Le attrici porno italiane non sono mai state granché. Va bene, Moana e Cicciolina diventarono fenomeni di costume e persino politici. La prima ha finito per incarnare un mito tragico. Le altre con tutto l’affetto e il rispetto erano belle, tagliate per la parte, ottime scopatrici ma, le signore Milly D’Abbraccio, Eva Henger, Selen, Jessica Rizzo, ce le ricordiamo soprattutto perché hanno fatto parte del carrozzone felliniano costruito da Costanzo negli anni 90. Erano VIP, come la Cuccarini o Fabio Fazio. Animali esotici da sfoggiare in un salotto in cui le sole orge che si consumavano erano quelle dei luoghi comuni, gli insulti e dove i soli spettatori appagati erano magari i gay fissati con il facesitting.
Se dobbiamo limitarci a parlare di porno beh… tanto per dirne una: erano tutte doppiate, le nostre dive del ribaltabile. Vi pare poco? Negli anni 80 poteva pure starci e forse era la salvezza di tante starlette e starlettone, perché oggi più di ieri, le attrici italiane sono delle autentiche frane con i dialoghi e le esclamazioni durante gli amplessi. E se non lo sono è perché le doppiano ancora.
Le battute tipo “spaccami il culo” o “fammi venire” o “mi piace, ha sì, mi piace” vanno dette in modo convincente e nella maggior parte dei casi le nostre attrici non ce la fanno. Sembrano così timide. Le americane ormai hanno raggiunto livelli di virtuosismo interpretativo che sembra quasi il teatro Elizabettiano. Brandi Love, Eva Notty, Mandy Flores, Syren De Mer, Payton Hall, sono finte, si capisce che interpretano, ma ci dimentichiamo e finiamo per credere siano davvero turlupinate, ricattate, frustrate, umiliate e sottomesse.
Evitiamo poi di parlare delle attrici italiane amatoriali. Quelle sono anche peggiori. Eppure le nostre donne (quelle che gli arabi non ci hanno ancora portato via mascherati da straccioni) amano parlare durante i rapporti.
Di sicuro però la situazione è migliorata rispetto agli anni 90. Oggi per dirne una c’è la bravissima Valentina Nappi, plasticamente perfetta, convincente e persino tecnicista, ma nella maggior parte dei film recita in Inglese ed è su un set estero. E poi c’è la mia preferita in assoluto: Malena La Pugliese. La sola cosa buona venuta fuori dai reality della RAI dopo Morgan giurato. Vero nome Filomena Mastromarino, ha esordito ne L’isola dei famosi 12, si è candidata per il PD e poi ha iniziato la carriera porno con Rocco Siffredi, a cui ha raccontato della sua grande passione per il sesso, le donne e gli uomini. Il Grande Cazzo non si è lasciato scappare questa puta di razza (signora Malena, la mi permetta) e l’ha inchiavata dentro il suo harem di attori e attrici. L’ha invitata a Budapest e da lì non se ne è andata per due settimane, diventando Malena La Pugliese e avviando una carriera professionale davvero interessante.
Vi riporto alcuni dei commenti che ho raccolto in giro su di lei:
Che vacca! Non sarà una brava attrice ma si vede che ama prendere cazzi grossi! Troia! Puttana! Viva il duce! Viva Hitler
Dio merdaaaa!
Malena Perfetta!
Cerco fiche per scambio
Incapace, non farà strada
Come vedete Malena La Pugliese non lascia indifferenti gli onanisti italiani. Inutile dire che non sono d’accordo con i detrattori ma di sicuro lei ha la grande qualità di far discutere proprio grazie a questa sua apparente incapacità di raggiungere un piglio da vera professionista. Lei è un po’ naif, è sopra le righe e io le consiglio caldamente di rimanerci. Non sto dicendo che si diverta quando tromba ma esprime un senso di realizzazione. Ha un po’ la stessa espressione di mio padre quando infila cateteri ai vecchietti. Io l’ho visto. Sapete, no, quell’armonia tra mente e corpo di chi ha trovato l’impiego giusto per le sue inclinazioni sadico-geriatriche. Insomma se Malena La Pugliese lo farebbe anche aggratis da quanto si diverte a girare porno non riesco a crederlo possibile, so inoltre che in quei dieci minuti di filmato c’è tutto un contorno di nove ore sfiancanti di stop, prove, tentativi di eiaculazione, ricominci.
Io adoro che ammetta con candore di non sapere l’Inglese, per dire. E anche quando il partner è un nero furente americano, un francese o qualche slavo con la pancia piatta e l’alito di alio bio, lei parla lo stesso come magna. E dice quello che le gira per la testa, con grande sentimento. Esempio: anziché esclamare “ho il culo sfondato” oppure “mi rompi il culo”, lei appare sorpresa, incredula quasi mentre ammette più a se stessa che agli spettatori che “mi si sta aprendo tutto il culo!”, come se non le fosse mai successa una cosa del genere, quasi che la situazione le apparisse nuova e la stesse condividendo in collettiva in quel modo bofonchiante e tremulo.
Poi c’è il momento orgasmico in cui Malena urla. Ma urla con sentimento, in modo quasi greve, brutto, incontrollato. Il suo gemito cresce con l’intensità dei colpi che subisce e ci viene di pensarla che vola, vola, vola, piccolina, dolce come una Trilly infuocata, sempre più su con i decibel, sempre più in alto verso il muro del porno e oltreeee!