Johnny Thunders – Room 37: The Mysterious Death Of Johnny Thunders è un film diretto dai Cordero Brothers nel 2019.
In occasione dell’uscita del film Room 37 mi accingo a scrivere qualcosa sulla più grande leggenda del Rock And Roll. Così è, lo si voglia o no, che piaccia o non piaccia. Senza alcuna intenzione sua, Johonny Thunders ha rappresentato la più grande icona del RnR decadente, tossicofilo, glam, punk ed altro ancora! Johnny Anthony Genzale Jr., naque nel 1952, quartiere del Queens (New York) da tipica famiglia italamericana di origini avellinesi. Classico padre puttaniere, madre bigotta e sorella secchiona. Durante l’età adolescenziale giocava a baseball discretamente ma smise quando iniziò a dar sfogo alla sua passione musicale.
Le Dolls
Suonò il basso in un sgangherata band: gli Actress (1971). Presto cambiarono nome e attitudine. Divennero Le New York Dolls, pietre miliari nelle cronache del Rock settantiano senza andar oltre.
Riguardo la randagia vita di Thunders esiste una sola biografia ufficiale, garbata e onesta. Si intitola In Cold Blood ed è curata da un’amica di famiglia, tale Nina Antonia. Sono già stati prodotti almeno un paio di film su Johnny, fino all’ultimo di questi giorni sulla sua “misteriosa scomparsa”.
Jonnhy Thunders morì a New Orleans la notte del 23 Aprile 1991, all’età di 38 anni. Fu un autentico rocker e mai una laccata rockstar del cazzo. Un po’ al pari di Lemmy, che incarna(va) l’aspetto esteriore più rude, tangibilmente volgare e aspro del Rock. Johnny invece rappresentava quello intestino e sotterraneo, cioè quello più dannatamente tossico.
Le seminali New York Dolls furono autori/autrici di un paio di dischi: il primo omonimo che risulta un classico assoluto. Il secondo, Too Much Too Soon, del 1974, che è un autentico monumento del Glam Rock malgrado ancora oggi piuttosto sottovalutato.
Due furono le cose che contribuirono alla frittata finale delle bamboline neworkesi. Prima la morte a Londra del piccolo e ingenuo “Billy Boy” Murcia causò un’ubriacatura feroce. Quindi l’arrivo del magnifico Jerry Nolan, stupefacente drummer nonché spietato eroinomane.
Heartbreakers
Dopo vennero gli Hearthbreakers, sempre con Nolan, che a un certo punto avrebbero addirittura voluto rinominarsi The Junkies, considerata l’attitudine comune. Sebbene all’inizio fossero conditi da un vago piglio intellettualoide-alternativo. C’era Richard Hell, allora marito di Patti Smith; quindi puro Rock & Roll.
Nel 1977 approdarono a Londra alla corte dei controversi Sex Pistols trascinandosi dietro una giornalista di Philadelfia, loro groupie, tale Nancy Spungen, a quel tempo innamoratissima dello strafico per eccellenza Jerry Nolan. Attorno a loro, nuvole di pushers di sostanze oppiacee e metanfetaminiche.
Johnny Thunders So Alone
Finì come finì. Gli Hearthbreakers andarono presto alla sbando, ma non prima di aver dato vita a un fantastico album. L.A.M.F. sta per “Come un figlio di puttana o Los Angeles vaffanculo …qualora preferiate! Il disco è partorito a Londra, sempre in quel 1977 tra mille problemi di registrazione.
Johnny divenne lo zingaro per eccellenza. Girovago del RnR con alcuni interessanti albums solisti, specie il primo del 1978 So Alone. Poi collaborazioni varie e tante (documentate) apparizioni dal vivo, addirittura come attore protagonista in un film francese, Mona Et Moi (1989). Ma sempre a spasso per il globo negli anni a venire.
Che dire di lui? Ritengo che la canzone dei Guns & Roses, dedicatagli come tributo in occasione del suo trapasso, titolata So Fine, descriva ampiamente il magnifico personaggio che fu Johnny Thunders. Un “Vasco” ?!? Piuttosto un figo oltremisura, per taluni versi bellissimo e quantomai carismatico malgrado fosse drogatissimo.
Un pero-bucomane assoluto che si iniettò nelle vene once di brown sugar o di chinese rocks, come era nominata allora la smack, la sostanza, la roba, insomma l’EROINA.
Sapeva pure scrivere le canzoni, mai banali, delicate e armoniose sull’acustica, magari con tre soli accordi. Mentre, specie dal vivo con la sua scassata chitarra elettrica, era capace di incredibili sfuriate adrenaliniche mai fuori posto. Sebbene suonasse semplice e puro RnR con quei suoi tipici licks mutuati perlopiù da Chuck Berry. Magnifico Johnny Thunders! Nessun altro come Lui, il “True Rocker” per eccellenza da sempre e per sempre.
Room 37
Il film descrive gli ultimi giorni della sua vita (circa un paio) quando Johnny approdò a New Orleans laddove intendeva registrare un nuovo album improntato sul Blues con musicisti del giro di Dr. John. Insomma, un po’ uno stanco rocker che, come l’imprevedibile parabola di un fin di vita imminente ma inatteso, torna alle radici della sua amata musica.
Era messo parecchio male, Johnny Thunders. Reduce da un tour in Giappone con tappa a Bangkok dove si fece incidere l’ultimo tatuaggio, quindi a Londra, sia per apparire come guest in un tributo al Punk di una boriosa band tedesca, che per far scorta di metadone. Alfine a New Orleans con un paio delle sue amate chitarre e circa 20.000 $ o poco più raggranellati in precedenza e non ancora spesi in droga.
Si narra che quella sera uscì dall’Hotel-Guesthouse “St. Peter House” situato nel quartiere francese e che in un locale attiguo fu preso di mira da un paio di quei ratti-blatta da fogna notturni che gli misero nel bicchiere, LSD o forse psilocibina, scortandolo dopo nella sua stanza in preda a delirio e allucinazione. I due lo derubarono di tutto quanto mentre lui si bevette l’intera scorta di metadone che aveva con sé per tenere a bada la scimmia e scacciare il panico quando spirò.
Bye, Bye Johnny Thunders!
Il suo corpo fu ritrovato il giorno dopo nel pomeriggio, rigido in posizione fetale. La camera mostrava segni di un’avvenuta colluttazione come alcuni testimoni sostennero di aver udito nelle prime ore mattutine. Spariti soldi e chitarre si mormora di una siringa rinvenuta nel cesso con tracce forse di cocaina.
Ma la notizia è dubbia e nebulosa come tutta la vicenda, poiché qualcuno potrebbe avercela messa. La sua morte fu classificata dalla polizia come classico caso di overdose di uno dei tanti tossicodipendenti del luogo. Il suo sangue però non mostrava evidenze chimico-tossicologiche rilevanti.
Tuttavia, come dal rapporto medico dopo l’autopsia, Johnny portava nel suo corpo devastato uno stato di leucemia avanzata e il fegato era praticamente in cirrosi cronica. Il suo vecchio collega Sylvain delle Dolls sostiene che la sua morte fosse imminente. La buonanima di Dee Dee Ramone, altro tossicone di riguardo, disse di aver ricevuto una telefonata allarmata dal suo amico Johnny in preda al panico poche ore prima della sua morte.
Andò come andò ed il film Room 37 racconta la sua versione tra un misto di horror, di onirico, a momenti di psichedelico e fantastico. Consiglio la visione di tutti e tre i film su Johnny Thunders. A partire da Born To Lose del 1999, che è il più crudo. Poi Looking for Johnny del 2014, fino all’odierno Room 37. E questo per farsi idea di chi fosse davvero costui, ….e che riposi in Pace Johnny Thunders. Il Meraviglioso, Unico ed Intramontabile Mito RnR.