La riapertura di Sdangher è stata eccessiva per il mio fisico, al punto che ho passato la settimana precedente bloccato a letto con febbre e nausea. Mi sono beccato l’influenza.
Da qualche giorno finalmente la mia vita è tornata normale, beh quasi tutta la mia vita, tranne la mia libido.
Non so se dare colpa ai medicinali, poiché mi sono imbottito di antibiotici, o alla malattia stessa. Fatto sta che tra la settimana d’indisposizione e questi giorni di ripresa, il mio desiderio sessuale è al di sotto degli zoccoli; ancora c’è quel tanto che basta per evitare un tumore ai testicoli.
Mi sono accorto del picco al contrario specialmente quando ho iniziato a guardare le statistiche di uno dei siti a cui attingo per le mie visioni pruriginose. Video che non superano le duecento visite, anche dopo mesi che sono stati caricati. Mi sono sentito desolato, solo, un pervertito quasi.
Partiamo comunque dal presupposto che a me i film giapponesi censurati non danno molto fastidio, tranne se la censura è troppo aggressiva, tipo pixelloni che deturpano pure il viso della protagonista durante un oral fino a renderlo un quadro di Picasso nelle fasi finali della sua carriera. Ma no, se voglio mi ci masturbo comunque, quindi non date la colpa a questi delle mie mancate erezioni.
Ai tempi poi seguivo sopratutto un sito, ormai morto, in cui venivano esclusivamente caricati video non censurati e appartenenti al Giappone. Una manna dal cielo per un depravato come me.
Ora sfrutto più questo (di cui non comunico il link) che però condivide maggiormente i clip appartenenti alla suddetta categoria censurata, lasciando quella senza pixel ad aggiornamenti più sporadici.
Non possiamo neanche fargli una colpa, poiché la sezione depixellata appartiene all’Occidente, quindi bisogna ben sperare in case di produzioni americane dedite a comprare questi film per evitare di vedere un pene lavato con le acque di Fukushima.
Facciamo però un punto della metal situazione
Oggi, Sabato, giorno che concludo l’articolo, torno anche finalmente a vedere un concerto metal dopo mesi di latitanza. Dico mesi, perché gli ultimi sono stati i Taake a Bari e il Metal Circus a Foggia.
È un periodo nero per il mondo metallico pugliese: i concerti “metal” sono stati letteralmente centellinati negli ultimi mesi, creando quasi un buco nella scena. È successo qualcosa?
Si pensi al Breaking Sound che s’è preso un periodo sabbatico, annunciando tra le righe che gli introiti non erano poi così rosei, nonostante il sold out di pubblico. Il San Metallo è morto, forse per colpa mia? Ho alzato il tono l’ultima volta, ma non sono (ancora) un influencer metal capace. Il mio profilo instagram fa cagare e la ggente mi odia.
Qualcosa è morto in questo ultimo periodo e ne parlerò nel mio prossimo report live. Rimanete sintonizzati, che forse parleremo proprio della domenica che state passando a leggere i miei sproloqui.
E comunque l’unica speranza rimastami è il Frantic Fest. Tutto il resto mi sembra fuffa.