In questo articolo si parla dei Batushka e dei… Batushka.
Siate me in un freddo pomeriggio… di Maggio. Vi state annoiando tanto per cambiare e girate a cazzo la bacheca di facebook. Lo facciamo tutti in un momento di noia, sopratutto quando abbiamo appena finito di masturbarci. È il momento peggiore della giornata, la post eiaculazione. La dopamina è appena finita e tutto vi rende depressi, sopratutto il pensiero di masturbarvi di nuovo per un’altra iniezione di felicità bianca.
Tra le migliaia di stronzate di cui la home è piena, capita uno strano meme con raffiguranti due album, due cover… uguali… quasi.
Di primo acchito non capisco di cosa parli, poi noto una certa rassomiglianza a un quadro, che è anche una cover, che è anche una band… o un brand, che ho anche visto live.
Tempo dieci minuti e mi ero già pentito di aver sprecato il mio tempo per capire il significato di quella battuta.
Signori, se non ci bastavano i soli Batushka, ora abbiamo sia i Batushka che i Батюшка.
La legge sono io!
Dobbiamo fare una legge in cui se i componenti di una band litigano, devono fare come Abbath, rubarsi i pezzi scritti in precedenza, urlare che sono i suoi e cambiare nome al progetto magari usando il proprio, mentre l’altro amico con la tendinite rimane a chiedersi come farà a rasparsi senza perdere la mano.
Dobbiamo essere tutti come Jason Netherton, che si scocciò dei Dying Fetus, ma invece di romperci i coglioni con i Dying Fetus in Utero, è scappato via dalla band dicendo che andava a comprare le sigarette e poi formò i Misery Index con il figlio del tabaccaio Joe Camel.
Ma che è successo ai Batushka? Una cosa alla Immortal mi verrebbe da dire, ma con un esito più ridicolo.
Batushka e castigo.
Krzysztof Drabikowski (il chitarrista, bassista, voce, scrittore di musica e testi, lavacessi, tessitore, tutto fare e mi dicono anche bravo a smanettare col pc quando non riesci ad accedere a internet) rompe con Bartłomiej Krysiuk (il cantante ciccione che dice di essere unico vero autore e mente dei Batushka) in non ho capito quale maniera. Secondo me hanno iniziano a darsi le colpe a vicenda credo su chi debba prendere più soldi e… vaffanculo.
Ho anche visto un video youtube al riguardo, ma ho passato più tempo a fissare le meme che chiedermi veramente dove volessero andare a parare questi. Non dico lo youtubber che come me vuole cavalcare l’onda della notizia, ma proprio loro, i Batushka.
Ma poi li abbiamo veramente mai veramente ascoltati i Batushka?
Facciamo un passo indietro. Ma ci sono mai piaciuti veramente i Batushka? Nel profondo li abbiamo veramente considerati una band black metal valida? Ora che non esistono più (o quasi) possiamo ammettere che ci siamo lasciati prendere un po’ la mano come con i Deafheaven. Io questi li ascoltai già col primo Roads to Judah, ma quando uscì Sunbather ammisi che qualcosa era andato storto.
E come per Sunbather appunto, se ora se parli col metallaro medio inizierà una diatriba a ritroso sul conflitto dei due protagonisti senza rispondere alla vera domanda.
Ma tu Litourgiya dei Batushka, l’hai sentito?
Io sì, qualche giorno prima di vederli live perché non volevo essere quello che va ai concerti e non ha mai sentito la band. Però poi li ho evitati come la peste. Non tanto perché sono un purista del black metal raw e underground e kvlt e trve e cazzi e mazzi, ma via, certe commercialate le riconosco in lontananza. Bastava vedere il merchandise. Poi’ sti Batushka m’hanno sempre dato l’impressione d’essere una pacchiana versione di un certo kvlt metal che fu.
Il black metal è morto
Certo, ma ci sono ancora carcasse capaci d’uscire dalla tomba per leggere cosa c’è scritto sulla lapide. Ma i Batushka non avrebbero neanche il coraggio di entrare nel cimitero in cui è sepolta la carcassa del black. Sono quei ragazzini che suonano nel garage convinti che basti coprirsi il volto urlando alla liturgia ortodossa per ottenere successo.
Ma da quando black metal e successo vanno d’accordo? Non vi dico la mia faccia quando li vidi live e sotto al palco tre quarti del pubblico erano pischelli con la maglietta degli Iron Maiden. Della serie “ho scoperto il metal giusto ieri quando ho finito di ciucciare la tetta a mia madre”. O Hipster. Perché del resto i Batushka sono come i Deafheaven, ma senza il rosa.
Spezziamo una lancia in favore, o quasi.
Mo’ non dico che un comportamento del genere è tipico di band poser, altrimenti come si spiegano le clonazioni di Venom o Entombed? Però raga, che palle. Abbiamo capito che avete litigato ed entrambi volete detenere il nome… Ma a col senno di poi chi è che ha mantenuto il contratto con la Metal Blade Records, costringendo l’altro a doversi auto produrre, pur garantendo una qualità sonora superiore a chi si ritrovava con un contratto discografico?
Capisco che Krzysztof aveva paura che il pubblico non lo avrebbe calcolato di striscio se avesse pubblicato il disco sotto altro nome. Un tentativo sarebbe stato apprezzato invece di tirarci fuori una tiritera combattuta tra i social come bambine di sedici anni col primo profilo instagram. E la cover poi? Hai chiamato lo stesso artista o hai cambiato solo la saturazione photoshop?
A differenza del tuo ex amico tu sei un artista capace di suonare più strumenti da solo, senza chiamare turnisti, con (si dice) grandi capacità di scrittura musicale. E però hai deciso non solo di creare una band hipster black metal con l’auto-pilota, senza manco volere cambiare nome.
Ma perché non l’hai visto come un segno divino? Io stamattina sono andato a diarrea dopo una settimana di abusi e da lì ho compreso che il mio corpo mi stava mandando un messaggio: meno dolci.
Potevi lasciare a lui il nome Batushka e tu diventare che so… шлюха B.C..
In conclusione
Alla fine del conflitto non ho la minima intenzione di ascoltare nessuno dei due dischi, perché basta. Dico basta a queste band che fanno black metal pensando di guadagnarci figa e denaro. Basta con le band post black metal che sanno suonare i propri strumenti. Ma davvero?! Basta anche con la finta liturgia mascherata con costumi ortodossi. Alla fine sono solo dei Marduk leggermente più intelligenti. Se volevo il black metal intellettuale rompevo i coglioni ai Deathspell Omega per un live, cazzo.
Ora scusate, ma torno a sentirmi l’ultimo dei Darkthrone che almeno quelli sono rimasti fedeli all’unico vero nostro signore: la birra.