ANTONACCI,BIAGIO – Uno dei maggiori tori da monta del porno pop moderno. Biagio si fa strada assaltando la casa di Ron: quando è in servizio come carabiniere scopre l’indirizzo del vip e si fa provinare. Il cantautore gay decide di presentarlo a Gaetano Curreri degli STADIO, che gli offre di aprire i concerti della band. Antonacci firma presto un contratto discografico e incide un paio di album discreti ma deludenti in termini di vendite.
Il terzo disco deve spaccare o addio. Liberatemi per fortuna sua raccoglie consensi e il nome di Biagio inizia a girare. E gira e gira fino a planare sulla copertina del suo quarto lavoro intitolato appunto Biagio Antonacci (1994).
I due singoli rappresentano un po’ il prima e il dopo nella storia dell’artista: Non è mai stato subito è un buon rock spinto in linea con Liberatemi (e accompagnato da un video che anni dopo spingerà Madonna al furto per il suo clip di Ray Of Light) ma Se io, se lei è l’apertura definitiva al talamo collettivo.
E poi non resta che prendere la via della grana: sposato con la figlia di Morandi, dalla quale ricava due figli, in uno splendido incesto stellare tra divi del pop, Biagione dalla metà degli anni 90 fino a oggi, fornica nella mente e pascola sul cuore di casalinghe e donne d’affari, guide turistiche e gattare.
Nel tempo, oltre a ridefinirsi autore romantico e in fissa con il quotidiano spiccio e la botanica anagrafica, diventa produttore dei suoi dischi e ne cura il marketing (sua l’idea molto redditizia di spezzare in due un album, Convivendo (2004) ma come autore, dopo il sibillino Il mucchio, l’analgesi panica di Mi fai stare bene e lo stupendo singolo Iris (tra le tue poesie) si fossilizza un po’.
Fa lo stesso disco dal 2001. Il porno pop è così: statico, prevedibile e costante, come una carezza epidermica in fase di preliminari.