Rise è il nuovo album degli Hollywood Vampires, uscito nel 2019.
Tutti sanno che io sono un amante dello stile americano, quello che sa di Hollywood Boulevard e di notti spese a bere in sordidi locali. Sono in fissa con le macchine a otto cilindri e le moto esagerate. A me quell’America dove tutto sembra grande e cromato piace davvero.
Quindi va da sé che per me una band che racchiude due leggende del rock U.S.A. e un attore di Hollywood, che si rivela valido musicista, è la più bella delle premesse per ascoltare un album.
Inoltre va detto che io adoro Alice Cooper da quando ero un piccolo centauro coi pedali. Lui è stato il primo musicista importante nella formazione dei miei gusti. Insomma gli Hollywood Vampires, creatura sua, di Joe Perry degli Aerosmith e Johnny Deep partivano avvantaggiati e di brutto quando ho messo su questo Rise.
Quattro anni or sono, il timore di una delusione mi tenne a distanza dal loro precedente lavoro per lungo tempo, lo ammetto. Il loro esordio omonimo si rivelò però un disco piacevole e ben suonato, benché fosse una sorta di lungo omaggio ad artisti venuti a mancare negli anni precedenti. Lo stesso timore accompagnava da Rise, dalla copertina simpatica e molto, molto arancione.
Ora, dopo averlo ascoltato devo dire che, sì, a conti fatti è un gran bel disco di sano rock’n’roll dalle molte sfaccettature. Un lavoro godibile e interessante, che contiene diverse potenziali hit, ma da sentire con calma e attenzione.
In Rise ci sono un sacco di influenze, una grande passione per quell’America dei b-movies dai trucchi ingenui, serviti nei drive in di provincia e tanto tanto feeling in puro stile Hollywood, per l’appunto.
Rise, Rise!
Partiamo subito dalla cover di Heroes di Bowie cantata con una performance notevole da Deep. Bella voce, devo ammetterlo, certa gente ha proprio tutte le fortune! Il pezzo riesce bene, è rispettoso dell’originale ma non risulta una scopiazzatura, ha carattere e mi piace.
Altre due le cover presenti su Rise. Una della bellissima People Who Died della Jim Carrol Band . L’altra, cantata da Joe Perry, è di un brano di Johnny Thunder, You Can’t Put your Arms Around A Memory, entrambe belline e ben riuscite.
Ma anche i pezzi scritti dai vampiri di Hollywood si difendono egregiamente. C’è The Boogeyman Surprise, movimentata e perfettamente in linea con lo spirito festaiolo della band nei propri live. E poi quel piccolo capolavoro di stampo “Alice Cooper 100%” che si è rivelata Mr.Spider, pezzo da brividi che sa dei tempi di Billion Dollar Babies.
Singolo apripista per Rise è Who’s Laughin’ Now, altra piccola gemma rock molto vintage. Simpatico pure il video, dategli un occhiata se vi va!
Un disco quello degli Hollywood Vampires, certamente non per tutti, chi cerca novità a tutti i costi farebbe bene a passare oltre, ma per chi ama i vecchi horror in bianco e nero, beh, il rock è servito.