Jim Carrey vs LA MUSSOLINI, quella che è nipote del duce.
O meglio, nipote di uno che si chiamava Benito, il quale nel tempo libero faceva il duce.
Insomma, la Mussolini non ha capito che Jim Carrey non ce l’aveva con suo nonno. Non con il padre di suo padre. Lui ha fatto quella vignetta contro il Fascismo, ogni forma di fascismo, in riferimento a quello ben ostentato dal Presidente Donald Trump.
Simbolo del fascismo e di come, prima o poi ogni forma di dittatura finisce (o quasi), è la morte di Mussolini e la sua Mistress (adoro l’Inglese più de “l’amante” italiano usato dai giornalisti) Petacci.
In fondo Jim Carrey non ha fatto che riferire un evento storico accertato. Gli italiani dopo averlo amato ed essersi lasciati guidare da lui hanno finito per pentirsene e una volta che gli è stato possibile mettere le mani sul loro duce, l’hanno ridotto in quello stato. Punto.
Questo porta il fascismo?
Questo porta ridurre alla fame il popolo, più per esteso.
Se Mussolini avesse conquistato terre in abbondanza e condotto la sua gente verso il benessere, agli italiani fregava un cazzo se la cosa si fosse chiamata fascio o nazi o comunismo.
Il vero problema di queste ideologie applicate all’umano è che hanno finito per ridurre le persone alla povertà più nera e oltretutto al silenzio nella fame.
Nessuno avrebbe avuto da ridire sull’Olocausto se fosse stato utile a donare ricchezza e prosperità ai popoli del nonno di Alessandra e quelli di Adolfo.
La Mussolini in realtà sa bene che Jim Carrey non voleva offendere la nipotina affettuosa di cotanto nonno. Non c’era nulla di personale. Probabilmente nemmeno pensava esistessero ancora dei parenti di Mussolini. Pensava che gli Italiani avessero impiccato anche figli e nipoti e cugini e persino i camerieri. E invece eccoti una EUROPARLAMENTARE di nome Mussolini che gli dice BASTARD!
Solo in Italia diamo la possibilità alla nipote di un dittatore che è stato praticamente rimosso dal tessuto sociale a sangue, di esistere, concorrere, manifestare rispetto per lui e le sue idee, negare gli errori conclamati e addirittura difenderlo indignata a colpi di vaffanculo e di risse in TV.
Ma questo perché l’Italia è un paese straordinario dove la democrazia è veramente applicata e tutti possono dire e sostenere quel cazzo che pensano. Se vietassimo ad Alessandra di manifestare l’amore per il nonno (che noi tutti chiamiamo duce e invece è solo un nonno come un altro, per lei) saremmo noi i fassisti.
Forse dovremmo ricordare ad Alessandra che se ci fosse LUI, lei non starebbe in giro a dare del bastardo a Jim Carrey e nessun altro. Perché il nonno dolce e bonario che lei non ha mai conosciuto, non avrebbe mai tollerato una nipote tanto aggressiva e intraprendente. Mi pare di sentirlo: “Le donne fassiste devono stare in casa a far le fazzende, lustrare il pene degli uomini che tornano dalla batalia e dare figli all’Italiana patria. Altro che buttarsi in politica e urlare dentro un tubo.
Ma è inutile dire questo. Come è inutile ricordare ad Alessandra che è sempre pericoloso scendere in guerra nella terra dei social. Dopo la sua uscita il mondo l’ha praticamente coperta di memes, merda e marmellate di commenti negativi.
Ma a lei questo sta anche bene. Perché in fondo è sempre un modo come un altro per esserci.
E Jim Carrey lo sa. Per questo non le risponde. Così torna a non esistere come poco prima di quella vignetta.
La cosa che mi ha sconvolto di tutto questo è l’aver scoperto che Jim Carrey è canadese.