il primordio

Il primordio e l’ultimordio – Meno 8 estenuanti mesi alla meteora

Il primordio è il numero 392 di Dylan Dog, scritto da Paola Barbato e Roberto Recchioni. Disegnato da Paolo Martinello.

Basta! Non ne posso più di questa storia!
Dylan Dog a proposito de Il Primordio, pag. 67 – Seconda vignetta a destra.

Quando Dylan esclama di non poterne più è forse la prima volta, dal numero 101, in cui riconosco una sintonia con l’Indagatore dell’incubo. A dire il vero, nell’edicola in cui mi servo di solito, ben fornita e molto frequentata, non è arrivato mai. Si tratta di un punto vendita molto frequentato e sempre pieno di novità. Mi fidavo così tanto della precisione con cui venivano consegnate le cose che ho escluso fosse uscito ovunque tranne lì. Ho atteso. Poi due giorni fa ho inviato un messaggio al mio amico Andrea K. Lanza e lui mi ha detto che Il primordio era fuori da tempo!

Cosa strana: da due settimane che lui ha iniziato a leggerlo, è fermo a pagina 32. “Non mi era mai successo prima”.

Uhm…

“Non sembra neanche una storia di Dylan Dog” ha aggiunto. “Pare più un Martin Mystere”.

Chi ha firmato l’albo?

“La Barbato”

A me la Barbato piace. La trovo perfetta per Dylan Dog della Bonelli. Cambia tutto e rimette ogni cosa a posto quando ha finito di giocare. Se non altro però ha il coraggio di giocare davvero con l’Indagatore.

Insomma, ho comprato Il Primordio in un’altra edicola e l’ho letto stamani in una quarantina di minuto. Ho sofferto ma non mi sono incagliato da nessuna parte.

Ho solo avuto una gran nausea. Non per la qualità della storia. Non è meglio o peggio di tante altre cose scritte dalla Barbato. Io mi riferisco a come è disegnata.

No. Ancora non ci capiamo. Non è che Martinello abbia fatto un pessimo lavoro (anche se in questo albo ci sono un paio di Dylan Dog tra i più brutti della storia: sembra un misto tra Steno, Perisic dell’Inter e Bem il mostro umano).

Io mi riferisco proprio al tipo di disegni. Fanno venire il mal di mare. Sembrano una versione ubriaca delle incisioni di Escher.

E devono essere così perché la storia lo esige. Solo che in un albo della Bonelli, certi virtuosismi finiscono per essere come scene epiche alla Ben Hur in un vagone della metro.

Dylan ha per le mani un oggetto mistico (così viene definito) che se mosso in un certo modo produce stravolgimenti geometrici.

C’è Lovecraft a palla, ovviamente, e ci sono gli Antichi. Non potete dire che sia uno spoiler, cazzo.

E per la prima volta non è la solita storia di merdina con intorno la cornice della meteora. Anche se lo è (vi dicevo della Barbato, no?)

Oh, ragazzi… Insomma, la storia di ‘sta cazzo di Meteora… Possibile che non si potesse fare qualcosa di meno scontato di un sasso dello spazio che si schianta sulla terra e genera il caos? Continuo a pensarci e mi dico che è uno spunto così sciapo, democristiano. Poteva andar peggio e magari risolvevano tutto a tarallucci ed epidemia zombie (e presto per cantare vittoria ma spero che gli sceneggiatoni non cadano così in basso) e invece hanno optato per l’ecatombe sci-fi.

Sci-fi. Continuo a ribadire un concetto molto semplice: Dylan Dog è HORROR, TERROR, INCUBO. Non è facile spaventare i lettori ma almeno bisognerebbe provarci. Tutta sta solfa dell’anarchia e i Grandi Antichi, i presagi e i prescelti, i bagordi e i primordi semplicemente NON fa paura.

E John Ghost dei cinque stelle e la Regina d’Inghilterra (in una versione alla Chtulhu che sa tanto di giochino meme da social) messi insieme non sono il pollice di un Mana Cerace.

I (tra)misti dell’ombra è la terza volta che si in(tra)vedono. Chiacchierano un po’ e dopo lui fa qualcosa di sessuale con i tentacoli di lei. Sempre. Mamma mia, che audacia. Come se non fossimo stati stuprati mentalmente da trent’anni di hentai, anche qui in Italia.

Comunque dicevo: anche Il Primordio è una storia autoconclusiva, per quanto ci sia scritto “continua” alla fine. Perché alla Bonelli funziona così. Sono loro i Grandi Antichi.

Il gingillo a forma di plug-in anale venuto dall’antica Australia non avrà più nessuna utilità a partire dal prossimo episodio e la fratellanza di archetipi che piombano nella casa e la vita di Dylan Dog svaniscono poco prima dell’ultima tavola.

Il solo elemento che dura è la minaccia, Ghost e la Regina totano.

Persino gli Antichi ci hanno messo un albo a fare le valigie. Mai visti prima e mai più li vedremo (aka pulire e lasciare tutto come trovato prima di uscire).

Caos Calmo.