legion of the damned
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Legion Of The Damned – Un disco thrash con tutti i crismi!

Slaves of the Shadow Realm è il nuovo album dei Legion of the Damned, uscito nel 2019.

Sul settimo album degli olandesi Legion of the Damned, che esce a cinque anni di distanza dal precedente lavoro, girano commenti e opinioni alquanto discordanti, sul web, e spesso non positivi: “non ci sono gli echi tribali dei Neurosis (preferibilmente pronunciato con la erre moscia) né l’immediatezza dei primi Korn o l’aura intellettuale dei Tool”.

Ci credo cazzo! Questo è semplice e fottuto trash metal, è il disco che gli Slayer non sono piu capaci di fare.
Complice una produzione semplicemente mostruosa di Andy Classen, dove addirittura possiamo ascoltare nitidamente anche le linee di basso di Harold Gielen (cosa non propriamente scontata) i Legion of the Damned tirano fuori il coniglio dal cilindro creando un disco massicccio che lascia senza fiato dall’inizio alla fine.

Si parte alla grande con The Widow’s Breed e sembra di tornare negli anni oro del thrash, ritmo svuotamidolla con voce stridula di Maurice Swinkels che porta alla mente Flegias dei Necrodeath o il miglior Milli Petrozza.
Brani veloci e potenti che non lasciano uno spiraglio per la fuga: Twan van Geel macina riff a testa bassa e il batterista sembra avere 4 braccia. Grosse braccia.

Charnel Confession è un altro gran pezzo, ma la stratosfera si raggiunge con Slaves Of The Southern Cross e il suo break centrale rallentato che sa tanto di Angel of Death.

Lo so, questi tulipani non inventano nulla, ma resta difficile trovare nel metallo contemporaneo qualcuno che sappia fare un tipo di thrash metal old school a certi livelli.

Chi apprezzerà i Legion of the Damned sappia che sono gia confermati nei bill dei maggiori festival europei (Italia esclusa naturalmente…).
Qualcuno li considererà ripetitivi, io li chiamo coerenti… o forse è meglio ascoltare il disco grunge dei Motley Crue?
Disco da spararsi al volume più alto possibile!