabili da rimpiangere quando un giorno si lamenteranno per il futuro del viking-death-retro-power-grind o del doom-thrash-shoegaze e intanto altri pischelli si godranno il mitico bimensile del porno-viking-peaking-metal-steel-power-industrial-ambient-funk!