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Slough Feg – Metal, filosofia e spade

New Organon è il nuovo album dei The Lord Weird Slough Feg, uscito nel 2019 per Cruz Del Sur Music.

Pensate a una imponente motocicletta carica di cromature, una di quelle dal motore grosso di cilindrata e di aspetto, con una stazza da monolite e uno stile che si impone alla vista da subito. Ecco, questi The Lord Weird Slough Feg mi danno la stessa sensazione di affidabilità, di coerenza e solidità. Non hanno prestazioni da sportive ma stile custom da vendere. Niente aerodinamica se non per bellezza, tante concessioni a uno stile forse retrò, ma sempre particolare. Gli Slough Feg sono una scintillante Harley Davidson tra cento sportive ben più performanti e scattanti, ma con un’anima rock dalle forme tonde ed accattivanti.

Questi signori non promettono nulla che non mantengano. Trano fuori dal loro repertorio una decina di pezzi senza tempo per uno dei dischi più genuini dell’anno.

Slough Feg ma tutto intero

Gli Slough Feg vengono dalla Pennsylvania masono trapiantati a San Francisco fin dai primi tempi della loro carriera.

In verità pare abbiano deciso di riutilizzare il nome lungo tutto intero. Loro però, non noi. Qui io li chiamo amichevolmente Slough Feg. E al di là del nome o pronome, questi tizi sanno fare del sano e audace heavy metal. Date un ascolto a New Organon e avrete di che scapocciare e strabiliarvi.

Un disco intelligente e ricercato, a partire dal titolo che si rifà all’opera di Sir Francis Bacon, passando per un heavy di stampo molto classico che contraddistingue la produzione di questi visionari americani.

Il sound degli Slough Feg sembra preso di peso dalla NWOBHM. I testi, curati in gran parte da Mike Scalzi, leader e chitarrista della band, raccolgono a piene mani dai grandi filosofi (Sartre, Rousseau… ci si ritrova di tutto).

La musica non può che riflettere alla grande questo lavoro certosino con sfumature di metal che corteggiano il progressive, pur rimanendo radicate nella potenza del genere con ritmiche pesanti e incisive.

New Organon

Tra tutti i pezzi si fa notare Being and Nothingness, dagli spunti un po’ modernisti, anche se dall’insieme molto atmosferico, strano, crepuscolare.  Sword Of Machiavelli, canzone assolutamente unica e originalissima lascia perplessi al primo ascolto, intriga al secondo e piace dal terzo in poi. Provare per credere.

C’è tanta roba in giro, ma di gruppi in grado di creare un sound così raffinato ne esistono davvero pochi. A mio avviso ci troviamo davanti a una gemma rara. Gli Slough Feg sono capaci infatti di contenere senza sforzo canzoni metalliche tradizionali e momenti sperimentali. Nello specifico ascoltate le truistiche The CynicUncanny e poi passate all’ardita Exegesis Tragic Hooligan, che non stonerebbe in una grande Opera Rock degli anni settanta riproposta ai giorni nostri.