AutoBlastinDog – Batracomiomachia

Stavo pensando come riportare in auge la categoria Top Gun Grind, perché se l’ è grind l’è meglio, no? Ho l’hard disk del computer che brulica di file impolverati, del resto. Vediamo cosa c’è di grindòso.

Svuoto l’mp3 e vi sposto una decina di giga di roba. Almeno un album lì in mezzo sarà utile alla causa.

Gli Anal Milk? Simpatici dai, ma sembrano la classica trollata pornogrind con i sample degli anime. Lo faccio pure io ma da molto prima e molto meglio.

Non voglio andare oltre la lettera A, che l’alfabeto è lungo e non mi hanno mai detto cosa succede dopo la C. Clicco gli AutoBlastinDog.

Ho pensato che se prendessimo quanto c’è di più buono e decente nella musica, lo mettessimo in un secchio di candeggina, lo lasciassimo in ammollo un mese e tre quarti, allo scadere dei quali poi inalassimo prima una profonda sniffata con la cannuccia sulla superficie per poi ingurgitarlo, forse e dico forse riusciremmo a capire cosa si prova a registrare un album come Batracomiomachia; anche solo a concepirne il titolo.

Cantano in italiano, non l’avrei mai detto. Ci sono dei veri testi, non sto scherzando, anche se io credo ripetano sempre la parola Pollo, ma con sfumature diverse, tipo più aggressivo lì e più in falsetto di là.

Sentite, avevo venti minuti da buttare sul treno, e l’album noise medio mi dura tre ore, a meno che non dovevo andare a Pescara, per dire. E io sono il tipo che non sa dire di no a un ascolto, a rischio di perdere la mia fermata, e per poco la mancassi per colpa loro.

Avete, ovviamente, tempo della vostra vita da gettare giù dalla finestra? Allora prima di schiantarvi contro il suolo approfittate di quella pausa tra la nascita e l’asfalto per ascoltare almeno una traccia di Batracomiomachia.