Caligula è il terzo disco di Lingua Ignota prodotto dalla Profound Lore Records. – Ho visto la rete metallara letteralmente esplodere dopo l’uscita di Caligula, il terzo disco ufficiale di Lingua Ignota. Secondo molti All Bitches Die è un ottimo disco, ma perché solo ora il successo? Semplice, adesso c’è la Profound Lore Records dietro questa grande artista.
Non si fraintendano le mie parole, Caligula è veramente un ottimo disco, e mi infastidisce quanto il pubblico tenda a snobbare l’underground vero. Questo però conduce chi come me sguazza nel più lurido magma del sottosuolo a godersi l’esclusiva.
Lingua Ignota finì sotto il mio radar dopo lo split con The Rita, che non mi lasciò molto sorpreso, ma ehi… era una cazzo di traccia in uno split; cosa diamine pretendevo?
Ma All Bitches Die l’ho più ascoltato? Ni. un ascolto sporadico e poi mi sono gettato su Caligula. Cosa vi ho trovato? Un mix perfetto tra dark ambient, black metal e noise. Un viaggio in discesa nell’odio, soffocante, con la nostra Kristin Hayter che passa dal pulito a uno scream gretto come non lo sentivo da tempo.
Lingua Ignota è meglio di Myrkur.
Prendete la vostra collezione di Myrkur e gettatela nell’umido. No scherzo, nessun vero metallaro ha mai ascoltato sul serio Myrkur, figuratevi comprarsi un suo disco.
Caligula di Lingua Ignota è un album capace di farsi comprendere nel suo insieme dopo un singolo ascolto, passato a bagnarsi i pantaloni guardando la cover.
I metallari medi sono ignoranti e diffidenti nei confronti in musica femminile. Poi c’è apprezza di già la musica sperimentale e quindi segue perfettamente il percorso disegnato da Lingua Ignota senza cadere nello shock emotivo.
E quindi che fare? Ascoltare, ma solo quando avrete la mente pronta. Allora immergetevi in una nuova esperienza, forse addirittura un genere mai esistito. E assaporate ogni momento, senza lasciarvi sfuggire nessun passaggio.
Da queste parti dicono sia tornato il maltempo, meglio chiudersi in casa ascoltando Lingua Ignota e sognando l’inverno definitivo.