E siamo alla fine. La fine dell’inizio. Il Frantic Fest ufficializza la sua line-up per l’edizione 2019. Andiamo a vedere in dettaglio chi sono gli ultimi nomi coinvolti. Speravamo in qualcosa di davvero diverso e siamo stati accontentati. C’è davvero il mondo, in tutti i sensi. E non riesco a immaginare quanta fauna diversificata si amalgamerà in nome della musica.
Confrontational, definiti da Noisey come il prodigio della Synthwave. Ci domandiamo cosa significhi ma optiamo per la fiducia a prescindere.
I sei nomi finali del Frantic Fest
Master Boot Record, vale a dire metal a base di synth.
S e d n A, che fanno Post Black, vale a dire black metal senza il facepaint e le borchie.
The Haunting Green, il duo sludge-doom sperimentale che arriva dal qualche parte remota del Nord-Italia.
Game Over, una vecchia conoscenza sdanghera che tanti ricordi ci riporta alla mente. Fanno thrash old-school. Non vedo l’ora di farmi stringere lo zoccolo da loro.
E poi gli IAH, argentini pazzi che fanno ambient e altra roba stranissima.
Sei nomi per sei generi diversi, passando dal metal fino alla chiptune. Non ho più idea di cosa aspettarmi, ma dopo quest’ultimo scoop possiamo dare realmente inizio al countdown per il Frantic Fest, l’evento metal e non solo dell’estate.
Il Frantic Fest mostra coraggio e grande versatilità. Nel panorama italiano è difficile vedere nello stesso evento una così eterogenea giungla di artisti. E gli equini devono unirsi all’orgia sonica, magari improvvisando un bel concerto in qualche sebach di quelli mollati a se stessi.
Poco prima del Frantic Fest rilasceremo uno speciale, parlando delle nostre aspettative e timori. Intanto potete (ri)gustarvi il live report dell’edizione precedente.
Troverete me, cavallo goloso, non in uno stand… o stalla, non ne abbiamo richiesta alcuna, ma sotto il palco, mascherato come sempre da cavallo, sperando di non morire prima per disidratazione.