The Mastery è un album degli Accu§er, uscito nel 2018.
Santi numi e roboanti marmitte, ho trovato un disco che potrebbe far felici molti di voi, cari centauri & metalloni vari!
Stavamo quasi per dimenticarci questo piccolo capolavoro di violenza uscito nel 2018, complice il periodo di restyling di Sdangher, che ci ha reso degli equini ancor più performanti ed irriverenti!
Parlo di The Mastery degli Accu§er, gruppo tedesco, ma con suoni piuttosto americani, tanto che già al primo ascolto sanno di qualcosa di diverso dal solito panorama di simil-Sodom provenienti dalla Germania.
Appena finiti nell’impianto, al volume che meritano, mi hanno davvero fatto sgasare in maniera ignorante, terrorizzando il paesello, per l’estrema felicità.
Io di questi Accu§er avevo sentito parlare secoli fa, ma non ne conoscevo le nobili gesta, quindi mi sono avvicinato al loro recente lavoro temendo il solito gruppo rianimato per far qualcosa “da giovani” (sono in giro dall’86 e in diverse formazioni).
Mi sbagliavo, oh quanto mi sbagliavo!
Già da Mission: Missile, primo pezzo dell’album, si capisce che questi stagionati teutonici sono dei sani dispensatori di un bel thrash moderno e deciso, con influenze tra le più varie, che vanno dal Metal classico a episodi di una ferocia livello Pantera.
Il loro comparto ritmico è degno dei dischi più violenti dei Machine Head e alla batteria herr Olli Fechner picchia come un fabbro su di un cancello ma con la cadenza di un mitra in doppia cassa, senza mai risultare noioso.
Gli fa eco un lavoro di basso all’altezza, preciso e certosino, del bravissimo Frank Kimpel. Una vera macchina da guerra che lascia senza fiato e produce nell’ascoltatore reazioni tipo orgasmi multipli sulla sedia elettrica e salivazione degna della peperonata di mia madre.
In My Skin i cambi di tempo si sprecano, soprattutto nella seconda metà del brano, facendo della canzone una di quelle che mi hanno colpito di più per la varietà.
Subito dopo ecco Catacombs, un’altra perla rara che ci mostra meglio il valore dei chitarristi: Uwe Schmidt strizza la sua solista e ne tira fuori qualcosa di perfettamente adatto a tanto massacro sonoro, seppur restando sempre in linea con un suono più metal che thrash.
Frank Thoms, chitarrista ritmico e cantante, è il complice perfetto che lo supporta con riff pesanti come i cazzotti di un pugile inferocito. Anche sul cantato non posso che fare tanto di cappello al signor Thoms: regge il livello con un vocione potente che ben si adatta al contesto.
Dalla prima all’ultima traccia, la splendida title track (ascoltare con attenzione perché davvero raffinata), gli Accu§er reggono un ritmo che definire massacrante è un eufemismo, sperimentando continuamente e permettendosi rifiniture originali ovunque, senza mai appesantire il prodotto.
The Mastery è un disco splendido, che si impone subito e permette con il riascolto di apprezzarne le particolari doti, derivanti dalla capacità compositiva di musicisti maturi degni della “padronanza” che il titolo promette.
Gli Accu§er hanno conservato la passione e l’ispirazione e ce la servono su un piatto di metallo incandescente, impacchettando il tutto con una copertina che più di ferro non ce n’è!
Date retta gente, se vi piace il metal questo è un signor disco, che vi farà finire il contagiri in zona rossa mentre il motore pompa al massimo!