L’ultimo domenicale prima delle ferie? No, questo è proprio il domenicale delle ferie, perché quando lo leggerete io sarò sicuramente sul treno o arrivato a destinazione. Dove? Ma dai che vi frega sapere che vado nella città dei Malnàtt (quelli buoni mi dicono dalla redazione).
Ogni estate mi piace concedermi una piccola pausa dalla vita quotidiana, per poi tornare in quell’oblio di conti, soldi che mancano e notizie inesistenti di cui parlare. E al domenicale. Mi dicono al massimo che i Rammstein si sono dati un bacio gay per manifestare contro il proliferarsi della omofobia in Russia. Barney dei Napalm Death decisein passato d’indossare una maglietta di Justin Bieber. Non so voi, ma trovo più scioccante la maglietta.
No davvero, non c’è niente di cui parlare a parte la politica, ma come ho detto oggi al lavoro “va bene che stiamo a fare i socialisti, ma fermiamoci qui che se no vado a prendere il Manifesto e iniziamo veramente a discutere di come oggi…” e va beh dai, la storia la conosciamo tutti.
Perché la politica è diventata come il calcio, ognuno ha la sua squadra del cuore e anche quando l’allenatore va nel pallone semplicemente dicono “ha scelto la tattica migliore”. Ecco, avvisate la Zanichelli che accanto a xenofobia ora voglio come significato “tattica politica ignorante”.
Xenofobia portali tutti via
Poi dovrei starmi zitto io, quello che ogni volta vede la maglietta di Xenophobic Ejaculation sbava all’idea di comprarla. Ma quando la uso poi? A un evento black metal quasi quasi. Ma anche quelli scarseggiano.
Di ‘sti tempi ero già andato al Magma Pure Underground chiedendomi cosa cazzo è un anti-antifascista.
Cos’è si vergognano ora a dire direttamente fascisti? Come cazzo fai ad annullare qualcosa che annulla una istituzione? Un po’ come se io mettessi in cinta una tipa urlando di essermi fatto una anti-vasectomia.
Quindi addio agli eventi black, eppure appena torno dalle vacanze non avrò un attimo libero. Frantic Fest, Breaking Sound Metal Fest, Bari Hardcore Festival e Country Core Night. Non so se ho più bisogno di un fegato nuovo o di qualche infuso energetico. Voglio morire come ho deciso di vivere, chiedendomi perché cazzo odio così tanto andare a dormire presto.
Momento domenicale di amarezze varie
L’età avanza e mi ritrovo a metà concerto pensando: “ok raga, sono vecchio. Chiudiamo qua la serata!”, ma la voce mi si strozza in gola perché mica posso fare la figura del vecchio di turno. Avere trent’anni, ma sentirsene settanta. Almeno se muoio a cinquantacinque come vuole quel mio conoscente, posso dire di esser morto centenario. Tanto chi la vede la pensione. Meglio crepare prima di scoprire l’amara verità.
E quanti di voi credono che qualcuno li manterrà nel futuro? Perché la nostra futura pensione è il nostro presente. Ma io quando mi affaccio alla finestra per vedere fin dove arriva il mio futuro, sbatto contro il vetro della porta, non perché sia così pulito da vederlo, ma perché il mio destino è più breve di quanto io possa desiderare.
Ora scusate, chiudo il domenicale e torno a fare le valigie, o disfarle che dir si voglia. Il tempo in fondo è solo un’opinione. La morte no.
Bene, con Ruggiero ci vediamo alla fine di Agosto. Nel mentre vi continuerà a tener compagnia Padrecavallo. Perché Sdangher.com rode on and on!