Nella vita spesso ci sono cose che non si possono dire, ma io le dico comunque. L’ho sempre fatto, lo farò sempre perché son coerente con me stesso. Pensate che lo ero da vivo, quindi se continuo a farlo anche in versione zombie sono davvero coerente, quindi datemi un premio per invincibilità applicata alla coerenza! Mica chiedo i big money io, al massimo patteggerei per un drink a base di sangue umano ed un ossicino da sgranocchiare ma per prima cosa non sono un cane, poi a me fa schifo uscire dalla mia cripta perché sono uno zombie misantropo. Molti mi han già chiesto come cazzo faccia a procurarmi il cibo se non esco mai dalla mia cazzo di cripta, beh saranno anche cazzi miei no? Quindi torniamo a noi, anzi a me.
Spesso in questi anni di cannibalesca (imposta dalla mia nuova natura da non morto, mica perché lo volevo io) esistenza, spesso ho notato come i musicisti e soprattutto gli ascoltatori metal, punk o sempliciotti rockettari che siano (dove spesso le cose si equivalgono), osino paragonarsi a degli individui antisistema.
– SEGUONO RISATE –
Allora, da dove comincio? Partiamo dal banalissimo presupposto per cui se il metal tutt’oggi fosse davvero antisistema, ora di sicuro non sarebbe così seguito come voi credete. Quindi, ora siete tutti antisistema? Chi, voi che dopo la vostra uscita al concertino dove ve la tirate da alcolizzati sopravvissuti poi tornate al vostro lavoretto da ufficio ben pagato tutti incravattati? Voi, davvero? Ma porco diossido di carbonio, ma vedete che a Made In Sud le selezioni per i comici sono terminate eh? Spesso gli antisistema del metal son quella gente che ha saputo davvero costruirsi una carriera nelle sonorità fanculiste ed anticonformiste, un esempio? Mika Luttinen ed Impaled Nazarene vi dicono nulla? Il caro e perverso Mika è un vero sballato di mente, mica come certa gente che se la tira da alcolizzato per una birretta in più presa mentre al Colony suonavano i Destruction, terzetto che da pochi mesi è ormai foggiano di adozione. E perché sempre ‘sti Destruction? Ma è normale, perché i cari teutonici, aldilà delle spesso ridicole e pessime condizioni di alcuni locali italiani (dove comunque Schmier & dive al seguito non ci hanno davvero mai messo piede, mica il palco di Foggia), questi tedeschi sono il perfetto esempio di come il metallaro medio sia spesso ipocrita, meschino, arraffone. Schmier nei suoi testi parla di fratellanza metal, di un mondo che va a puttane, della guerra ai figli di papà ereditieri di aziende corrotte e di ricconi che per accendersi un sigaro cubano usano un centone. Tutto molto bello, perché poi si rifiuta di suonare ad un evento, quale quello foggiano, solo perché il giorno prima aveva le palle girate ed era scazzato. Ovvio, perché quel giorno ero presente ed ormai la cosa era sulla bocca di tutti e tra quelli che c’erano non si ripeteva altro: il promoter pare avesse fatto storie per non suonare sin dalla prima mattina, tanto che appena arrivai col mio stuolo di colleghi mangia cervelli al seguito, dei vivi in borchie mi dissero << Uncle, vedi se te ne vai da qui, pare che non si vuol fare più nulla, vai a cercar cervelli da un’altra parte. >> e ci rimasi deluso. In primis perché ero lì per voler assaggiare il cervello di Schmier! No menzogna, semmai il cervello lo avrei prelevato da un metallaro a caso tra il pubblico, ero lì per ascoltare ‘sti tre ipocriti del metallo antisistema, ipocriti che guarda il caso quella sera si confermarono quel che sono, vale a dire tre ipocriti. Il giorno dopo Truemetal.it pubblica una notizia circa l’ipotesi che i tre crucchi fossero scappati via con i soldi, notizia che non dura mezza giornata e viene rimossa, dato che chi me la linkò mi chiese << Uncle, ma è vera questa storia oppure è l’ennesimo acchiappa-click da scribacchini incoscienti? >> ma poi cliccando il link risultò non funzionante.
Ora non so chi sia stato il genio che su Truemetal possa aver pubblicato una simile notizia, ma il fatto è che quella notizia era vera. Più o meno. I Destruction scapparono con i soldi? Non esattamente, diciamo che a quanto pare i metallari tedeschi ricevettero un anticipo sulla somma pattuita ampiamente superiore alla norma, mentre i pochi spiccioli rimasti sarebbero stati versati in altra sede. Questo è quanto si diceva quella sera tra i presenti, almeno. E di sicuro qualcuno dei tipi spifferò a qualcuno di Truemetal più o meno come fossero andate le cose, quindi qualcuno in quella ‘zine marciò sulla cosa perché fa notizia. Però a quanto pare a qualcuno girarono le palle per questa cagata sparata in faccia al pubblico, altrimenti non mi spiegherei come mai rimuovere un pesce così grosso dal portale. La verità fa sempre male oppure Truemetal l’aveva fatta grossa cagando fori dal vaso? E chi cazzo se ne fotte, mica son qui per parlare di webzine o dei Destruction, sono qui per farvi capire chi non sono gli antisistema in questa bella storiella, una delle tante che ho vissuto personalmente: i Destruction ed i metallari piagnoni!
I tedeschi non lo sono perché hanno usato scuse da borghesotti viziati come la sicurezza e il triste rammarico di non aver potuto suonare: ma in fondo siate onesti, chi crede più alle loro cagate? Sono quindici anni che spaccano il cazzo a tutti i promoter di eventi e gestori di locali con le loro manfrine da primedonne e per chi era presente, pare che anche negli anni ’80 già spaccassero il cazzo a molta gente con pretese fuori norma.
I metallari piagnoni non lo sono perché più che prendersela con chi di competenza sul posto e fare casino, vale a dire i tre crucchi, hanno preferito tornarsene a casa con la sola variante di creare immagini di protesta sul Santàl e gridare vendetta tramite social network. Davvero molto antisistema, non è vero?
Sapete chi erano davvero gli antisistema? Partendo dal presupposto che il sistema è per definizione quella grande macchina perfetta che tutto abbraccia, personaggi antisistema inclusi che nel sistema rappresentano gli insoddisfatti che si lamentano dello stesso e per di più non sono nemmeno ai margini, l’antisistema non è un genere preciso miei cari metalluridi medi quindi no, evitate pure di tirarvela da novelli ribelli solo perché di punto ed in bianco avete scoperto che amate “SPHERES” dei Pestilence. I veri musicisti antisistema erano i primi punk, antisistema era Hilly Kristal e le regole assurde e oltre ogni logica con cui tirava avanti il suo CBGB, antisistema lo sono tutti coloro che non partono da un genere preciso e, se si rispecchiano in esso, lo fanno con un’attitudine in stile “IO SONO QUI E FACCIO QUEL CHE CAZZO MI PARE MENTRE VOI NON SIETE NESSUNO PER IMPEDIRMELO”.
Perché l’antisistema è colui che va avanti nonostante il pubblico, vale a dire il sistema, se lo caghi di striscio perché è così che dimostri che del sistema non te ne fotte una sega marcia in quanto non ti poni alcun traguardo da raggiungere. Esisti e sei fatto così, stop. Ma prima o poi quel pubblico ti amerà, ammesso che vali qualcosa, quindi a quel punto sarai parte integrante del sistema mentre chi ti ascolta si autoconvincerà di essere etichettato come tale. Insomma, se ti fai conoscere, prima o poi ti sputtanerai volente o nolente, ma puoi sempre salvarti! E che cazzo te lo devo dire io? Chessò piscia sul pubblico adorante, scopati una ragazza ubriaca ed accaldata davanti a tutti, lancia dildi usati contro le pareti, caga sugli amplificatori oppure vomita in un drink che poi rigetterai sul pubblico in prima fila. Neanche a farlo apposta ho più o meno descritto GG Allin, uno che nonostante tutto questo era un fantoccio sbandierato dalle case discografiche per tirare su la grana grazie ai soldi scuciti dagli anticonformisti, però di suo era antisistema, tanto che il suo funerale si tramutò in un party selvaggio. Così come i Nirvana erano antisistema, nonostante il business grunge imperante, perché Kurt Cobain di suo era uno scoglionato disilluso dalla vita, talmente disilluso che non se ne è sbattuto un cazzo di avere una figlia e si è fatto fuori, in quanto egocentrico del suo malessere, poi tutto il resto era di contorno, figlia inclusa. Tra i vivi, voglio osare citando gli Assaulter sperando di non pentirmene per averlo fatto, un gruppo che ho scoperto qualche mese fa composto a quanto pare da una manciata di operai tarantini dediti al thrash metal a tutte toppe che magari se oggi se li cagano in pochi, è solo perché non si sono mai sputtanati ed hanno sempre dato il massimo anche davanti a dieci persone (visti in tali condizioni in terra calabrese o forse in Basilicata, fatto sta che ero troppo sbronzo e non ricordo un cazzo) senza mai vendersi a quel cazzo di Pay To Play. Quest’anno suoneranno all’Agglutination, lo sapete? Questa è gente che non si è mai posta dei traguardi e campa per essere se stessa, sapete anche questo? E visto che ci siamo, sapete che il noise è la musica antisistema per eccellenza? Boh?
Qual è il problema di fondo allora? Che la maggior parte di questi presunti antisistema non sanno davvero cosa cazzo significhi essere dei presunti, tali antisistemici esseri viventi. Per essere antisistema non conta se sei un poveraccio, un figlio di papà, un riccastro del cazzo oppure un serial killer vegano: devi sentire un fuoco che ti brucia dentro l’anima, devi stare male a causa della vita che ti ha rotto il cazzo, la tua stessa routine e la gentaglia che ti ruota attorno.
Essere antisistema vuol dire fare schifo, in qualche modo, che non te ne frega di come appari al prossimo e se finirà tutto a puttane, perché essere tale non significa certo vantarsi di avere una scusa con cui rimorchiare qualche nuovo amichetto o qualche nuova gallinella accaldata e se capita, allora è capitato. Nessuna regola, solo confusione e caos. Ma come ogni cosa, nulla durerà mai per sempre, incluso il tuo voler essere un antisistema: avete mia visto il finale di SLC PUNK? No? Allora cazzo volete, guardatevelo no? Non perdete tempo a leggere le mie cagate, anche se ho quasi finito.
Concludendo in tema appunto, io faccio schifo a tutti solo perché sono uno zombie ossuto e puzzolente, ma son comunque un essere (non) vivente disilluso e senza traguardi: mi aspetta solo una miserabile eternità fatta di lamentele e cannibalismo alla George Romero.
Viva me, voi chi cazzo siete?