BATTIATO,FRANCO (1971-1991) (strano) – Con l’etichetta avanguardista Bla Bla pubblica due dischi: Fetus (1972) e Pollution (1973) che non vendono una ceppa ma l’intento è proprio quello. Se possibile Franco prova a far di peggio ancora. Il pubblico degli anni 70 è ben disposto nei confronti di chi tenta nuovi linguaggi sonori ma lui usa l’arte come sodomia. Da questa sbornia di indigeribilità, Franco Battiato salta all’estremo opposto: l’incontro con il violinista Giusto Pio decreta la svolta popolare in tre dischi: L’era del cinghiale bianco (1979), Patriots (1980) e La voce del padrone (1981) sbranano le classifiche con un techno-rock dai testi indifendibili ma forti di motivetti degni della miglior crema new wave: Prospettiva Nievskij, Bandiera bianca, Cuccurucucù e Centro di gravità permanente, sono litanìe contagiose di un autentico rituale di iniziazione spirituale esteso alle discoteche.
Battiato non si ferma qui. Oltre a scalare le classifiche di suo, scrive hit di successo vendendo una forma di porno pop intellettualoide che lascia sudati e ammirati senza capirci unca.
Il divertimento finisce quando si fa crescere la barba. Poi incontra Sgalambro e che te lo dico a fare.