Rising From The Ashes è un disco dei Frozen Dreams, uscito per la Cazzi Suoi Records, nel 2019. – Ok, avete letto la prima frase. Si tratta di una formula vacua che mettiamo ogni volta, serve per il SEO. Sapete cos’è il SEO? Non importa. Dobbiamo saperlo noi che mandiamo avanti questo blog. Allora, capisco che non sia così elettrizzante ma provate a rileggere la prima frase.
“Disco dei Frozen Dreams.” Potete immaginare quanto sia inattuale questa definizione? Immaginate una band che entra in sala d’incisione e tutte quelle cose lì?No. I Frozen Dreams non sono I. Non c’è una band dietro. Ormai non c’è quasi più, specie in nord Europa, un gruppo vero. Sono solo progetti. Dietro a questo qui in particolare c’è un tipo che si fa chiamare… Weird, un vitellone svedese di quasi trent’anni, che mostra se stesso in bianco e nero, col facepaint e il cappuccio in testa. Sai che novità, direte. Va bene. Lui però ci crede. Ha il suo progetto ed è dannatamente prolifico.
La tecnologia moderna gli permette di dare libero sfogo alla sua creatività senza spendere quasi nulla. Ecco quindi che Weird, sebbene abbia avviato il suo progettone nel 2017, ha già cinque dischi all’attivo. Qualcuno dovrebbe fermarlo?
Fermare il progetto Frozen Dreams? Non necessariamente
Bisogna ammettere che il progetto Frozen Dreams non è il classico trve black metal project dove non si cambia una virgola rispetto ai Darkthrone. Weird non avrà uno stile originalissimo ma crea melodie notevoli. Rispetto all’altro lavoro uscito sempre quest’anno, Rising Of The Ashes è più metal e combattivo.
Voices Of The Arctic Winter è rarefatto, con momenti ambient, digressioni atmosferiche e una batteria usata con più parsimonia. Se posso dirvi, io lo preferisco. Qui torniamo alle virate cruente di due lavori del 2018.
Per farvi capire, in questo nuovo album, Weird mescola il classico black metal alla Immortal con l’epicità morbida e barzotta dei Bal-Sagoth e un po’ di Sister Of Mercy. Risultato? Una versione Black Metal dei Virgin Steele!
Weird, come quasi tutta la gente che fa black metal non ama condividere un’idea musicale e allora fa tutto da solo. Se la cava bene con chitarre, voce e tastiere ma non sapendo suonare la doppia-cassa come Nick Barker usa il pc. E questo rende le sue canzoni violente, inarrestabili ma un po’ piattone. Sopra però ci sono delle grandi intuizioni. Sto ragazzo ne ha di cose da dire.
Rising From The Ashes in fondo è un demo. Però ha un suo perché. Anzi tre: 1) ogni ritornello delle sette tracce è bellissimo. 2) The Night Of No Tomorrow ha momenti di grande epicità e spargimenti di sangue. 3) The Chains Of Nightmare è degna dei primi grandi Cradle Of Filth.