Demons è il quinto disco dei Savage Messiah pubblicato dalla Century Media Records.
L’altra sera, mentre fuori dal mio antro/officina/garage la pioggia cadeva a catinelle, ho deciso di buttare su un disco che aspettavo da un po’: il nuovo lavoro dei Savage Messiah. Lasciati da parte arnesi e motori per un attimo, mi sono lasciato catturare dalle affascinanti otto tracce presenti in questo Demons.
Questi ragazzi, reduci da un recente cambio di line-up che ha visto fuori della band chitarrista e batterista della precedente formazione in favore di David Hruska alla chitarra e Charly Carretòn alla batteria, hanno all’attivo altri quattro album piuttosto interessanti. Il loro genere è un thrash con aperture melodiche molto particolare.
Lasciatemi dire che già dal primo pezzo intitolato Virtue Signal, emerge un lavoro attento e ponderato, che riesce ad amalgamare il sound potente della band alla voce pulita di Dave Silver creando un mix originale ed affascinante.
Nel proseguire dell’album, momenti di ampio respiro vengono proposti accanto a passaggi decisamente heavy metal che arrivano a sconfinare nel thrash, regalandoci alcune canzoni veramente interessanti (dalla potentissima Under No Illusion al delicato crescendo di What Dreams May Come).
Ruvida ma elegante anche Heretic in a Modern World, che dà la misura delle capacità non comuni di questi ragazzi londinesi e si attesta come mio brano preferito dell’intero lavoro.
Quando poi i Savage Messiah vogliono picchiare duro sanno farlo bene e con classe, ve lo assicuro. Lo dimostrano anche con The Bitter Truth, che contiene uno dei più piacevoli assoli di chitarra presenti nel disco (di questa canzone ho anche trovato un videoclip in rete, con spezzoni di filmati di guerra e immagini della band che si mescolano sullo schermo).
C’è anche una cover della bellissima Parachute, del cantante country Chris Stapleton, ovviamente rivista in una versione più rockettara e pompata dell’originale, ma ugualmente evocativa e piacevole. Una scelta certamente originale per una metal band, ma devo dire ben riuscita.
I Savage Messiah convincono meno alle prese con i pezzi più lenti, come The Lights Are Going Out, che mi pare sia poco incisiva e non sufficientemente graffiante e rappresenta. A mio avviso si tratta della canzone meno riuscita dell’album; scade nella ripetitività e rischia di annoiare.
Nonostante una copertina abbastanza anonima e sebbene non tutte le canzoni siano ugualmente notevoli. Per esempio la conclusiva Steal The Faith In Me, questo Demons si ricava senza sforzo la sua posizione nel novero degli album onesti e ben suonati del 2019, dimostrando come la band si sia evoluta nel tempo in maniera costante.
I nuovi membri del gruppo sono bravi e capaci, il materiale riuscirà certamente a trovare posto nel cuore di molti di voi, sia che siate fan del metal più moderno che se (come il sottoscritto) preferite l’heavy classico ed il thrash.
Questi ragazzi sono da tenere d’occhio, sono sulla strada giusta per diventare delle vere stelle del firmamento del metallo e ne hanno certamente le capacità!