Muore il compact-disc but metal!

La Sony cominciò l’avventura del compact-disc nel 1982 e la Sony conclude l’avventura del compact-disc nel 2018. A quanto pare, nonostante noi metallari, che parliamo solo di supporto fisico, di ordinare CD e di fare i bravi, il mercato discografico ci dice che è tempo di chiudere un’era. I vinili sono in ripresa e ancora se ne produrranno. Sappiamo bene di chi è il merito. Dei rockettari e dei metallari. Nel 2017 il vinile ha toccato il 14 per cento della vendita complessiva di supporti fisici; tenendo presente che i supporti fisici non si vendono praticamente più, il vinile è la maggioranza di quasi niente. E quindi è quasi tutto ciò che si vende fisicamente, nella musica. Ma lo streaming è il futuro e di questa cosa tutti prima o poi dovranno mettersi il culo in pace.

Ma noi metallari NO. A noi di come va il mondo non ce ne è mai fregato nulla. Siamo autarchici. Ci piace pensarla a modo nostro. Siamo i mormoni del mercato. Da noi i CD prosperano, i vinili rulleggiano e lo streaming è solo per le fichette e i poserz.

Prima o poi le fabbriche smetteranno di produrre anche metallari ma ai metallari questo non interessa. Sappiamo come se ne fanno. Lo spiega anche la Bibbia e continueremo a farne tra noi, alla buona.

Il metal è nato con i Black Sabbath nel 1969 e ha prosperato negli anni 80. Ha languito nei 90 ed è rinato nel 2000 (anno da record per le vendite di CD). Oggi non si sa più se è vivo o semplicemente imbalsamato e nessuno può comunicare con il mondo del metal. E il mondo del metal non vuole che si comunichi con esso. Per lui non c’è mai stato l’11 Settembre e tanto meno il nu metal. La morte dei suoi miti è vissuta come qualcosa di inaudito, inaccettabile e subito rimossa. Non sta bene parlare di Lemmy al passato. Non è buona norma far notare l’età complessiva degli Iron Maiden. I metallari sanno bene che il mondo continua a invecchiare e a cambiare ma questo non è un loro problema.

Quindi ci state dicendo che i compact-disc moriranno nel 2022? Bene, viva i compact-disc. Ne faremo da soli. Abbiamo quattro anni per imparare a forgiarli. Incideremo ancora i nostri canti e manterremo in vita i nostri impianti digitali come in uno scenario alla The Walking Dead. Per noi metallari l’apocalisse zombie è già cominciata da un pezzo. L’industria non ci fornisce più ciò di cui abbiamo bisogno e noi ce la facciamo per conto nostro. Così è e sempre sarà. Chi vuol morire muoia, il metal non ci pensa per niente!