Nicole 12 – Lolita Love

Mikko Aspa m’ha fatto sentire lercio.

Molti di voi lo conosceranno per il suo progetto black metal Clandestine Blaze, o per essere il cantante dei Deathspell Omega. Forse alcuni lettori, quelli più ossessionati, conosceranno anche il progetto Grunt, ma quanti possono dire di aver ascoltato Nicole 12? Noto già meno mani alzate tra i nostri lettori storici, mentre chi ha usato il motore di ricerca per trovarci annuisce con rispetto, ridendo sotto i baffi.

Io quando ascolto Nicole 12 devo ridere… per non mettermi a piangere, perché se ci si fissa sul tema del progetto, si rischia di rimanere ustionati.

L’ho trovato per caso, mentre navigavo su discogs, e a dire il vero volevo parlare d’una cassetta contenente due registrazioni di due live in Giappone, terra dove il progetto ubica meglio le sue radici.

Ma dico le cover le avete viste? Ecco non fatelo se non siete da soli in una stanza, che il confine tra l’ascolto e il fraintendimento non fu mai così sottile.

Mentre ero per strada, sul lettore mp3 avevo giusto caricato Lolita Love, e prima che qualcuno lo chieda, sì l’ep in questione è colmo di registrazioni di pedofili che giustificano il proprio comportamento. Beh colmo, abbiamo un intro, un outro e qualcosa nel centro, che però viene coperto dai synth minimalisti, mai eccessivamente rumorosi. Mica questo è un progetto noise del resto, siamo in scuola power electronics.

C’è qualcosa di lercio sotto quei suoni industriali. Sono i lamenti d’una bambina che invoca la madre, mentre un pervertito la sevizia, più volte. Vuole quindi essere una dichiarazione perversa di Mikko nei confronti delle bambine? Che sotto sotto anche noi che l’ascoltiamo siamo dei pervertiti repressi?

Niente di tutto ciò, perché se lo scopo ultimo della musica estrema e shockare l’ascoltatore, Nicole 12 qui come in altre sue uscite colpisce l’ascoltatore dove fa più male, nelle sue perversioni. Solo perché le teen hanno diciotto anni, questo non ci rende meno perversi dei molestatori ritratti in questo EP.

Siamo tutti segaioli del resto, solo che stiamo attenti a decidere con cosa masturbarci.