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Fusion Bomb – Bomba thrash che fa male!

Concrete Jungle è il disco dei Fusion Bomb, band thrashettona come poche, del 2018.

Vengono da Noertzange, Bettembourg (molto che ve ne frega, lo so) in Lussemburgo. Sapete dove si trova il Lussemburgo? Tra Belgio, Francia e Germania. Ora che siete informati possiamo concentrarci sulla musica. I Fusion Bomb sono in quattro, tre lussemburghesi e un maltese: Miguel Teixeira Sousa, chitarra e voce in questa band, ma anche ingegnere del suono e responsabile primo della registrazione di Concrete Jungle. L’album d’esordio dei Fusion Bomb è una bella robetta. Immaginatevi il thrash vecchia scuola di Exodus e Slayer, ma con parecchio groove alla Cowboys From Hell. Niente male, no?

Il problema delle thrash band revivals di questi ultimi dieci anni è la totale mancanza di pretese creative. Si limitano a rifare con devozione millimetrica gli stessi percorsi vinilici del 1983-1989. I Fusion Bomb oltre a mostrare una certa vena più “modernista”, hanno un tiro e un impatto fuori dalla media.

La title-track è un mid-tempo da scapoccio automobilistico e You’re The Cancer To This World, è un inno punk and roll compresso con cui liberare le arterie coronariche e i cattivi pensieri nei confronti di qualcuno che non sopportiamo. Magari loro parlando del solito presidente Donnie Trump, ma il bello di certe hate song è di poter trasporre il rancore dal soggetto ufficiale designato dalla band, a chiunque non vada a genio all’ascoltatore.

Peccato che anche i Fusion Bomb si cimentino nella solita pantomima cosplay sul saturnale trueismo contro, ma ormai ce ne siamo fatti una ragione. C’è di buono che almeno qui i pezzi sono davvero trascinanti, al di là della nostalgia e la retorica sulla bay area in 33 giri e le toppe dei Motorhead e Raven sul cuore.