Metal Lovers – IL METALLARO DEL’ERA SOCIAL  E LA TOPA 2.0

L’EVOLUZIONE DEL METALLARINO A TUTTO CUORE DELL’ANGOLO DELLA POSTA CHE FU

È da circa due mesi buoni, o forse meno, o forse più, che sul più bello e discusso social network della piatta creazione terracquea (essendo zombie un tempo fulgido eroe medievale, permettetemi di rimanere ancorato alle mia sacre tradizioni), tale Fecciabuco, gira in bella mostra questa gustosa immagine che mira ai più bassi istinti peccaminosi del metallaro più solo, incompreso e segaiolo.

La pagina in oggetto è questa che a sua volta rimanda a un sito assai losco, o almeno lo suppongo perché finora le mie ossee mani si sono rifiutate di cliccarci sopra.
Insomma: sei un metallaro arrapato e vuoi scoparti da bestia una sgnacchera a cui piace da morire il porngrind e lo slamgore? Bene, hai trovato quel che fa per te grullo del cazzo, cosa aspetti a cliccare? Da noi vi è la topa che cerchi da una vita.

[…]

E mi blocco per un attimo a pensare, perché l’evoluzione della rete finora è stata, per quel che ho potuto vedere, una involuzione di un qualcosa che era già stantio o comunque a un livello vergognoso sin dall’anno MMIII, 2003 per i non-medievali, in cui sul caro Metal Hammer notai ancora andare avanti quel bellissimo ed esilarante angolo della posta in cui ogni volta vi era un mix di letterine scazzate da brufoloso diciottenne, un angolo antenato ai forum dell’internet che sarebbero esplosi proprio in quegl’anni, andando dal segomane che difendeva l’omosessualità spudorata dei Dream Theather fino al metallaro sdolcinato che cercava a tutti i costi di rimorchiare disperatamente quella tipa supertettona con la maglia del gruppo X incontrata nel luogo Y anche se costei neanche sapeva che lui respirava al suo fianco in quel momento (in quanto era talmente arrapato che rischiava l’asfissia)…..per cui, tanto vale affidarsi alla Posta del Cuore di Metal Hammer & affini vero?
E quindi dacci sotto con le letterine in codesto stile (fantasiosamente rielaborato dal sottoscritto osseo per enfatizzarne il senso principale):

<< Cerco te anche se tu non cerchi me. Ti ho beccata al ritorno del Godz Ov Metall alla biglietteria di Inculalmondo in provincia di Vattelappesca: te eri lì, maglietta aderente con logo AC/DC, jeans sdruciti a tutto culo in cui me lo rizzavi di brutto e logo della t-shirt vandalizzato a causa dell’estrema aderenza della t-shirt che contrastava con l’estrema porzione di spazio occupato dalle tue tettone da spagnola istantanea. Sì cerco te. Se anche tu cerchi me chiama il numero 011.022.033 ore pasti. Muoviti che ho il cazzo in fiamme. Ti prego sono disperato, aiutami. Tu puoi.  Se magari scopassimo anche al primo incontro senza troppi convenevoli magari sarebbe ancora meglio.  >>

Porcaccio il prete pedofilo! Già allora pensavo “Ma dove cazzo siamo finiti? E il metallaro tutto puzza & borchie che cazzo di fine ha fatto?” in quanto il contenuto originale era ben più mieloso & scanasciagonadi della mia fantasiosa rielaborazione. Bene, oggi cosa devo arrivare a pensare?
Anche nel mio medioevo vi erano succinte signorine in calzamaglia che osavan mostrar parvenze di nudità pagate a suon di danari, ma costor almeno avevan stile. Oggi vi è ancora gente convinta che il modello della figa incazzosa mezza metal/mezza gotica che fa le cornine sia un qualcosa ancora valido e socialmente applicabile, e il solo pensare che costoro pubblicizzino a suon di verdoni una proposta così imbarazzante mi fa crescere in anticipo le uova di ragno situate nell’ossea area pelvica un cui un tempo sorgeva il mio carnaceo fallo, per l’Aureo Imperatore!
Clicco sulla cosiddetta pagina Fecciabuco, così per farmi due risate, e noto il peggio: post degno di una chat su Netlog, sagra dello scontato nello stile delle peggior pagina della prima era di Myspace…loro parlano di orrori.

Ecco, loro blaterano di orrori a me, proprio a me che sono uno zombie a cui piace rompere il cazzo alla gente? L’orrore è il vuoto assoluto per cui servizi del genere oggi siano ancora alla luce del sole, specchio di una società sempre più apatica a causa dei social che, invece di aiutare, hanno perlopiù aumentato le distanze tra i singoli membri della stessa, puntando oltretutto anche su degli odiosi luoghi comuni. Già, perché siamo ancora bloccati alla mentalità che il metallaro deve per forza avere la figonzola metallara, altrimenti questa ti rompe i coglioni sul perchè ti vesti sempre di nero ed anfibi, sei rasato oppure hai i capelli lunghi, devi sempre provare con la tua cazzo di band robogrind con relative esibizioni live, indossi magliette con loghi intraducibili quando in realtà potresti essere vestito in giacca e cravatta, ingelatinarti i capelli se li hai, sballarti di cocktail annacquati dal costo di 30 sesterzi europei al bicchiere e fingere di essere il perfetto innamorato che magari sotto tanta apparenza, poi al lavoro si fotte la segretaria vogliosa nel cesso. Che certe realtà di fighette viziate esistano è vero, ma è anche vero che tali conflitti accadono per via della suddivisione della società in etichette e luoghi comuni quali truzzi, metallari, sballati, zombie e così via, con i relativi luoghi comuni appresso.
E questo ve lo deve dire proprio uno zombie che pur di darsi un tono nel presente si è dovuto far crescere una cresta colorata, rubandola dal testone di un punkabbestia un tempo sepolto a me vicino? Noi al medioevo eravamo tutti solo feccia e cavalieri, Magno Sovrano escluso, mentre oggi state ad appiopparvi appresso a tali cagate che neanche i peggiori Servi della Gleba! Ormai la figa è emancipata e scopa quel che le pare senza distinzioni da sempre, e per tale ragione nella mia testa cranica ho come l’impressione che l’unica femmina lì in mezzo sia un metallaro che per disperazione si è fatto crescere una vagina tra le chiappe.

Giuro che se non la smettete la prossima volta mi iscriverò anch’io a quel sito, ma al primo appuntamento non vi scoperò, bensì vi mangerò vivi.
E che cazzo, sono pur sempre uno zombie no?