La quarta puntata di GoT ottava stagione ci riserva parecchie sorprese, giusto per smentire quanti pensavano che la battaglia contro i morti servitori del Night King avesse posto la parola fine al gioco dei troni.
Prevalentemente incentrato sulla politica, questo quarto episodio inizia con il dovuto brio, con il funerale delle vittime dell’assedio di Grande Inverno, che ci fa rivedere per un’ultima volta i visi dei personaggi amati caduti per mano dell’armata degli Estranei.
Tra l’altro, scoprirete che Spettro ce l’ha fatta anche questa volta e, benché bruciacchiato e senza un orecchio, si riconferma come immune alla morte da GoT, che affligge un po’ tutti di questi tempi!
Ancora non abbiamo finito di nitrire di dolore per le pire fumanti che ecco la festa per la vittoria, gente che tromba, gente che beve, tutto bene ma…
Un sacco di complimenti per Jon e troppo pochi per Daenerys portano la nostra biondo-crinita reginetta dei draghi a pensare un sacco. Acclamano Snow come re e non lei (che sa di non essere la legittima erede al trono da poco più di un giorno)?
Tutti si ubriacano felici e lei si ritrova da sola, come la compagna delle superiori con l’apparecchio ed il nasone, alle feste.
Male. Molto male.
E qui abbiamo il primo segnale a mio avviso interessante: l’occhio della bella regina assume una espressione tipicamente Targaryen (il suo allegro babbo, vi ricordo, faceva bruciare vivi i propri sudditi e cortigiani per paranoie assurde e divenne noto come “Re Folle” perché si godeva i roghi e le esecuzioni più efferate con aria demenzialmente felice) e lei vede aria di complotto.
Il dubbio che la nostra beniamina stia uscendo di brocca non attanaglia solo il sottoscritto, pare. Altri occhi notano che la situazione è preoccupante, occhi abituati a vedere ogni piccola cosa. Ora non spoilero sennò mi lanciate i sassi in piazza e mi ammaccate la carrozzeria, ok, mi trattengo.
Nel frattempo, Lord Brienne di Tarth (il donnone biondo interpretato da Gwendoline Christie, che mena come un orso e arrossisce come una scolaretta alle battute sul sesso) si scola l’inverosimile e finisce per essere sedotta. Da chi? Dai, sforzatevi che lo sapete già, su. Non ho detto niente, mettete via quei sassi.
Ed eccoci a Gendry Baratheon, interpretato da Joe Dampsie, famoso in quanto figlio illegittimo dell’ex Re del Trono di Spade (e quindi papabile erede al trono a sua volta). Daenerys sa chi è, lo potrebbe far scannare in segreto per eliminare un rivale al trono, ma invece gli dona un titolo e se lo tiene buono che non si sa mai.
Ahi! Ma dai che era uno spoilerino piccolo. Non vi dico mica cosa Arya, che con lui aveva recentemente giaciuto, risponde alla sua proposta romantica, così vi tocca guardare la quarta puntata apposta per saperlo, ecco!
Ma eccoci alla parte più avvincente dell’episodio, i nostri eroi si decidono a partire per il Sud, onde prendere il Trono di Spade in nome della (non) legittima erede Daenerys, la quale ha intanto chiarito con Jon che comanda lei. Già che c’era lo incastra, chiedendogli di non dire in giro del suo sangue Targaryen (cosa che lui, puntualmente, non fa, rivelando il segreto che tale non è ad Arya, Sansa e Bran tipo cinque minuti dopo).
Ecco, adesso mi odierete, se non volete gli spoiler andate al bar e bevetevi qualcosa, o fate conto che ci sia la pubblicità e passate al prossimo articolo con disinvoltura, nessuno ve ne vorrà.
Si perché non posso non dirvi perché l’assedio che i nostri eroi porteranno a Approdo del Re si rivelerà più duro del previsto, benché ci siano i due draghi superstiti a fiancheggiare la flotta in avvicinamento.
Sono certo che molti di voi hanno sottovalutato la capacità di inventare infingarde maniere di sconfiggere gli avversari che Cersei e alleati (quel simpaticone di Euron Greyjoy a cui ha promesso matrimonio ed eredi a vittoria otenuta, per primo) potevano escogitare.
Ebbene, la più gnocca milf malvagia della serie (la incarna sullo schermo la splendida Lena Headey) che, pur non avendo altri marmocchi viziati e stronzetti da mettere sul trono ha deciso di non mollare l’osso e regna altezzosa, sa decisamente a chi concedere i propri favori.
Sarà infatti proprio Euron, con la sua flotta di uomini delle Isole di Ferro, a mostrare una grande invenzione a tutti noi: la contraerea. Non solo, dopo aver infilzato uno dei draghi abbattendolo (direi Rhaegal, visto che in sella all’altro c’è Daenerys e quindi dovrebbe trattarsi di Drogon, da lei cavalcato abitualmente) con le stesse armi (enormi baliste, in grado di lanciare dardi delle dimensioni di un albero) fa a pezzi la flotta.
Per fortuna l’esercito non è tutto a bordo e la guerra non finisce qui. Daenerys decide di intimare la resa a Cersei & friends, sia per prendere tempo che per salvare la vita degli abitanti di Approdo de Re e zone limitrofe, ammassati nella città per ripararsi dall’assedio su invito di Cersei (che vuole ovviamente avvalersene in forma di scudi umani).
Eccoci al colpo di scena.
Pronti? –spoiler-spoiler-spoiler-
Missandei, interpretata da Nathalie Emmanuel, la bella ex schiava Naathi liberata da Daenerys e ora compagna del leader degli Immacolati, Topo Grigio (che nome cretino, dio che nome cretino, non smetterò mai di dirlo) è stata fatta prigioniera e viene tenuta incatenata a pochi metri da Cersei durante le trattative.
Come risposta alla richiesta della propria resa, la malvagia di casa Lannister dà un ordine alla Montagna, sua guardia del corpo personale, che decapita la giovane davanti agli occhi di tutti.
Ok, calmatevi, ve lo avevo detto.
Ci siete rimasti male? Pensate a Tyrion il Folletto, povero diavolo, che aveva appena finito di fare tutto il suo bel discorsetto per cercare di risolvere la situazione in maniera pacifica con la resa della cattivissima sorella!
Dai, per non lasciarvi in lacrime e imprecazioni vi anticipo una notizia che farà piacere a molti di voi: sono stati annunciati diversi spin off della serie (chi lo avrebbe mai detto?) si parla addirittura di cinque!
Uno, pare, sarà tratto dal romanzo Fire and Blood. Sembra che la HBO sia dell’idea di impegnarsi seriamente con una super produzione per il nuovo progetto, la cui realizzazione potrebbe partire a breve.
A presto (e grazie per non avermi lapidato, è stato carino da parte vostra).