Il carrarmato dei Metallica tra chewingum, Svasco Rossi e il DDT!

Mi arriva un messaggio su facebook: i Metallica hanno suonato a Torino. Guardo dalla finestra alla ricerca del gran cazzo che me ne frega. Riesco a vedere solo il tetto d’una chiesa. A dire il vero neanche di quella me ne frega.Roberto e Karlo si lanciano da soli in una cover di Svasco Rossi. Il mondo è divenuto un posto peggiore. E pensare che prima c’erano solo i Metallica, ma i Metallica che fanno la cover di Svasco? Se dobbiamo estinguerci potevamo farlo l’altro ieri.

Chiamo il padre cavallo in preda al panico, con la voce balbettante. E lui mi dice: “è la cosa più hipster che potessero fare: omaggiare il più illustre sconosciuto del pop rock Italiano a livello mondiale. E probabilmente la prossima settimana, in Francia intoneranno Je Vient De Dire di Serge Gainsbourg e in Portogallo suoneranno un pezzo a caso dei Deolinda. La regola è fare quello che non ti aspetti. I Ghost tempo fa suonarono un pezzo di Svasco. James è innamorato dei Ghost. Forse è quello il collegamento? Non credo. E poi i Ghost sono svedesi, e in quanto tali ben più avvezzi al nostro pop. Gli americani che cazzo ne sanno di Bbbasco?”

“E anche la faccenda dell’incasso devoluto in beneficienza, con la foto a 34 denti e il bigliettone proteso verso dei poveri morti di fame negri è solo marketing. Chi vuol operare il bene del prossimo con una generosa donazione ha il pudore di non dirlo in giro. Alberto Sordi campò con la fama di tirchio e dopo morto venne fuori che faceva beneficienza costantemente”

“I Metallica sono l’ennesima incarnazione che da più di sessant’anni ci plagia l’anima di Italiani: sono l’evoluzione di quei militari con il viso da John Wayne che sbucavano dal carrarmato e ci tirano chewingum e spruzzavano il ddt.  Che poi fare un omaggio al pubblico metal italiano citando Vasco Rossi è un po’ come andare in un centro sociale di estrema destra e cantare Bella ciao!”

Lariso e Giacomo decidono di non suonare la suddetta cover, il secondo per tornare ad avere una dipendenza dall’alcol, il primo perché come ha detto un mese fa in un’intervista già fa cagare come batterista, non ha voglia pure di puzzare.

Parlare di cover poi è un esagerazione, si tratta d’uno stacchetto d’un pezzo che non cito perché non voglio si creda che io conosco pure i pezzi di quel suddetto elemento. Una cosa tipo perle ai porci, se magari quelle lanciate fossero state reali perle, ma altresì bocconi di merda; come quando capisci che i cereali nesquik non sono altro che merda di coniglio.

La cosa più assurda è sentire di Metallari con la M maiuscola che cantano in coro e omaggiano Svasco in quei brevi minuti di panico. Però quando senti in giro da fonti certe che un metallaro con la m minuscola (perché io non credo nel gender in base ai gusti musicali) si vergogna d’ascoltare i Dream Theater perché la fidanzata ha la cultura di vita ferma a San Remo, esci fuori sulla veranda al gelo con la tua ascia bipenne urlando ‘e cazzo, mentamelo sto ragnarok che non se ne può più’.

Gran parte degli incassi sono stati devoluti a un’associazione di clochard, perché dire barbone oggi è considerato razzista, ma se però chiami un leghista nazista ti portano in piazza sulle spalle con tanto di parata. E mentre chi non ha la casa riceve la dose di felicità in siringa quotidiana, i Smerdallica guadagnano tra insulti (pochi) e omaggi (tanti) i cinque minuti di gloria necessari per ricordare all’Italia che ‘oh, noi siamo quelli che non hanno scritto solo nofing els matteor’.

Ripenso a quella intervista in cui un cappello con la visiera dotato di essere umano con gli occhiali da sole disse ‘in Italia mi conoscono tutti, ma in America non mi conosce un cazzo di nessuno’ e invece a quanto pare il cazzo di metà della formazione (si diceva) metal più conosciuta dell’universo ti conosce abbastanza da fare uno spunto di cover per gli applausi facili, come chi condivide la bufala del giorno su facebook perché fa’ hardcore & radikult.

Come posso concludere? Non so neanche come ho iniziato. Va va, che vado a studiarmi io una cover ad hoc per i cappelli dotati d’umano con gli occhiali da sole.