Chandler records
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I Geni del ritardo mentale e la Chandler Records

Un grande disse che alcuni di noi non sanno di sapere. E quando Padre Cavallo mi contattò dalla Padre Cavallo Caverna per parlarmi d’una certa persona, con la sua label Chandler Records, una lampadina nella mia mente si fulminò.

Poi dopo aver parlato col soggetto in questione mi son detto: “aaaah, ora ricordo”, perché nell’infinita ricerca di sonorità anomale nel mondo di bandcamp, qualcosa ti rimane impressa. Una recensione può dire mille cose, ma sarà sempre un’opinione mia, che si potrà condividere o meno. Allora, visto il successo della precedente intervista fatta a Ho Gravi Malattie, perché non tenare un nuovo botta e risposta?

1-Direi di iniziare con le presentazioni al nostro pubblico. Chi sei, chi non sei e perché hai una “etichetta musicale”?

Marco Grosso, classe 1970, giornalista pubblicista, appassionato di esoterismo, ex collezionista di dischi (ora fieramente in fase di dismissione) maniaco delle penne a sfera e delle carte da gioco (una collezione di tutto rispetto), accanito lettore e a tempo perso musicista. Aspramente polemico ma riservatissimo, sono tendenzialmente misantropo e non amo molto le derive attuali della società, fatta dal 80% di cialtroni decerebrati e ritardati. Per il restante 20% mi auguro di poterli incontrare o averci a che fare. Una missione difficilissima ma non impossibile.

2-Abbiamo già discusso in privata sede delle tue passioni per l’esoterismo attraverso la musica e delle tue auto-produzioni letterarie. Puoi spiegarci in cosa consiste, cosa pratichi e cosa offri al pubblico?

Dal 1985 mi occupo di esoterismo a tempo pieno, in seguito a esperienze paranormali che mi accaddero e di cui preferisco non parlare, che mi portarono a studiare e praticare molto, in tanti settori esoterici. Ebbi la fortuna di incontrare tra i maggiori esoteristi italiani e con alcuni di loro di accedere a conoscenze e pratiche molto importanti. Dopo 35 anni di immersione e pratica mi ritengo e mi riterrò sempre uno “studente esoterico”, curioso e mai arrivato a una verità assoluta. Diffidate da santoni, maghi e illuminati, perché questi vi vorranno solo spillare dei soldi o accrescere il loro ego attraverso le vostre lodi.

Ho creato la collana di auto produzioni di Mysterya, manualetti sintetici e divulgativi, sia monotematici che più generici, per avvicinare i neofiti e gli appassionati all’esoterismo. Si trovano in vendita in molte librerie, online le trovate da Macrolibrarsi e il Giardino Dei Libri.

A livello musicale ho fuso l’esoterismo con i suoni attraverso OUROBOROS, progetto musicale dark ambient. Dal 2003 a oggi ho pubblicato con esso molti cd, cdr, tapes ed anche un 7″ in vinile. Inoltre, allegati a vari libretti di Mysterya, ci sono cd appositi con suoni subliminali, onde particolari, inseriti in composizioni ambientali. Suono e parole sono alla base di molte pratiche esoteriche.

3-Ho visto la Chandler Records ha numerose pubblicazioni, ma la più vecchia risale al 2018. Sono tutte oppure molte sono state omesse dalla pubblicazione digitale?

Molte sono state omesse, come per esempio Ouroboros o Permafrost (glacial dark ambient), ma la cronologia parte dal 2003 a oggi, quindi quello che vedi è il lavoro musicale di 16 anni. Il 2018 è solo la data di caricamento dei dischi, già su Invisible Eye e Neve Micro, due ex label sempre create da me in passato.

Permafrost non c’è perché progetto non attivo, Ouroboros non c’è perché mi scoccia farmi piratare i dischi gratis da Bandcamp, chi vuole quelle registrazioni me le deve chiedere fisicamente, a un prezzo decisamente onesto ed economico.

4-Chandler Records: Black Box Pack è un edizione che m’interessa molto. Una chiavetta usb da 16 giga per 96 album più tre bonus, al modico prezzo di… lascio agli utenti scoprirlo. Mossa azzardata o roba per veri appassionati?

Il cd non si vende, il vinile costa troppo produrlo, le cassette ok, ma troppo di nicchia, il download e lo streaming non portano un centesimo al sottoscritto, quindi l’idea di una chiavetta usb, con una scatolina packaging “DIY” mi sembrava un’iniziativa perlomeno inconsueta. Purtroppo a oggi non ne ho venduta nemmeno una, peccato, perché l’idea secondo me è caruccia. Fatevi avanti, allungando il braccino da T Rex per una volta.

5-È una delle nostre domande standard per ogni intervistato: cassetta, vinile o CD? Non parlo di produzioni, ma di mero piacere personale. Quale preferisci e perché. Sii obiettivo.

VINILE, su tutto… ne posseggo moltissimi, qualche migliaio; la cassetta mi piace da fare e vendere, ma non per me da ascoltare, il CD ormai mi pare inutile, ne avevo tantissimi, ma mi sono accorto che restavano a fare polvere nelle librerie, così me li sto rivendendo tutti, senza alcun rimpianto. Adoro il vinile per il suono ruvido, verace, anche imperfetto, ma caldo, intenso e piacevole anche a livello “rituale”… Lato A, finisce, giri al lato B, maneggi la cover, leggi i testi, magari sorseggi qualcosa, osservi il disco nero girare, resti ipnotizzato dal disegno nel centro, è meraviglioso, è un vero e proprio rituale esoterico forse.

6-Altra domanda standard, poi smetto. Un mio amico una volta fece sesso col suo divano. Consigli? Commenti? Una marca di lubrificante che mi proponi?

Ricoprire il divano con una metallina stile migranti, dal lato oro, riutilizzare successivamente il lato argentato, ripulire con una spugnetta e voilà, salvo il coito e il divano. Asciugamano e bottiglia d’acqua a portata, polsini e fascetta da tennis anti fatica… olio di palma rigorosamente scaduto e tossico come lubrificante.

7-Si dice il peccato, ma non il peccatore. Con la tua label vieni da una scena estranea a quella solita metal che trattiamo. Ti diamo libero sfogo, a tua discrezione, su qualsiasi avvenimento del sottobosco oscuro e rumoroso che vuoi condividere. Stupiscici.

Il sottobosco oscuro che ho bazzicato mio malgrado, al 80% è una vera merda. Spessissimo c’è musica di merda fatta da gente di merda, umanamente miserabile, egocentrica, invidiosa, fallita ma convinta di essere un dio. Pubblico all’ 80% merdoso, incompetente, soggetto alle mode, che usa parole come “attitudine”, “fascinazione”, “estetica”, per indicare di non capirci un cazzo ma darsi un tono. Presenzialisti solo agli eventi e ai concerti “che ci devo essere per forza”, per postare le fotine di concerti e dischi che non ascolteranno mai. Una scena miserabile, dove anche le etichette spesso sono pessime, dove i dischi le band se li regalano e li scambiano, ma non ne vendono….tutta fuffa, fuffa estrema.

Salvo il 20%, fatto di persone ottime, il resto per me può fallire anche tra 5 minuti.

Aneddoti da raccontare tante, ma uno mi è rimasto impresso: un mio amico prese un demo di Atrax Morgue o Maurizio Bianchi, non ricordo, fece una cover lui e inventò un nome di fantasia, per farlo recensire e ascoltare da musicisti e recensori “esperti e famosi”. Tutti stroncarono la cassetta, accusandolo di essere scarso, salvo poi restare di merda quando svelò che il demo era uno di quei capolavori osannati da decenni. La cosa bella è che questi si incazzarono non perché fecero la figura miserabile di essere incompetenti, ma perché non fu detto prima dell’inganno. Roba da ritardati mentali.

8-Hai prossime uscite in cantiere o pensi sia arrivato il momento di gettare la spugna percé tanto la gente ascolta tutto su spotify?

Le mie uscite oggi sono poche, credo che rallenterò ulteriormente, perché nessuno compra un cazzo. Le mie vendite oscillano tra le 5 e le 10 copie a cdr o cassetta, praticamente zero. Ho gettato la spugna per due anni, poi sono tornato, ma tanto la mia presenza è inutile, sono perfettamente conscio che la mia produzione è di ultra nicchia… finché mi andrà e avrò voglia di fare qualcosa è per me e per i 10 amici che apprezzano, quando avrò di meglio da fare mollerò tutto senza alcun rimpianto.  Tanto la gente ascolta Spotify, e sinceramente dare la mia musica gratis mi fa incazzare, è frutto del mio impegno, e anche se chiedo 1 euro, è legittimo averlo. Se no amen, ci sono 100000000000000 artisti su bandcamp che pubblicano gratis ambient fatto con la sgassata del motorino, che affollano le bacheche inutili dei gruppi tematici su Facebook, che si ascoltino quella merda lì.

9-C’è qualcuno in particolare che vuoi salutare, così magari in un lapsus d’egocentrismo cerca il suo nome su google e finisce per trovare questa intervista?

Saluto tutte quelle persone con le quali ci sentiamo e c’è stima reciproca (voi sapete chi siete, indubbiamente), e mando affanculo quei geni, che quotidianamente mi contattano proponendomi la loro merda, cercando di leccarmi il culo in mille modi, elogiando l’etichetta, riempiendomi di complimenti, per poi sparire un secondo dopo che gentilmente rifiuto di produrre la loro “arte”. Geni del ritardo mentale.