Max Hardcore è regista e attore pornografico – Oggi voglio parlarvi di un personaggio particolare, ma molto, molto particolare. Un tizio che, a vedervelo davanti, vi farebbe fare una risata e nulla più. Il suo gusto orripilante nello stile e nell’abbigliamento riescono a renderlo immediatamente simpatico. Lo connotano come un sempliciotto, frutto dell’America post reganiana in cui era solito aggirarsi. Un ometto di mezz’età cresciuto a Big Mac e birre a bassa gradazione comprate in confezioni da sei.
Cappellaccio da cowboy, prima scuro per anni, poi addirittura bianco. Sembrava enorme indossato da uno coi pantaloncini. Camice e polo orrende a tinte improbabili. Quella gialla batte tutto lo scibile umano, ne ho sempre voluta una. Tremendo bermuda a mezzo polpaccio taaanto anni ottanta. Un uomo senza limiti, sboccato e diretto, porcello e dall’indole goliardica, accusato di misoginia e addirittura condannato per Oscenità da un tribunale americano a seguito delle accuse dell’FBI. (Oscenità lo scrivo maiuscolo perché gli hanno rifilato ben quattro anni!).
Max Hardcore è stato un genio e basta
Max Hardcore. Vero nome Paul F. Little, nato in Wisconsin nel 1956. Quinto di sei figli di una famiglia della classe operaia (quindi manco era ricco, è proprio stato un genio e basta). Quanto di meno erotico possiate immaginare. Costui ha una mente decisamente perversa sino al limite estremo e non ha alcun particolare fascino. Zero. Eppure ha tutto il mio rispetto.
Perché?
Partiamo col dire che ha girato più di 480 film rigorosamente porno. Lui è stato l’esponente più autorevole della corrente Gonzo-porn. I Gonzo-porn sono per inciso film senza alcuna vera trama, girati di solito in digitale, che vedono il protagonista maschile agire in maniera rude nei confronti delle controparti femminili. Come genere imperversano ancora oggi, soprattutto negli States. Max Hardcore ne è stato interprete, ma spesso anche regista ed addirittura produttore, arrivando ad essere una delle figure più conosciute del porno americano.
Questo tipo col cappellone e l’aria da macho, mentre tutti se la ridevano, si è ingroppato tutte le attrici maiale di Hollywood e dintorni o quasi. Spesso se le è ripassate a gruppi e facendo fare loro numeri notevoli. Fregandosene delle rigide leggi statunitensi in tema di sesso (in America certe cose sono reato, non dimentichiamolo) ha messo sugli scaffali dei negozi specializzati di tutto il mondo una marea di vhs prima e dvd poi. Ha costruito un vero e proprio impero a colpi di… beh, a colpi di quello che avete appena pensato.
Accusato di tutto e di più
Perseguitato dalle associazioni di benpensanti americane, che non hanno altro da fare che visionare i suoi film per poter ben capire a che livello di “malattia mentale” arrivino, Max Hardcore è andato comunque “dritto” per la sua strada.
A parte il fare una vagonata di soldi, vi rendete conto che tipe come
Rebecca Linares,
Brianna Banks,
Mya Mason,
Catalina
e centinaia di altre giovanissime (ai tempi) stelline del porno sono passate sotto di lui? Verissimo, si tratta sempre e solo di professioniste del settore pagate profumatamente, ma è pur sempre un record mica da poco aver copulato con tutta la Hollywood emergente del porno di un lustro o più.
Quasi cinquecento pellicole… anche se pressoché tutti in digitale quindi pellicola vera e propria poca. Dico, mica robetta! Nei suoi film si vedono pratiche davvero estreme, che in teoria avrebbero dovuto scatenare la caccia al vecchio maiale. Non che non sia avvenuto, certo, ma… cosa rende improvvisamente tutti pronti a rischiare denunce scomode e brutti processi come ha fatto il vecchio Max Hardcore ?
Il grano, i soldi veri.
E ce ne furono parecchi per questa macchietta che saltellava armata di microfono in giro per la assolata California. Intervistava per finta attricette emergenti appena maggiorenni e finiva immancabilmente per metterle in situazioni umilianti e degradanti, al limite del sadismo. Oddio, a sentir loro sembra pure che non fossero assolutamente tristi del proprio ruolo, cosa che lo ha protetto da accuse ben più gravi in aula.
Max Hardcore ha fatto scoprire al mondo intero che, pagando il giusto, poteva fare le peggiori zozzerie e divertirsi. Il mondo intero gli ha risposto che era ben felice di guardare morbosamente anche se avrebbe continuato a gridare allo scandalo. Ma il vecchio porcello non ha fatto tutto questo per denaro, lui lo ripete da anni e, in fondo, un po’ ci crediamo anche noi. Lui lo ha fatto perché gli piaceva. Il sesso, la perversione, le ragazzine in abiti da lolita lo facevano impazzire e lui non ne voleva perdere nemmeno una.
Perché dedicare uno spazio su Sdangher! a questo maturo satiro dal sorriso impenitente? Ma perché uno che dedica la vita a fare sesso e lo fa a discapito delle critiche e del buon costume ipocrita non è forse un esempio di onestà? Il signor Little è un eroe del mondo moderno perché ha scopato tanto, come piaceva a lui, fregandosene di chi gli diceva cosa poteva fare e cosa no. Ha deriso accuse di pedofilia (le attrici nei suoi film tutto sono meno che bambine, ve lo assicuro). Ha rigettato quelle di violenza (non è un violento, è un maiale signori della giuria, ci sono delle differenze, tipo che le signorine erano più che consenzienti). E, soprattutto, non si è mai pentito di vivere come vuole.
Max Hardcore in galera!
Nel 2011 è uscito di galera… Sì, per un po’ ce lo hanno tenuto, fatto che di per sé fa capire come siano messi male certi giudici a stelle e strisce. Ora Max Hardcore vive allegramente una relazione con l’attrice di film a luci rosse Layla Riviera, non ha perso il sorriso (e te credo! Visto il glorioso passato…).
Lui dichiara cose come: “Ho capito subito che per avere successo devi amare ciò che fai. Avere un tuo marchio distintivo e, soprattutto, creare qualcosa di unico. C’è bisogno di un brand che contraddistingua un’identità forte. Il personaggio di Max è grezzo, ho coltivato con cura quell’immagine ruvida…”
E aggiunge che la cosa che sconvolse la scena fu che nei suoi film si usava un linguaggio volgare ed aggressivo. Ok, per i testi di un film di genere il vocabolario non è fondamentale, direte voi. Verissimo, ma al tempo certe cose non passavano inosservate. Vedere le ragazze vestite da pischelle prendere una marea di insulti prima di essere “usate” rudemente da Max Hardcore deve essere stato particolarmente shockante in una società come quella americana, dove il bigottismo è considerato uno dei pilastri del sistema.
Max Hardcore ha cambiato il mondo del porno!
Col suo sigaro e gli occhiali da sole sul naso, questo allegro mattacchione arrapato ha cambiato un mondo fossilizzato sulle proprie fondamenta come quello del mercato hardcore statunitense. Lo ha fatto con una sua impronta unica e particolare, che lo contraddistingue da tutti gli altri. Fregandosene delle critiche, divertendosi nel proprio ruolo di stupratore delle regole, sfidando l’autorità e la classe borghese più legata ai dettami del quieto vivere. Per anni Max Hardcore è andato avanti a utilizzare un clichè sempre più chiaro: non avere freni di nessun genere davanti alla macchina da presa.
Nei suoi film si arriva a pratiche davvero particolari, in certi casi definite disgustose dai più, ma non si pratica mai (vera) violenza. Tutto il gioco si basa sulla reciproca intesa tra il satiro canuto e le giovani ninfe (che sanno il fatto loro e simulano ingenuità, facendo chiaramente intendere che stanno fingendo. Il classico “no no, non voglio ma tu non smettere” per capirci.
Anche il fatto di filmare gli eventi senza una vera trama, eliminando così l’ipocrisia delle pellicole del periodo in modo da avere più tempo da sfruttare arrivando al sodo da subito o quasi è una novità decisiva.
Esempio di tipica trama del genere Gonzo porn:
“Li compra dei biscotti per beneficenza signore?”
“No, belle ragazzine vestite poco ma da cheerleader, ma se volete ho una cosa per voi…”
Fine del dialogo che di solito sopraggiunge alla vista del pene del protagonista, sostituito da suoni e versi tipici del bunga bunga.
La rivoluzione porno tra Germania e USA
Il fatto che sia stato condannato dalla Legge, per ciò che ha ideato e messo in atto, ci dà il senso di quanto debba aver colpito nel segno. Tempo fa scrissi un articolo sulla rivoluzione che investì la scena pornografica europea pressappoco nello stesso periodo. Parlavo nello specifico della deriva feticistica tedesca e delle sue conseguenze. Max Hardcore fece qualcosa di simile in America, in maniera indipendente dalle altre tendenze. Erano tempi in cui le star del genere come Tracy Lord facevano scandalo. Mettere un film di Max al confronto è risibile, parliamo di due mondi differenti. Sarebbe come paragonare il liscio e l’heavy metal.
E Max Hardcore ci andò giù talmente duro che cominciò a vendere da subito. In poco tempo il suo nome divenne conosciuto a tutti e lui salì agli onori della cronaca, riuscendo a realizzare il sogno di molti uomini, diventare ricco facendo il pervertito con ragazze con meno della metà dei suoi anni.
A oggi i pareri su Max Hardcore restano divisi, alcuni lo condannano per il suo operato, altri inneggiano a lui come esempio di coerenza (i suoi film non sono cambiati in effetti, sempre le stesse caratteristiche!). Altri ancora dicono che ha solo avuto un’occasione e l’ha sfruttata. Io sono del parere che sia stato un fortunato tipo dal cappello buffo che ha saputo giocare al meglio le sue carte per raggiungere la posizione in cui si trova. Il fatto che cercando una posizione le abbia provate tutte, poi, lo rende il numero uno!